LA (RI)VEDREMO A GINEVRA - A Parigi, in occasione della presentazione alla stampa in prima mondiale della nuova
Citroën C4 Cactus (che farà il suo debutto in pubblico al Salone di Ginevra, a marzo), abbiamo fatto una chiacchierata con Mark Lloyd (
foto qui sopra), responsabile dello stile della nuova crossover francese. 48 anni, diplomato alla Cambridge University e al Royal College of Arts di Londra, Lloyd ha iniziato la sua carriera alla Jaguar; nel 1989 è approdato alla Citroën come designer degli esterni, ed è divenuto responsabile delle concept car a partire dal 1999. Dal 2009 sovraintende ai programmi futuri della gamma.
"FUNZIONALITÀ A PREZZO CONTENUTO" - Con la nuova C4 Catus, la Citroën entra nel segmento delle piccole crossover puntando sull'innovazione, sul piano sia tecnologico sia dello stile. Con le sue ruote agli angoli della carrozzeria, le protezioni sui passaruota, le vistose barre sul tetto e l'assetto rialzato, la C4 Cactus ha un aspetto solido, ma non fastidiosamente pesante. "Nel progettare la macchina", ci ha spiegato Lloyd, "non abbiamo voluto creare un oggetto distante dalle esigenze della gente o, magari, poco amichevole. Quello che conta sono le necessità degli utenti; così, abbiamo preso spunto dagli oggetti che utilizziamo tutti i giorni, come le sedie, le lampade, ma soprattutto gli smartphone: che sono prodotti tecnologici, curati sotto il profilo del design, ma funzionali, capaci di rendere la vita quotidiana di ognuno di noi più facile. E senza costare una follia".
FORME “ANTISTRESS” - Insomma, per la Citroën sembra essere arrivato il momento di auto più famigliari anche nello stile. "Sì, ora la linea non deve più essere aggressiva, almeno per certi tipi di auto", ha proseguito Lloyd. "Alla gente piacciono le macchine facili, semplici, che comunicano sensazioni di tranquillità, che esorcizzano lo stress, con linee fluide e morbide, pur senza rinunciare a una forte personalità. La C4 Cactus ha un importante elemento distintivo nella forma smussata del frontale, con il cofano che si curva verso il paraurti, privo di angoli. E gli Airbump nelle porte, oltre ad avere una funzione ammortizzante nei piccoli urti, danno un senso di morbidezza. Gli stessi concetti valgono per gli interni", ha aggiunto Lloyd, "caratterizzati dalle forme lisce, essenziali e non aggressive della plancia, che è sottile e appare come sospesa, proprio di fronte al guidatore e al passeggero. È un elemento che non incombe, anzi: dà spazio alla zona anteriore e contribuisce a infondere un senso di rilassatezza".
BOLLE D'ARIA CONTRO GLI URTI - Ma qual è stata l'idea ispiratrice di queste inedite protezioni delle porte? "Ancora una volta il primo passo è stato fatto prendendo spunto dai cellulari", ci ha risposto Lloyd. "La macchina, come il telefonino, è uno strumento utile e gradevole, che si vuole preservare dai piccoli urti; così, come ci si preoccupa di dotare il portatile di una cover per proteggerne l'integrità, allo stesso modo abbiamo pensato a un elemento che potesse coprire le fiancate. L'idea degli Airbump ci è venuta dalla plastica trasparente, con le bolle d'aria, che si utilizza per imballare e proteggere gli oggetti, ma anche da un prodotto alla moda come le suole delle scarpe Nike Air, che hanno un effetto ammortizzante. Il risultato, oltre che funzionale, mi pare esteticamente riuscito". E visto che gli Airbump sono disponibili in quattro colori, ecco che rappresentano un ulteriore elemento di personalizzazione.