CARROZZERIA “SPECCHIATA” - Le utilitarie Ami 6 e Ami 8 degli Anni 60 e 70 incarnano alla perfezione lo spirito della Citroën, un marchio che nei suoi 100 anni di storia (è stata fondata nel 1919 da André Citroën) ha lanciato diversi modelli originali e fuori dagli schemi: la Ami 6, per esempio, aveva un inusuale lunotto inclinato verso l'interno. Non è un caso che la Citroën abbia deciso di "rispolverare" il nome Ami per la proposta di stile Ami One, una simpatica utilitaria a due posti lunga solo 250 cm e costruita in modo speculare, utilizzando cioè gli stessi componenti per un lato e l'altro della carrozzeria. La Citroën Ami One Concept si annuncia quindi facile ed economica da produrre, sebbene al momento la casa francese non abbia intenzione di farlo. Il debutto della Ami One è atteso al Salone dell'auto di Ginevra, in programma dal 7 al 17 marzo.
TANTA INVENTIVA - Utilizzare la stessa componentistica per un lato e l'altro della carrozzeria non è stato facile, come hanno spiegato i progettisti della Citroën, anche se alcune fra queste difficoltà si sono tramutate in vantaggi. Un esempio sono le portiere. Quella sul lato guida si apre normalmente, permettendo al guidatore di scendere anche se l'auto parcheggiata di fianco è molto vicina. La portiera destra invece si apre controvento, perché le cerniere sono fissate nella fiancata e non vicino alla ruota anteriore: questo fa si che l’angolo di apertura della portiera sia maggiore e il passeggero abbia più agio per scendere e salire, oltre che per caricare piccoli bagagli o borse della spesa dietro i sedili. Sono identici anche il cofano anteriore e il portellone posteriore, seppur ruotati di 180°, oltre ai piccoli "lingotti" in metallo che fanno da supporto agli specchi laterali e alle maniglie. Le uniche parti della Citroën Ami One Concept specifiche per un lato e l'altro sono i vetri. All’insegna della semplicità sono anche i vetri laterali, che non hanno posizioni di fermo intermedie (o sono aperti o chiusi), e la capote in tela, che si apre e chiude manualmente ed è composta da un semplice telaio rettangolare: basta sganciare un fermo nel cielo dell’abitacolo e spingere la capote all’indietro.
IL MASSIMO CON IL MINIMO - Lo stesso approccio votato all'essenzialità si trova all'interno della Citroën Ami One Concept, dove la casa francese ha ottenuto il massimo della funzionalità con il minimo dei componenti. Emblematico in tal senso è il sistema multimediale, composto dallo smartphone del guidatore: va appoggiato con lo schermo rivolto verso l’alto all’interno di una piastra sopra la palpebra della strumentazione, dove uno specchio riflette le informazioni principali (come le mappe del gps) su uno schermo trasparente. Il guidatore, al pari dei più complessi head-up display, può guardarlo senza distogliere gli occhi dalla strada. La piastra è dotata della ricarica senza fili per i telefonini compatibili, quindi la batteria dello smartphone non si scarica troppo velocemente utilizzando il Gps, i dati internet e il bluetooth per ascoltare la musica, riprodotta da uno speaker sul lato destro della consolle. Su questo cilindro in metallo si trovano anche il pulsante per l’accensione del motore, la levetta per i fari abbaglianti e il selettore del cambio automatico, che prevede le modalità guida, folle e retro. Il cruscotto digitale riproduce la velocità e ed i chilometri percorsi, mentre i due pulsanti nel volante (non si può regolare) permettono di “sfogliare” il menù di una specifica app da installare sullo smartphone. Davanti al sedile del passeggero è “scavata” una piccola nicchia, dove secondo la Citroën c’è spazio per un trolley da cabina.
ALL’INSEGNA DEL 5 - La Citroën Ami One Concept aspira insomma ad essere una perfetta utilitaria da città, essenziale in alcuni aspetti (all’interno non c’è il “clima”) ma votata alla funzionalità e praticità. Il costruttore francese non vede però quest’auto come un modello destinato alla vendita, ma pensa che abbia un potenziale maggiore come vettura da noleggiare: le maniglie infatti sono prive della serratura, ma hanno impresso un codice qr che i clienti devono fotografare con lo smartphone per aprire le portiere. La Ami One inoltre ha le caratteristiche per rientrare nella categoria dei quadricicli leggeri, perché non supera i 45 km/h di velocità massima e pesa 425 kg (limite massimo previsto dalle leggi europee), quindi può essere guidata anche dai 14enni in possesso del patentino, come alternativa più pratica, sicura e facile da trovare rispetto a bus e scooter. L’autonomia massima di 100 km è sufficiente per i brevi spostamenti in città, a maggior ragione considerando che le batterie (montate sotto il pavimento) si ricaricano completamente in 2 ore. La Citroën ha pensato a varie forme di noleggio, da quello a breve termine per 5 minuti a quello a lungo termine per 5 anni: in questo caso si paga un canone mensile con inclusi anche la manutenzione ed i parcheggi a pagamento.