AL RING SONO MOSCHE BIANCHE - Nei paddock della Nordscheife, cioè il circuito del vecchio Nürburgring, non si notano tanti modelli francesi: certo Renault Clio RS e Mégane Sport non mancano, ma Peugeot e Citroën sono rarissime e solo da poco si vede circolare qualche DS3 Racing. Di Citroën DS4, invece, neanche a parlarne: la nostra era la prima, per giunta guardata con una certa sufficienza… Siamo, però, convinti che in molti, dopo averla vista in azione, abbiano cambiato opinione sull’originale e compatta cinque porte d’Oltralpe, con una fisionomia a metà strada fra una suv e una coupé.
C’È GRINTA ANCHE SOTTO LA PELLE - Alta sulle sospensioni e bene appoggiata a terra su “ruotone” di 19 pollici (equipaggiate con pneumatici superibassati 225/40), la Citroën DS4 ha un aspetto personale ma gradevole che si distingue per le fiancate alte e muscolose, per i fari accigliati e l’ampia bocca di aspirazione che ingloba il paraurti) che conferiscono un aspetto cattivo “arrabbiato” al muso. Non meno grintosa la coda, affusolata e con un piccolo lunotto sormontato da uno spoiler. L’interno offre una posizione di guida piuttosto rialzata, ma anche sedili bicolore dalla sagomatura sportiva e una evocativa pedaliera in alluminio. Sotto il cofano anteriore pulsa un pepato 1.6 THP a quattro cilindri, che grazie alla sovralimentazione eroga la bella potenza di 200 cavalli (al regime relativamente basso di 5800 giri) e la coppia di 275 Nm a soli 1700 giri. La Citroën DS4 è tutt’altro che bassa, ma l’assetto è controllato da sospensioni decisamente rigide, che se da un lato penalizzano il comfort di marcia, garantiscono una grande precisione di guida un po’ in tutto le condizioni.
L’ESP “FRENA” SULLO SCONNESSO - Pur non disponendo di uno sterzo prontissimo, la Citroën DS4 è sicura ed equilibrata negli inserimenti in curva, maneggevole sui percorsi tortuosi, nonché efficace, sincera e pronta nel recepire le correzioni. Peccato che il frequente intervento dell’Esp (che può essere disinserito solo fino alla velocità di 55-60 km/h), penalizzi la percorrenza di curve sconnesse come il Karussel. Affiancato da un cambio appena contrastato negli innesti (e da una frizione dolcissima in rapporto alla potenza che gestisce), anche il motore convince: certo non è fra i più vigorosi ai bassi regimi, ma è progressivo nell’erogazione e brillantissimo in accelerazione, fornendo il meglio dai 4000 ai 6250 giri (ove interviene il limitatore).
VA FORTE QUASI COME UNA GTI - Anche se è stata favorita dal traffico tutt’altro che intenso, non ci aspettavamo che la Citroën DS4 al Ring spuntasse un tempo da piccola sportiva: 8’35”4 è superiore di poco meno di un secondo a quello spuntato dalla equilibratissima Volkswagen Golf GTI, che dispone, peraltro, di 11 CV in più. Il merito di questo inatteso risultato, risiede nella guida facile e precisa, supportata da sospensioni sorprendentemente rigide per una vettura siffatta, che la rendono equilibrata anche nell’impiego al limite persino su fondo sconnesso, ove oscillazioni e saltellamenti sono ridotti ai minimi termini. Un notevole contributo viene anche dall’impianto frenante, soprattutto progressivo, che mantiene la massima efficienza anche quando si spinge al limite.