NEWS

Il ritorno della De Tomaso Pantera

Pubblicato 13 giugno 2019

L’azienda cinese che ha rilevato la De Tomaso porterà a Goodwood 2019  un’inedita vettura ispirata alla Pantera.

Il ritorno della De Tomaso Pantera

UN’IDEA DELLA FORD - Muscolosa, americana e potente. La De Tomaso Pantera era tutto questo e anche di più. Nata nel 1969, su idea della Ford, che voleva commercializzare una vettura a motore centrale ad elevate prestazioni relativamente economica in grado di far breccia in Europa e in America, la Pantera venne realizzata da una giovane azienda emiliana, la De Tomaso, che progettò il prototipo sulla base tecnica della Mangusta (supercar della stessa azienda).

DALLE STELLE ALLE STALLE - La De Tomaso Pantera è una coupé a due posti con motore centrale e carrozzeria disegnata da Tom Tjaarda e assemblata negli stabilimenti della carrozzeria Vignale. A spingerla era il propulsore V8 Ford Cleveland 351 di 5,7 litri, alimentato da un carburatore quadricorpo Holley, in grado di erogare 330 CV. Venne commercializzata dal 1971 al 1993. Vuoi per la consistenza del suo motore americano che si prestava facilmente all’elaborazione, vuoi per le sue forme riuscite, la Pantera ottenne un buon successo e il suo nome ha ancora un forte eco tra gli sportivi. E qualcuno ha deciso di farla tornare in vita. La De Tomaso, infatti, è rimasta inattiva successivamente alla morte del suo fondatore, nel 2003. Dopo la fallimentare gestione di Gian Mario Rossignolo, il quale, rilevando il marchio aveva come piano quello di produrre fino a 10.000 auto l’anno, utilizzando gli impianti della Pininfarina di Grugliasco, il marchio De Tomaso passò in mano alla semi sconosciuta società cinese Ideal Team Venture per la modesta cifra di poco più di 1 milione di euro.

TEMPO DI RILANCIO - Questa azienda cinese ha reso noto che al Goodwood Festival od Speed 2019, in occasione del 60° anniversario della De Tomaso Pantera (foto qui sopra), presenterà un’auto completamente nuova chiaramente ispirata alla vettura del passato. Di quest’auto sappiamo solo che è contrassegnata con la dicitura “Project P” (nelle foto) e che è stata sviluppata congiuntamente dal team Apollo (l'azienda nata dalle ceneri della Gumpert che ha sviluppato l’hypercar Intensa Emozione, anch’essa di proprietà della Ideal Team Venture) e da partner tecnici, la cui identità per non è stata ancora svelata. La Ideal Team Venture ha pubblicato sui social delle immagini del prototipo camuffato della Project P (nella foto più in alto), dalle quali si può vedere che l’auto ha una forte somiglianza con l’originale Pantera. 



Aggiungi un commento
Ritratto di 82BOB
13 giugno 2019 - 12:30
2
Per carità, non avrà fatto cose eccezionali o che rimarranno nella storia per design, tecnica o affidabilità, ma tra la casa omonima, la Maserati e la Innocenti, Alejandro da Buenos Aires ha lasciato ai posteri tante vetture piene di fascino! Dalla Pantera alla Quattroporte, dalla Biturbo alla Mini De Tomaso!
Ritratto di 82BOB
13 giugno 2019 - 12:39
2
Dimenticavo... Invece di creare nuovi marchi dal nulla, ben vengano queste iniziative di far rinascere marchi del passato, che hanno storia e fascino! Spero che la stessa sorte possa capitare anche ad altri marchi come Isotta Fraschini, Iso, Cisitalia, Autobianchi, Innocenti, ecc., ecc...
Ritratto di Giuliopedrali
13 giugno 2019 - 19:00
Si ma sono piacevoli anche quelli nuovi se appunto innovativi, tra quelli del passato stranieri che meriterebbero di rinascere aggiungerei: Delage e Simca (Francia), Steyr (Austria), Packard e Studebaker (USA), e parecchi marchi prestigiosi britannici.
Ritratto di tramsi
13 giugno 2019 - 19:55
La Quattroporte esisteva ben prima dell'era De Tomaso.
Ritratto di 82BOB
13 giugno 2019 - 21:02
2
Mi riferivo alla Quattroporte III che, dopo l'insuccesso della Citroen, ha riportato in auge la berlinona del tridente!
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2019 - 10:22
In realtà, teoricamente, la De Tomaso Deauville sarebbe stata negli anni 70 parecchio superiore alla Maserati Quattroporte, quando è uscita nel 1971 non c'erano berline italiane di lusso, escludendo la Fiat 130, (proprio in quell'anno non c'erano ne grosse berline Alfa, ne Lancia ne Maserati) era un iniziativa interessantisssima, con una linea molto filante ma equilibrata (poco originale forse) di dimensioni intermedie tra una Maserati e una Alfa 1750/2000 ad esempio, interni stupendi e un vigoroso V8 Americano Ford molto più affidabile dei grossi motori europei, poi purtroppo il prezzo davvero molto più alto del previsto, la mancanza di alcune sinergie industriali cercate all'epoca e soprattutto la crisi petrolifera del 1973 mandarono tutto all'aria, e di berline De Tomaso Deauville se ne costruirono solo alcune centinaia...
Ritratto di 82BOB
14 giugno 2019 - 13:34
2
Sia la berlina Deauville che la coupé Longchamp avevano il difetto di non discostarsi troppo dalle contemporanee Jaguar (Deauville) e Mercedes (Longchamp), e probabilmente anche per questo, rispetto alla Mangusta o alla Pantera, sono rimaste meno nell'immaginario collettivo (i numeri di produzione erano decisamente bassi...)! Dopo l'anziana Flaminia, per le berlinone nostrane è stato tutto in salita: l'Alfa 6 era nata vecchia, la 130 (che aveva una splendida versione coupé) si avventurò in un terreno nuovo e "inospitale" per FIAT, la Gamma (anche lei dotata di una splendida versione coupé) era più la sostituta della Flavia... Di fatto si dovette aspettare il '79 e la terza serie della Quattroporte per avere una vera limo tricolore! Anche la Iso, in questo difficile campo, tentò infruttuosamente di entrare... Come hai ricordato tu, la crisi del 1973, soprattutto alle nostre latitudini, affossò molte velleità dei costruttori...
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2019 - 16:12
Appunto la De Tomaso Deauville era stratosferica rispetto a quasi tutta la concorrenza a parte alcune Mercedes, univa l'eleganza italiana, interni fiabeschi (la plancia non ha rivali) a un V8 americano, la trovo una delle più belle berline di tutti i tempi (ora le quotazioni stanno salendo parecchio) peccato sia nata nel momento sbagliato. Davvero le Alfa 6 o le lancia Gamma (la Quattroporte Maserati neanche esisteva negli anni 70) sono infinitamente più scialbe a confronto.
Ritratto di tramsi
15 giugno 2019 - 12:11
Era uno spudorato plagio della XJ6/12, che, oltretutto, nello stesso periodo ha avuto ben ben ben ben ben ben ben ben ben altri riscontri commerciali.
Ritratto di 82BOB
15 giugno 2019 - 12:51
2
Spudorato plagio no, ma fortemente ispirata alla Jag sicuramente... i modelli fine '70 e inizio '80 avevano molto in comune sul piano stilistico!
Ritratto di tramsi
15 giugno 2019 - 13:03
Rimango dell'idea del plagio. Non introdusse alcun nuovo elemento stilistico, limitandosi a copiare la xj6/12 (che, avendola avuta, conosco benissimo).
Ritratto di Giuliopedrali
17 giugno 2019 - 19:06
Ma quando mai un plagio, era spettacolare, simile alla XJ6 certo ma se tutti i plagi fossero così... Anch'io vorrei un plagio di Belèn...
Ritratto di tramsi
18 giugno 2019 - 19:22
Non ha NULLA di originale ed è riportato su tutti i testi di storia dell'automobile la sua sfacciata somiglianza con la Jaguar, inclusa la plancia e financo la disposizione degli strumenti.
Ritratto di Giuliopedrali
20 giugno 2019 - 17:57
Guardandola, volevo vederne una dal vero in provincia di Vicenza, ha una forma diversa dalla XJ6, ha uno slancio diverso, è meno sviluppata in lunghezza e bassa, è più slanciata per le curve, comunque spettacolare.
Ritratto di tramsi
21 giugno 2019 - 12:15
Ma cosa stai dicendo?!?!? Sta scritto ovunque quel che ho affermato, è più che noto, nero su bianco oltre che EVIDENTE! "Slanciata per le curve", poi, vuol dire digitare parole senza senso! Confondi il tuo personalissimo parere con l'oggettività, ma qui sei noto anche per questo.
Ritratto di andrea750
13 giugno 2019 - 13:31
w la nuova Pantela.....ma per favole....
Ritratto di ELAN
13 giugno 2019 - 13:46
1
Vacci piano che Giuliopedrali s'inca22a.
Ritratto di ELAN
13 giugno 2019 - 13:45
1
Speriamo non sia una Pantegana, piuttosto che una Pantera.
Ritratto di Giuliopedrali
13 giugno 2019 - 19:02
Diciamo che però coi cinesi sullo sfondo può trattarsi di un iniziativa seria, non come quei tentativi italliani che da decenni finiscono sempre in tribunale.
Ritratto di ELAN
14 giugno 2019 - 15:20
1
Ah, questo è poco ma sicuro... siamo i Pulcinella del Mondo ormai.
Ritratto di makid
13 giugno 2019 - 22:01
Stlonzate Cinesi
Ritratto di lucaconcio
14 giugno 2019 - 07:18
2
Così in un certo senso viene un po' " fregata" la Ares Design che produce una moderna rivisitazione della Pantera su base Lamborghini Huracan...
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2019 - 10:26
Insomma ci sono due aziende De Tomaso, una legata all'Ares design emiliana per produrre in pratica delle one-off e una cinese forse più seria, come ci sono due Hispano Suiza nel 2019, una legalmente spagnola e una austriaca... Pazzesco quanti ricchi ci siano a questo mondo.
Ritratto di lucaconcio
14 giugno 2019 - 11:45
2
Ci sono state anche due Lotus insieme in formula 1... In ogni caso quella della Ares non è una "azienda De Tomaso", è una rivisitazione della vettura " ispirata" dalla De Tomaso Pantera
Ritratto di opinionista
14 giugno 2019 - 13:18
3
Succederà peggio della Jaguar, quando si prende un prodotto con una storia e si pensa di riproporlo in chiave moderna ma in realtà non si sa neanche da che parte cominciare.
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2019 - 16:18
Penso che invece potrebbe essere un buon prodotto, potrebbe essere una valida concorrente della Maserati come era all'epoca, oggi con coupè, berline e crossover. Coi soldi cinesi si fa tutto progettando in Italia, tutto sommato De Tomaso è sempre stata un occasione mancata, mentre come dicevo precedentemente la berlina Deauville (anni 70, 80) era forse la migliore berlina grande italiana dell'epoca, la più affidabile e fiabesca in tutto, e anche la Pantera che sta diventando un mito, era una supercar meno costosa, più affidabile e pratica di Ferrari e Lambo. La mia preferita.
Ritratto di Giuliopedrali
14 giugno 2019 - 16:35
Esattamente come per le Alfasud / 33 che sono considerate poco Alfa da noi, in effetti al 80% sono un trattato di design engineering asburgico : Steyr, Tatra, Porsche / VW poco italiane insomma anche se napoletane, all'estero sono praticamente dei miti (Austria, Germania, Olanda e UK) lo stesso vale per la De Tomaso considerata forse più della Maserati sempre in quei paesi, da noi il fatto che abbiano un V8 americano le ha fatte apprezzare poco. (In Olanda, Germania trovi le modeste 33 a 7/8.000 Euro come niente e le "modeste" Deauville a circa 100.000 Euro ora), se guardate le foto sono auto bellissime.