IL DIESELGATE CONTINUA - I tecnici dell’Autorità Federale tedesca dei Trasporti (KBA) hanno rintracciato due software irregolari nel motore diesel 3.0 TDI della suv Volkswagen Touareg, che sfrutta queste falsificazioni per superare i test sulle emissioni di sostanze nocive pur non avendone i requisiti. La scoperta allarga ulteriormente il filone dello scandalo Dieselgate, in cui la Volkswagen è coinvolta da settembre 2015, quando cioè venne a galla il “trucco” di modificare al ribasso le emissioni inquinanti di motori a gasolio che non avrebbero superato i test in materia. I software irregolari sono installati a bordo di 57.600 Volkswagen Touareg 3.0 TDI nel mondo omologate Euro 6, stando al sito internet Autonews, la maggior parte delle quali (25.800) si trova in Germania.
BASTA UN SOFTWARE - La Volkswagen è corsa ai ripari e installerà in officina un software “correttivo”, stando alla KBA, che andrà a modificare il funzionamento del 3.0 TDI per farlo rientrare nei limiti di inquinamento previsti: il software fraudolento si attiva infatti quando riconosce condizioni di prova in laboratorio (quelle da rispettare per i test di omologazione) e rimane disattivo su strada, non peggiorando così l’erogazione della potenza, le prestazioni o i consumi dell’auto. La Touareg è l’ultimo modello in ordine di tempo ad avere problemi con la KBA, dopo che a luglio era stata emessa una campagna di richiamo nei confronti della suv Porsche Cayenne e il recente stop alle consegne della multispazio Volkswagen Multivan, che la casa tedesca ha voluto fermare per colpa dei valori oltre i limiti di alcune sostanze inquinanti allo scarico.