I MORTI AUMENTANO - In Corea del Sud il fenomeno dei pedoni distratti dallo smartphone, che si aggirano per le strade senza curarsi di ciò che li circonda, ha assunto dimensioni preoccupanti; solo nel 2017, secondo i dati del Traffic Analysis System sudcoreano, i morti investiti sono stati oltre 1.600. Per queste ragioni, a Ilsan, cittadina a 30 km da Seul (che detiene il primato per la più alta percentuale di smartphone per abitanti, circa il 94%), si sta correndo ai ripari: l’amministrazione ha infatti avviato un progetto pilota che prevede l’installazione di un sistema di allerta per i pedoni che camminano con il cellulare in mano in prossimità degli attraversamenti pedonali.
COME FUNZIONA - Il sistema, già in fase di sperimentazione, prevede l’impiego di luci intermittenti rosse, blu e gialle nei pressi degli attraversamenti, che si illuminano quando i sensori radar e le telecamere termiche avvertono la presenza dei pedoni nelle immediate vicinanze. Inoltre, un raggio laser sarà proiettato sull’asfalto dai pali dell’alimentazione e un avviso sarà inviato sullo smartphone (grazie ad un’apposita app). Il costi per questa nuova tecnologia si aggirano intorno ai 15 milioni di won sudcoreani per attraversamento ( circa 12 mila euro).
UN FENOMENO GLOBALE IN CRESCITA - Per ora la sperimentazione è stata avviata solo a Ilsan, in cui lo scorso anno il Garante per le Telecomunicazioni ha presentato un servizio che blocca gli smartphone quando il possessore compie più di 5 passi. Sono diversi i paesi che stanno ponendo in essere delle contromisure efficaci (talvolta drastiche) al fenomeno dei pedoni distratti: a Xian, in Cina, sono state testate le corsie preferenziali per pedoni con lo smartphone, in Germania si stanno diffondendo i cartelli stradali che ne segnalano la presenza, mentre a Bolzano i pali della luce sono stati imbottiti con un rivestimento fucsia per arginare le conseguenze dannose di un impatto.