BYE BYE - In Italia è un fenomeno in rapida ascesa, in Inghilterra invece è un servizio che non ha incontrato il favore del pubblico. Il car sharing, la condivisione dell’automobile a noleggio, viaggia su binari diversi. Nel nostro paese, complice probabilmente l’inefficienza dei trasporti pubblici, va a gonfie vele (sono circa 110.000 gli utenti di Roma e Milano del solo operatore Car2go); nel Regno Unito è riuscito a conquistare appena 10.000 clienti. Numeri in netto contrasto non soltanto con la situazione italiana ma anche con quella tedesca dove gli utilizzatori sono circa 70.000 sparsi in sette città. Il servizio lanciato dalla Daimler a Londra nel dicembre del 2012 e a Birmingham nel 2013 non riesce a raggiungere le 5-8 prenotazioni giornaliere necessarie a rendere il business sostenibile: da qui la decisione di ritirarsi dal mercato del Regno Unito.
TRADIZIONI DURE A MORIRE - “Le sfide che abbiamo incontrato erano più significative del previsto, gli inglesi sono ancora fortemente legati alla proprietà privata del veicolo”, recita il laconico comunicato diffuso dalla Car2go. Che ha dovuto scontare anche una grossa difficoltà nel dialogare le 32 diverse autorità che sovraintendono ad altrettante zone della capitale. Il servizio di noleggio delle Smart continuerà ad operare in 25 città di tutto il mondo (12 in Europa) e a servire gli oltre 700.000 affezionati clienti.