CENTO MILIONI DI DOLLARI - Più di 200.000 persone da rimborsare per avere dichiarato consumi troppo ottimistici di alcune vetture: negli Stati Uniti, la Ford scivola sulla classica buccia di banana, ed è costretta a pagare pegno. È la stessa casa di Detroit che comunica le cifre del rimborso che ha deciso di erogare i clienti, che oscillano tra 125 e 1.050 dollari, al cambio da poco più di 90 a poco meno di 800 euro; in sé non elevatissime come importo unitario, ma il totale supera pur sempre i 100 milioni di dollari.
LA CASA SI SCUSA - Le dichiarazioni di Alan Mullay, presidente e amministratore delegato della Ford, non lasciano adito a equivoci: “Ford è impegnata nello sviluppo di veicoli che consumino il meno possibile e vuole sempre essere trasparente. Per questo ci scusiamo con i nostri clienti e provvederemo a risarcire tutti quelli che sono stati danneggiati. Inoltre, stiamo modificando le nostre procedure interne per impedire che si verifichino ancora situazioni come questa”.
CALCOLI ERRATI - Sono ben quattro i modelli, e relative versioni) in vendita nel 2014 con consumi differenti da quelli reali. Quattro versioni di
Fiesta (
foto più in alto), la berlina
Fusion (
foto qui sopra) e la monovolume
C-Max (entrambe nelle versioni Hybrid e Plug-In Hybrid) e la
Lincoln (il marchio appartiene alla Ford)
MKZ Hybrid dichiarano consumi errati: secondo la stessa Ford, il problema è emerso per la prima volta nel 2012, quando l'azienda ha modificato le procedure di calcolo dei consumi, sbagliando i calcoli dell'aerodinamica nella galleria del vento.
AUTODENUNCIA - Se fossimo in Italia, dunque, si potrebbe parlare di colpa ma non certo di dolo: sta di fatto che la Ford ha segnalato volontariamente i propri errori all'EPA (Environmental Protection Agency, agenzia governativa per la protezione dell'ambiente) e ora ha 15 giorni di tempo per rimediare. E, a sanzioni pagate, la sua reputazione non può che rafforzarsi.