DIESEL A -15% - I dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico per il prezzo medio ponderato del carburante alla pompa non fanno altro che confermare quanto ogni automobilista ha già sperimentato (per una volta in positivo): i prezzi dei carburanti sono calati rispetto a un anno fa. Del 13,6%, esattamente, per quanto riguarda la benzina; del 15,2% per quanto concerne il gasolio da autotrazione.
SI SPENDE MENO MA SI CONSUMA DI PIÙ - Grazie a queste consistenti diminuzioni (ma anche per un calo dei consumi del 3,1%, il che non è una bella notizia in ottica PIL), gli italiani nell'ottobre scorso hanno speso 965 milioni di euro in meno, con una riduzione della spesa complessiva dai 5.546 milioni dell'ottobre 2014 ai 4.581 milioni dell’ottobre 2015. Per quanto riguarda ottobre, la riduzione della spesa è stata notevole; la riduzione del prezzo del carburante ha però inciso in modo significativo anche sulla spesa: dai 52.817 miliardi di gennaio-ottobre 2014 ai 46.861 milioni dell’analogo periodo del 2015 con un risparmio di 5.956 milioni (pur a fronte di un aumento dei consumi pari allo 0,8% in termini di litri di carburante erogati).
62,5% DI TASSE - I motivi del calo vanno ricercati alla quotazione bassa del prezzo del greggio, che ha ridotto la componente industriale del 22% (vale a dire la parte dei prezzi alla pompa che va all’industria petrolifera e alla rete di distribuzione); rovescio della medaglia è la diminuzione del gettito per l’Erario di 993 milioni (-3,3% da gennaio a ottobre del 2015 rispetto all’anno scorso). Va tuttavia sottolineato come, sui 46.861 milioni spesi in carburanti, ben 29.278 siano andati nelle casse dello Stato: in pratica, qualcosa come il 62,5% di quanto speso al distributore è costituito da imposte.