Citroën Ami One: la città è il suo habitat

19 febbraio 2019

Lunga solo 250 cm, la Ami One Concept è un’utilitaria elettrica che recupera lo spirito di semplicità di alcune Citroën del passato.

Citroën Ami One: la città è il suo habitat

CARROZZERIA “SPECCHIATA” - Le utilitarie Ami 6 e Ami 8 degli Anni 60 e 70 incarnano alla perfezione lo spirito della Citroën, un marchio che nei suoi 100 anni di storia (è stata fondata nel 1919 da André Citroën) ha lanciato diversi modelli originali e fuori dagli schemi: la Ami 6, per esempio, aveva un inusuale lunotto inclinato verso l'interno. Non è un caso che la Citroën abbia deciso di "rispolverare" il nome Ami per la proposta di stile Ami One, una simpatica utilitaria a due posti lunga solo 250 cm e costruita in modo speculare, utilizzando cioè gli stessi componenti per un lato e l'altro della carrozzeria. La Citroën Ami One Concept si annuncia quindi facile ed economica da produrre, sebbene al momento la casa francese non abbia intenzione di farlo. Il debutto della Ami One è atteso al Salone dell'auto di Ginevra, in programma dal 7 al 17 marzo. 

TANTA INVENTIVA - Utilizzare la stessa componentistica per un lato e l'altro della carrozzeria non è stato facile, come hanno spiegato i progettisti della Citroën, anche se alcune fra queste difficoltà si sono tramutate in vantaggi. Un esempio sono le portiere. Quella sul lato guida si apre normalmente, permettendo al guidatore di scendere anche se l'auto parcheggiata di fianco è molto vicina. La portiera destra invece si apre controvento, perché le cerniere sono fissate nella fiancata e non vicino alla ruota anteriore: questo fa si che l’angolo di apertura della portiera sia maggiore e il passeggero abbia più agio per scendere e salire, oltre che per caricare piccoli bagagli o borse della spesa dietro i sedili. Sono identici anche il cofano anteriore e il portellone posteriore, seppur ruotati di 180°, oltre ai piccoli "lingotti" in metallo che fanno da supporto agli specchi laterali e alle maniglie. Le uniche parti della Citroën Ami One Concept specifiche per un lato e l'altro sono i vetri. All’insegna della semplicità sono anche i vetri laterali, che non hanno posizioni di fermo intermedie (o sono aperti o chiusi), e la capote in tela, che si apre e chiude manualmente ed è composta da un semplice telaio rettangolare: basta sganciare un fermo nel cielo dell’abitacolo e spingere la capote all’indietro. 

IL MASSIMO CON IL MINIMO - Lo stesso approccio votato all'essenzialità si trova all'interno della Citroën Ami One Concept, dove la casa francese ha ottenuto il massimo della funzionalità con il minimo dei componenti. Emblematico in tal senso è il sistema multimediale, composto dallo smartphone del guidatore: va appoggiato con lo schermo rivolto verso l’alto all’interno di una piastra sopra la palpebra della strumentazione, dove uno specchio riflette le informazioni principali (come le mappe del gps) su uno schermo trasparente. Il guidatore, al pari dei più complessi head-up display, può guardarlo senza distogliere gli occhi dalla strada. La piastra è dotata della ricarica senza fili per i telefonini compatibili, quindi la batteria dello smartphone non si scarica troppo velocemente utilizzando il Gps, i dati internet e il bluetooth per ascoltare la musica, riprodotta da uno speaker sul lato destro della consolle. Su questo cilindro in metallo si trovano anche il pulsante per l’accensione del motore, la levetta per i fari abbaglianti e il selettore del cambio automatico, che prevede le modalità guida, folle e retro. Il cruscotto digitale riproduce la velocità e ed i chilometri percorsi, mentre i due pulsanti nel volante (non si può regolare) permettono di “sfogliare” il menù di una specifica app da installare sullo smartphone. Davanti al sedile del passeggero è “scavata” una piccola nicchia, dove secondo la Citroën c’è spazio per un trolley da cabina.

ALL’INSEGNA DEL 5 - La Citroën Ami One Concept aspira insomma ad essere una perfetta utilitaria da città, essenziale in alcuni aspetti (all’interno non c’è il “clima”) ma votata alla funzionalità e praticità. Il costruttore francese non vede però quest’auto come un modello destinato alla vendita, ma pensa che abbia un potenziale maggiore come vettura da noleggiare: le maniglie infatti sono prive della serratura, ma hanno impresso un codice qr che i clienti devono fotografare con lo smartphone per aprire le portiere. La Ami One inoltre ha le caratteristiche per rientrare nella categoria dei quadricicli leggeri, perché non supera i 45 km/h di velocità massima e pesa 425 kg (limite massimo previsto dalle leggi europee), quindi può essere guidata anche dai 14enni in possesso del patentino, come alternativa più pratica, sicura e facile da trovare rispetto a bus e scooter. L’autonomia massima di 100 km è sufficiente per i brevi spostamenti in città, a maggior ragione considerando che le batterie (montate sotto il pavimento) si ricaricano completamente in 2 ore. La Citroën ha pensato a varie forme di noleggio, da quello a breve termine per 5 minuti a quello a lungo termine per 5 anni: in questo caso si paga un canone mensile con inclusi anche la manutenzione ed i parcheggi a pagamento.



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Ritratto di Giuliopedrali
19 febbraio 2019 - 09:19
In pratica questa nuova AMI è quasi l'opposto della Ami del 1961 che sul modesto ma eccezionale telaio della 2CV riusciva ad avere una spaziosissima carrozzeria, disegnata da Flaminio Bertoni, soprattutto nella versione Break SW, quasi un antesignana degli MPV e SUV.
Ritratto di dandepa
19 febbraio 2019 - 09:45
ho avuto una AMI 8 sw . favolosa capacità di carico , grande comodità.
Ritratto di NITRO75
19 febbraio 2019 - 09:28
Ma la Smart e la IQ non erano di altre marche?
Ritratto di Ceckone
19 febbraio 2019 - 10:37
È tanto geniale anche se copia molte idee del passato quanto orrenda . Non si può vedere.
Ritratto di NITRO75
19 febbraio 2019 - 10:38
Ma poi vorrei capire: autonomia ridicola, al pari della Vespa elettrica, linea pessima, spazi inesistenti, soluzioni discutibili, per quale motivo la dovrei acquistare? A Citroen ultimamente sta partendo proprio la baracca.
Ritratto di Giuliopedrali
19 febbraio 2019 - 12:36
Citroën dovrebbe davvero rifare L'Ami, non tanto esteticamente ma come praticità, una piccola MPV per qualunque uso. Da piccolo ce l'aveva una zia e faceva ridere rispetto alle Alfa, Lancia e Austin che avevamo tra parenti, però di una praticità che oggi vorrebbero avere tutti, infatti oggi esistono gli MPV e i SUV, in Citroën erano mezzo secolo avanti!
Ritratto di robedec
19 febbraio 2019 - 16:09
Personalmente la trovo bellissima!!!
Ritratto di Agl75
19 febbraio 2019 - 23:13
Il suo habitat più che la città, direi sia la discarica. De gustibus
Ritratto di nik66
20 febbraio 2019 - 08:38
padre, perdona i designer della citroen perchè non sanno quello che fanno
Ritratto di Giulio Menzo
27 luglio 2019 - 08:45
2
Ahahahahahah sei grade, e poi è vero
Ritratto di Giulio Menzo
27 luglio 2019 - 08:45
2
*grande
Ritratto di preoccupato
21 febbraio 2019 - 06:19
E'inproponibile un obrobbio del genere.La citroen ultimamente propone auto inguardabili.
Ritratto di Filadelfio
21 febbraio 2019 - 07:09
Design innovativo, colori fantastici. Non ho capito come si accede all'oblò!!! Non è una lavatrice?
Ritratto di preoccupato
21 febbraio 2019 - 07:12
Concordo.
Ritratto di preoccupato
27 luglio 2019 - 09:33
Con i suv che ci sono in giro in caso di tamponamento sara' spedita nel pianeta marte.
Ritratto di Giulio Menzo
28 luglio 2019 - 12:57
2
Poi magari nemmeno su Marte la apprezzano.