VIALE DEL TRAMONTO - Di fronte a certe uscite di scena viene proprio da chiedersi che cosa resta di tante speranze. È il caso della Citroën C6 di cui mercoledì scorso l’ultimo esemplare prodotto è uscito dallo stabilimento PSA di La Janais, in Bretagna.
SOGNI SVANITI - Quando fu lanciata, nel 2005, per la Citroën rappresentò la speranza di veder ritornare i fasti della DS, o anche solo quelli della XM. Il design era - ed è - molto originale pur rimanendo elegante e sobria, come deve essere una vera ammiraglia. La discendenza della Citroën C6 dalla mitica DS si vedeva ma non aveva l’aria di un’idea retrò. Assieme all’immagine c’era poi un buon livello di qualità e finiture. Quanto alla sicurezza, la C conquistò brillantemente le 5 stelle EuroNCAP. Sembrava esserci tutto per incontrare il successo e appagare così le ambizioni e gli orgogli nazionali d’oltralpe. Invece… La pur affascinante e più che dignitosa ammiraglia francese ha trovato sulla sua rotta la flotta di ammiraglie tedesche che ormai dominano la categoria senza lasciare neanche più le briciole alla concorrenza.
TROPPO POCHE - L’ultimo esemplare assemblato ha il numero 23.384, per quasi otto anni di produzione. Decisamente pochi. Nel 2008 ne furono prodotte 1.289, l’anno successivo 844, poi 763, e l’anno scorso non più di 619. Quest’anno i numeri sono un po’ aumentati; fino a 899 da gennaio a novembre, ma perché i concessionari francesi hanno avuto mani libere dalla casa per liberare gli stock, con promozioni da non credere rispetto ai 57 mila euro del prezzo di listino.