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Nuovi dettagli sull'integrazione Chrysler-Lancia

28 maggio 2010

Sistino, amministratore delegato della Fiat Automobiles torna sull'operazione affermando che, oltre alla "fusione" dei marchi Chrysler-Lancia, la rete Jeep verrà ampliata. Inoltre, si dice scettico sul futuro delle auto elettriche.

L'UNIONE FA LA FORZA - Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, in occasione del convegno “Automotive Dealer Day” svoltosi nei giorni scorsi, Lorenzo Sistino (foto in alto), amministratore delegato di Fiat Automobiles, e responsabile vendite del gruppo Fiat, ha fornito maggiori dettagli sull'integrazione tra Chrysler e Lancia (leggi qui la news). “Da maggio 2011 vi sarà un'unica rete Lancia-Chrysler in Europa, con eccezione di Inghilterra e Irlanda. Disdetteremo i mandati dei concessionari di Chrysler, Dodge e Jeep e rinomineremo le concessionarie” ha detto Sistino.

SI PUNTA SU JEEP - Sistino ha aggiunto che "la distribuzione di Dodge resterà limitata a poche unità. Quanto a Jeep dovremo incrementare i mandati perché é un marchio molto appetibile. Solo in Italia contiamo di concederne altri 50". Una scelta dettata dal fatto che, tra i marchi del gruppo americano, quello Jeep è il più conosciuto nel mondo.

PERPLESSITÀ SULL'ELETTRICO - Spostando il discorso dalle reti distributive alle flotte, Sistino si dimostra scettico sulla diffusione delle auto elettriche: “Nel 2009 l'immatricolato dell'elettrico era pari in Europa a 2.100 unità tra auto e veicoli commerciali. Le Ferrari vendute sono di più. Considerando questi numeri non si può non considerare l'elettrico come una sorta di propaganda che alcune case usano per migliorare la loro immagine”.

GAS STABILE - Se per l'elettrico ancora il futuro appare incerto, sorti migliori spettano al Gpl e al metano. Grazie alle ultime campagne alla rottamazione che hanno privilegiato questi tipi di alimentazione le auto a “gas” in Italia si sono diffuse e, secondo Sistino, anche quest'anno la loro richiesta resterà stabile con circa 100-130 mila unità, pari a circa il 5% della domanda.



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Ritratto di Games
28 maggio 2010 - 17:42
“Nel 2009 l'immatricolato dell'elettrico era pari in Europa a 2.100 unità tra auto e veicoli commerciali. Le Ferrari vendute sono di più. Ma sta gente pensa di parlare a un branco di deficienti???? 2.100 cosa? Escluse Prius e Insight , quindi di elettrico rimangono solo le scatolette finora in commercio!Aspettasse un paio di anni prima di fare statistiche improponibili!
Ritratto di matt
30 maggio 2010 - 01:11
prius e insight sono auto ibride e quindi non completamente elettriche. Per far andare una Prius occorre comunque fargli benzina. Le auto elettriche intese come tali sono quelle che vanno solo con alimentazione elettrica: niente benzina, elettricità dalle batterie che alimenta il motore. Queste che vengono sbandierate come il futuro dell'auto ora, un pò per gli altissimi costi d'acquisto, manutenzione e di ricarica, non se le fila nessuno. Quella baracca dell'elettrica i-Miev di Mitsubishi, per farti un esempio, costerà sui 30.000€ e percorrerà meno di 100km ad una velocità max di 100km/h. ti sembrano costi proponibili?
Ritratto di Gabriel_Spain
20 agosto 2010 - 17:41
xxx
Ritratto di andrea.d
29 maggio 2010 - 02:46
l'auto resterà sempre un'emozione,pertanto l'auto elettrica non avrà mai un futuro perchè per risparmiare le case max in 36 mesi possono produrre motori con il famoso 3lx100km (vedi volkswagen).giusta l'analisi di Sistino.p.s. la nuova Delta andava denominata Beta, e il nome Delta riservato ad un'auto antitesi alla Golf.con pianale e motori importanti la nuova fulvia può diventare un'auto importante come la mercedes SLK.
Ritratto di Gabriel_Spain
29 maggio 2010 - 12:59
Sono scettico sullo sviluppo prodotto della FGA. Non ci riusciranno mai a raggiungere il livello delle tedesche in fasce medio-alte. Mi spiace dirlo, ma la 159, la Delta, la Mito ne sono una conferma. Hanno rovinato l'eccellente reputazione della 156 lanciando una 159 pesante, con gli interni brutti e scadenti e motori non all'altezza... Non per niente Demel diede le dimissioni perchè non ne vollero sentire di migliorare la 159 prima di lanciarla. Un'altra brutta faccia della non-strategia FGA, e del marchio Fiat in particolare, è il design. Le macchine non c'entrano nulla l'una con l'altra. Le metti una accanto all'altra e non hanno niente in comune, nessuna fattezza che le caratterizzi. Nessun tratto distintivo. Così è difficile posizionare il marchio in un posto preciso nella mente dei consumatori. Guardate la Uno brasiliana, la Punto, la Palio, il Doblò... design bellini, ma anonimi. VW insegna: per avere un marchio forte un design coerente un tutta la gamma e tutto il mondo è fondamentale.
Ritratto di alberto89
29 maggio 2010 - 13:30
il solito catastrofista....sta succedendo esattamente il contrario di tutto quello che hai scritto....
Ritratto di matt
30 maggio 2010 - 01:18
se per tè avere un marchio forte è fotocopiare la golf su auto dai 3,5 metri fino a modelli sui 6-7 metri e 500.000€ di costo, accomodati pure. Ma poi non venire a piangere dalla mamma quando gli amichetti ti diranno che il tuo Touareg o la tua Phaethon da 80.000E è identica alla plebea Polo da 14.000€. Stessa cosa, dopotutto, avviene in audi: Oltre al design, uso massiccio di pianali skoda. E poi si sparla sulla Fiat che ricarrozza immoralmente fiat su Alfa o lancia... ma fatemi il piacere!!!
Ritratto di Gabriel_Spain
30 maggio 2010 - 10:37
Non c'entra niente quello che dici con la realtà dei fatti. La storia è ben diversa: quelli che comprano Polo, sognano un Touraeg. Poi, di Touran, Passat, Turaeg se ne vendono pochissime, no? E a prezzi bassissimi, no? La politica di design coerente di VW e Audi stanno lanciando questi brand alle stelle: VW Group primo costruttore al mondo, VW sempre più leader in Europa, Audi primo costrutture di auto premium. Non dico che le macchine debbano essere fotocopiate, besnsì che abbiano un'identità precisa, e questa manca alla Fiat.
Ritratto di alberto89
30 maggio 2010 - 11:29
per te identita corrisponde a fotocopia! no perche non sono uguali solo fuori ma pure dentro....
Ritratto di Gianlu_82
31 maggio 2010 - 17:39
La Fiat è in gran confusione. Non sa cosa fare e quale decisione prendere. Da una parte ha bloccato la FPT (FIATPOWERTECHNOLOGIES) per lo sviluppo di nuove tecnologie. Gli operai in cassa integrazione. Sta investendo a mio avviso inutilmente soldi per auto americane che non hanno nulla a che vedere con le nostre. Insomma è stato un grande errore. Come si fa integrare una Chryler 300C o il PTCruiser a un modello del marchio Lancia ! Vergognatevi. Non avete un'identità precisa, non fate capire cosa fare, fabbricate modelli giusto per rimpiazzarne qualcuno. Visto che non siete in grado allora scelgo altro. Ve lo dico da un cuore che scalpita per le Alfa Romeo e le auto italiane.
Ritratto di Gianlu_82
31 maggio 2010 - 17:42
Qualcuno, in Alfa Romeo aspetta la 166, in Fiat una sostituta della Marea. In Lancia le cose vanno peggio. C'è chi aspetta ancora una vera sostituta della Lybra, della Thesis (secondo me doveva rimanere in produzione aggiornandola) e una Fulvia.
Ritratto di andrea.d
31 maggio 2010 - 22:07
NEGLI ANNI 70 LE AUTO ITALIANE E LA FIAT IN PARTICOLARE AVEVANO IL 70% DEL MERCATO,PERCHE'?BASTA VEDERE I MODELLI IN PRODUZIONE, COMPRESO I MODELLI DI NICCHIA (850 E 124 SPIDER, 128 COUPE',X/9,ECC),LE QUALI FACEVANO ENTRARE IN CONCESSIONARIA ANCHE QUELLA CLIENTELA MAGARI PRONTA PER MODELLI PIU' COSTOSI.GLI INTERNI DI QUELLE AUTO?,BELLISSIMI E DI QUALITA'.STESSA COSA PER LANCIA ED ALFA.ORA BASTA ENTRARE IN UN MUSEO DI AUTO STORICHE E PRENDERE ISPIRAZIONE.SE LA VOLKSWAGEN VUOLE DIVENTARE ENTRO 10 ANNI IL 1° COSTRUTTORE,IL GRUPPO FIAT PUO' AMBIRE A SEGUIRNE IL PROGRAMMA.

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