RISULTATI DAGLI SFORZI DI TUTTI - Dopo l’arrivo, all’inizio del 2014, di nuovi investitori (la cinese Dongfeng e lo Stato francese), il Gruppo PSA Peugeot Citroën è ripartito da un nuovo piano strategico basato sulla razionalizzazione e sull’internazionalizzazione dell’azienda. Di cui, ora, si incominciano a vedere i primi risultati. A dirlo è l’amministratore delegato della casa francese, Carlos Tavares (nella foto, arrivato dalla Renault un anno fa), che in un’intervista al Corriere della Sera ha affermato che, grazie all’impegno di tutti i dipendenti, nel 2014 il Gruppo ha ottenuto risultati migliori delle previsioni e sono stati raggiunti due dei tre obiettivi previsti dal piano “Back in the Race”, il programma di rilancio delle attività globali del costruttore francese. Infatti, afferma Tavares, il flusso di cassa operativo è passato in territorio positivo e poi ha superato quota 2 miliardi di euro. Ora, l’obiettivo più difficile: riportare il margine operativo della divisione auto ad almeno il 2%.
DS, MARCHIO PREMIUM - Il rilancio dei marchi
Peugeot e
Citroën passa anche dalla sfida lanciata alla “parte alta del mercato” europeo. E per far questo il Gruppo ha puntato sulla Citroën Cactus, sull’
innovazione ricca di tecnologia utile e sul comfort. Ma ha anche valorizzato il marchio DS: che, afferma Tavares, rappresenta il lusso alla francese, entrando di diritto tra i marchi premium. La strategia di sviluppo della DS prevede una veloce espansione a livello globale, con modelli adatti a ogni mercato, attraverso lo sviluppo di suv e crossover, ma anche con la progettazione di un’ammiraglia che dovrebbe arrivare sul mercato tra il 2018 e il 2020.
NON È ORA IL MOMENTO - E sulle prospettive economiche Tavares si dice ottimista, anche considerando che in Europa il mercato dell’auto è cresciuto più di quanto previsto. Ciò non toglie, afferma, che il cammino da fare non sia pericoloso e difficile. Anche dopo aver attuato il risanamento economico ed essere tornato all’utile, il gruppo PSA non sarà comunque tra i primi della classe. Anche per un’alleanza con altri costruttori c’è tempo. E, infatti, conclude l’intervista dicendo: “Marchionne sarà il benvenuto ogni volta che ci vorrà parlare, ma ora per noi è un po’ presto”.