EPILOGO INATTESO - Il conduttore inglese Chris Evans (nella foto) ha annunciato poche ore fa di voler abbandonare la conduzione del programma tv Top Gear, rinunciando all’incarico dopo una sola stagione (finita ieri). Evans, 50 anni, si è congedato augurando il meglio a tutta la squadra di lavoro ed esprimendo il proprio rammarico nei confronti di un epilogo che nessuno immaginava possibile: il conduttore spiega di aver dato il proprio meglio, ma “questo a volte non è sufficiente”. Evans ha firmato nel 2015 un contratto di tre anni per guidare la difficile transizione di Top Gear, costretto a reinventarsi dopo la fortunatissima parentesi del trio Jeremy Clarkson, Richard Hammond e James May, che insieme hanno reso il programma uno fra gli show più seguiti a livello mondiale. I tre sono stati messi sotto ingaggio dal canale televisivo di Amazon, per il quale stanno girando le puntate dello show The Grand Tour in onda dall'autunno 2016.
RAPPORTO MAI SBOCCIATO - Evans è stato affiancato nella sua breve esperienza dall’attore Matt LeBlanc, dai giornalisti Chris Evans e Rory Reid, dalla pilota Sabine Schmitz e dall’imprenditore Eddie Jordan (fondatore dell’omonima scuderia), scelti dalla produzione nel tentativo di cambiare la formula originale del programma: non più un trio omogeneo e scanzonato, ma una squadra di esperti molto vari per formazione, caratteristiche e presenza davanti alle telecamere. Il 50enne ha condotto la stagione numero 23 del programma, finita domenica 3 luglio, non eccezionale sotto il profilo degli ascolti e nemmeno della critica: la nuova edizione di Top Gear non ha ripetuto i numeri delle precedente, suscitando qualche malumore fra gli appassionati di quattro ruote. Le sue dimissioni giungono a pochi giorni dalle indiscrezioni legate ad un acceso confronto con LeBlanc, che avrebbe imposto alla produzione il classico “o lui o me”.