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Piccoli ritocchi per la Citroën C1

03 aprile 2018

La casa francese ha rinnovato la sua citycar Citroën C1, arricchendone l’equipaggiamento e potenziando il motore di qualche cavallo.

Piccoli ritocchi per la Citroën C1

MODELLO “MILIONARIO” - Si rinnova la piccola Citroën C1, sorella “quasi gemella” della Peugeot 108 e della Toyota Aygo. Forse l’intervento maggiore riguarda l’offerta commerciale, con una serie di messe a punto e ampliamenti della gamma, ma non mancano le novità tecniche e di look. Tutto per mantenere attuale e fresco il modello, che si è dimostrato uno dei più riusciti nell’ambito delle city car. Come testimonia il milione abbondante di esemplari venduti dal lancio, avvenuto nel 2006 della prima generazione, alla quale è seguita la seconda, cioè l’attuale, nel 2014. Alle otto tinte esistenti se ne sono aggiunte altre due, la Nude e la Blue Calv, quest’ultima sostituisce la Smalt Blue. Con la possibilità di avere la carrozzeria bicolore, il catalogo Citroën C1 comprende così 32 combinazioni differenti.

DETTAGLI E SOSTANZA - Il colpo d’occhio mette in luce subito la nuova grafica del marchio Citroën collocato nella parte posteriore. Leggendo il riassunto dei cambiamenti ci fa notare la nuova gamma colori e finizioni, due mondi elementi che testimoniano la volontà di accentuare ancora di più il carattere giovanile e sbarazzino della Citroën C1, mantenendo comunque ferma la sua vocazione di auto cittadina. Detto questo va anche registrato un incremento delle prestazioni e il livello di comfort che si preannuncia migliore grazie a una serie di novità. Infine, la nuova stagione della Citroën C1 si avvia anche con nuovi motori, caratterizzati da emissioni particolarmente contenute, comprese negli standard cosiddetti Euro 6.2.

QUALCHE CAVALLO IN PIÙ - Le novità motoristiche mirano a migliorare le emissioni e i consumi. Al centro c’è sempre il 3 cilindri VTI di un litro cc, che però con la Citroën C1 ristilizzata mette a disposizione 72 CV, contro i 68 disponibili finora (è sempre il propulsore Toyota impiegato anche su 108 e Aygo). In abbinamento a questo motore sono disponibili i cambi manuali VTi 72 BVM e VTi 72 BVM S&S. La sigla di quest’ultimo indica che è abbinato al sistema Stop&Start. C’è poi la terza soluzione per chi ama la trasmissione automatica: il VTi 72 ETG, che è un cambio robotizzato.

SOSPENSIONI PIÙ “COMODOSE” - I progettisti Citroën hanno lavorato anche per migliorare la comodità a bordo della C1. Così sono state riviste le sospensioni alla ricerca di un miglior comfort di viaggio per tutti i passeggeri in abbinamento a una migliore guidabilità. Il tutto accompagnato da una “cura” particolare per ottimizzare la sonorità, riducendo la rumorosità.

NON MANCA LA TECNOLOGIA - Infine, la nuova gamma Citroën C1 non manca l’appuntamento con i dispositivi elettronici di assistenza e aiuto alla guida. Nella nuova offerta del modello, sono presenti l’Active City Brake (freno automatico d’emergenza in città), Aiuto nelle partenze in salita, il sistema di allerta che avvisa del superamento involontario della delle linee di corsia, la telecamera posteriore accensione “mani libere”.  Altre novità d’avanguardia (soprattutto su una citycar, indubbiamente abbordabile dal grandissimo pubblico) è sono il sistema di riconoscimento della segnaletica stradale che indica i limiti di velocità e il sistema compatibile con Apple Car Play e Android Auto e Mirror Link, con la possibilità di avere sul display da 7 pollici collocato sulla plancia della C1, esattamente lo stesso schermo del proprio smartphone.

LE EDIZIONI SPECIALI - Il lavoro di rinnovamento è stato portato avanti parallelamente alla messa a punto anche di due versioni speciali, la Citroën C1 ELLE e la C1 Urban Ride. La prima delle due svela già nella denominazione che cosa vuole essere e il pubblico a cui si rivolge. ELLE è rivista francese di riferimento nel mondo della moda. Dunque è facile leggere in questo nome una proposta ricca e curata, con allestimento pensato per chi ama l’eleganza e magari il farsi notare. La C1 Urban Ride invece si rivolge a chi ama muoversi con libertà e disinvoltura un po’ in tutti gli ambienti. Certo non con le possibilità di una fuoristrada, o neanche di una suv, ma comunque con grande libertà di movimenti. A farla riconoscere sono gli elementi protettivi ispirati agli air-bumper delle sorelle maggiori del marchio C3, C4, Cactus.

FONDAMENTALI INVARIATI - Elementi della fortuna della Citroën C1 restano comunque i suoi fattori fondamentali: dimensioni contenute, comfort, versatilità e linea accattivante, capace di catturare l’interesse di nuovi e vecchi automobilisti. La vettura è lunga 346 cm, ma il suo abitacolo mette a disposizione una discreta comodità anche per chi siede dietro. E questo con un bagagliaio che come minimo offre 196 litri di capacità, con la possibilità di arrivare a 780 litri sfruttando la versatilità dei sedili posteriori. L’offerta C1 conferma la sua versatilità grazie alle diverse configurazioni: a 3 o 5 porte, berlina o Airscape, la versione che può viaggiare a “cielo aperto”.

Citroën C1
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Ritratto di Mattia Bertero
3 aprile 2018 - 18:47
3
C1. Una citycar senza infamia e senza gloria. Non spicca in nessun ambito particolare nel suo segmento. Se dovessi scegliere una vettura del segmento prenderei la Panda per la sua versatilità oppure valuterei anche l'interessante Suzuki Ignis.
Ritratto di dottorstrange
3 aprile 2018 - 22:42
Più che qc ritocco ci vorrebbe una plastica facciale per la C1. Ma probabilmente non basterebbe.... sembra un esperimento genetico andato male.
Ritratto di Thresher3253
3 aprile 2018 - 19:02
Posso sapere che parola é "comodose"? Scrivere "sospensioni più comode" o comfortevoli pareva fuori moda?
Ritratto di impala
3 aprile 2018 - 20:16
... l'auto piu brutta di sempre !!! le Citroen hanno un disegno pesante, solo il C4 picasso se la cava.
Ritratto di LOL25
3 aprile 2018 - 21:19
Una vera schifezza con le ruote, la vecchia C1 in confronto a questa è un'opera d'arte. Infatti non sono l'unico a pensarlo dato che da quando è uscito questo modello penso di non averne viste più di 10 in giro... L'unica "decente" del trio è l'Aygo (che vende comunque poco se paragonata alla vecchia)
Ritratto di marcoveneto
3 aprile 2018 - 22:11
Da quando è uscita ne avrò viste 5 di questo modello: credo che rispetto la prima serie sia davvero un flop, anche se come linee e robustezza è sicuramente migliorata (quella del 2006 era di cartone)
Ritratto di Moreno1999
3 aprile 2018 - 23:37
4
Vorrei chiamarla “bidet francese”, ma visto che in Francia non esistono i bidet la chiamo direttamente “ce.sso a 4 ruote”
Ritratto di Boys
4 aprile 2018 - 21:42
1
Penso che la Vw up sia peggio...a mio gusto
Ritratto di Moreno1999
4 aprile 2018 - 21:42
4
Tra tutte...
Ritratto di dci82
9 aprile 2018 - 17:57
1
Ah sicuramente!!
Ritratto di grande_punto
4 aprile 2018 - 15:00
3
Nel suo segmento è la più brutta, seguita dalla Peugeot 108 e dal trio tedesco.
Ritratto di LOL25
4 aprile 2018 - 18:07
Questo è vero, solitamente non si sceglie una citycar per la sua bellezza dato che più o meno sono tutte bruttine. Però questa C1 è veramente troppo orrenda, basterebbe che fosse almeno guardabile
Ritratto di bridge
4 aprile 2018 - 20:51
1
Almeno la precedente aveva una linea simpatica...
Ritratto di Illuca
5 aprile 2018 - 06:57
Panda4ever
Ritratto di tramsi
6 aprile 2018 - 18:44
Il progetto di base è molto valido e sono automobili piacevoli da guidare, col 1.2 poi si rivelano anche brillanti. La Ignis ha alzato l'asticella sul piano degli equipaggiamenti.
Ritratto di dci82
9 aprile 2018 - 17:58
1
Linea accattivante? Ma dove? Ahahah
Ritratto di giorgiogrillo
20 aprile 2018 - 11:56
avuta a nolo per un mese. Ci ho fatto anche due viaggi lunghi (oltre 800 km ciascuno). Posso dire: motore dai consumi minimi, se si vuole (guidando con attenzione si superano i 25 km/litro fuori città attorno a 90 km/h). Sedile guida molto ben studiato anatomicamente, con sostegno delle cosce raro in questa categoria. Prestazioni molto buone (come sensazione) a vettura scarica: motore vivace, pronto soprattutto ai bassi regimi con le marce basse. Vettura inusualmente leggera: forse dipende da questo il consumo e le prestazioni ma anche un "isolamento" dall'ambiente circostante un po limitato (ma ampiamente accettabile. Qualità (nel senso di funzionamento) di qualche particolare da migliorare, per esempio il ripiano copribagagli e il cassetto portaoggetti.