GIÙ I COSTI - Il comune di Roma dichiara guerra alle buche. Sfrutterà il Pavement Management System (PMS, Sistema di manutenzione programmata delle strade) per prevenire i danni della grande viabilità cittadina: almeno sulla carta, permettendo di intervenire nelle fasi iniziali del degrado, im programma dovrebbe permettere di ridurre i costi fino a tre volte sul lungo periodo. Il progetto, avviato in collaborazione con il dipartimento Ingegneria civile area strade di Roma Tre e con la Dynatest (impresa leader del settore dell'analisi delle condizioni dell'asfalto), riguarda 5500 chilometri di strade romane. Già in uso negli aeroporti internazionali e in alcune città del Nord Europa, consente di pianificare in modo razionale gli interventi sulla base di curve di previsione del degrado.
DUE ELEMENTI BASE - Cardini della sperimentazione sono la messa in opera di un piano di manutenzioni programmate per la riasfaltatura di una porzione di strade romane, e una mappatura 3D dello stato di degrado di 60 chilometri di pavimentazione della viabilità cittadina, effettuata dal Multi-Function Vehicle, il veicolo multifunzione MFV: verrà così disegnata la curva di degrado prevedibile per la pavimentazione, e si elaborerà un piano di interventi che sarà presentato a ottobre. Basterà per eliminare i crateri della Città Eterna?