VIA AL RILANCIO - “Un ritorno”, così Olivier Francois (nella foto in alto), presidente e amministratore delegato dei marchi Chrysler e Lancia, ha voluto presentare la nuova 300C al Salone di Detroit, città dove ha sede il costruttore americano. Si tratta di un modello completamente nuovo, il secondo, dopo la Jeep Grand Cherokee, del costruttore che, sotto la guida di Marchionne, sta lentamente uscendo dalla crisi profonda nella quale era piombato nel 2008-9.
UN “BESTIONE” - Lunga 505 cm, larga 190 e alta 149, la nuova Chrysler 300C si presenta con un aspetto importante e lussuoso, caratterizzato da forme “squadrate” e dalle vistose cromature ampiamente diffuse qua e la. Lusso che si ritrova anche in abitacolo, dove spiccano i sedili rivestiti in pelle Nappa e la plancia ridisegnata che integra nella consolle centrale uno schermo a sfioramento di 8,4 pollici attraverso il quale si possono gestire il navigatore satellitare, impostare la temperatura del climatizzatore bizona, accedere ad internet ed essere costantemente informati durante il viaggio sulle previsione meteo, traffico e prezzi dei carburanti nelle diverse aree di servizio.
DA CIRCA 22.000 EURO - Negli Usa la Chrysler 300C sarà disponibile in quattro diversi allestimenti e con due motori a benzina: sono il nuovo 3.6 V6 Pentastar da 292 CV e il 5.7 V8 Hemi da 363 CV aggiornato. Entrambi sono abbinati a un cambio automatico a cinque rapporti e la trazione può essere posteriore o di tipo integrale a controllo elettronico. La nuova Chrysler 300C viene costruita stabilimento canadese di Brampton nell'Ontario e arriverà nelle concessionarie americane per febbraio con prezzi da 28.000 dollari, l'equivalente di circa 22.000 euro. Marchionne da Detroit ha confermato che la 300 arriverà in Italia con il marchio Lancia con il nome di Thema.
“MEDIA” POSITIVI - Se la strada che la Chrysler deve percorrere per saldare i propri debiti è ancora lunga, non c'è dubbio che la "ricetta" Marchionne stia portando i suoi frutti: come sottolinea il New York Times, “per la prima volta da parecchi anni, l’azienda appare in posizione per guadagnare quote di mercato”. Un risultato che si sta concretizzando grazie al matrimonio con la Fiat che, proprio ieri, ha annunciato di aver acquisito un ulteriore 5% nelle quote di partecipazione del gruppo americano grazie al raggiungimento di uno dei tre “target” prefissati (leggi qui per saperne di più). Dello stesso avviso è anche il Wall Street Journal: “solo un anno fa, Marchionne passava innumerevoli ore a difendere il suo piano, che alcuni osservatori consideravano improbabilmente ambizioso. Oggi, anche se ancora esitante, la Chrysler è una svolta significativa”.