LA BERLINA SI SLANCIA - Vendute in oltre 1 milione di unità negli Stati Uniti, per Dodge Charger e Challenger è arrivato il momento di sottoporsi ad un importante aggiornamento estetico e tecnico. La Charger, berlina a quattro porte in produzione a partire dal quarto trimestre dell’anno, rende omaggio alle “muscle car” del passato reinterpretando in chiave moderna il design della mitica Charger del 1969 (quella del telefilm Hazzard per intenderci). Ogni pannello della carrozzeria è stato modificato, dal cofano ai parafanghi, dai paraurti alle porte, dai fari allo spoiler posteriore, per alleggerire e dare slancio alla vettura. La calandra, che si estende più in larghezza che in altezza è simile a quella utilizzata su Dart e Durango, i fari anteriori con luci diurne a led si assottigliano e si allungano mentre sul cofano spuntano nuove nervature. Se la fiancata mantiene invece la caratteristica forma a bottiglia di Coca Cola, la coda si fa più avvolgente e meno spigolosa. Inediti materiali e finiture, nuovo quadro strumenti con display da 7 pollici personalizzabile e sistema multimediale UConnect (da 5 o 8,4 pollici) arricchiscono l’abitacolo.
Nelle foto sopra la Dodge Charger.
UN AUTOMATICO TUTTO NUOVO - Quanto ai motori della Dodge Charger, restano disponibili il 3.6 V6 Pentastar da 292 CV e 353 Nm di coppia e il 5.7 V8 HEMI da 370 CV e 395 Nm (da o a 96 km/h in 5 secondi), ora con disattivazione temporanea dei cilindri. Entrambe le unità sono abbinate al nuovo cambio automatico TorqueFlit a otto rapporti con modalità Sport che riduce i tempi di cambiata del 37% (da 400 a 250 millisecondi); la trazione è posteriore o integrale con disconnessione dell’asse anteriore per massimizzare il risparmio di carburante. Nuovi anche gli assali in alluminio e il servosterzo elettrico a tre settaggi: normal, comfort e sport. Arricchito anche l’elenco dei sistemi di assistenza alla guida che ora comprende la frenata automatica, il cruise control adattivo, l’avviso di superamento involontario della corsia di marcia e la chiamata d’emergenza in caso di incidente.
ABITACOLO RIVOLUZIONATO - Come la Charger, anche la rinnovata coupé Dodge Challenger pesca dal passato per rifarsi il trucco: fonte d’ispirazione questa volta è l’iconico modello del 1971. Nel frontale spiccano i nuovi fari rotondi con anelli a led e la calandra e la presa d’aria inferiore ridisegnate, mentre al posteriore la tecnologia a led dona un look moderno alla fanaleria. All’interno dell’abitacolo il cambiamento si fa ancor più netto con la consolle e il tunnel centrale fortemente orientati verso il guidatore e il volante di nuova foggia. Come sulla Charger, debuttano il sistema UConncet da 5 o 8,4 polici, lo schermo TFT da 7 pollici inserito nella strumentazione e inedite finiture e colorazioni.
Nelle foto sopra la Dodge Challenger.
PIÙ POTENZA - Al conosciuto 5.7 V8 HEMI da 375 CV e 410 Nm di coppia e al 3.6 V6 Pentastar da 305 CV e 268 Nm di coppia, si affianca il 6.4 V8 HEMI portato a 485 CV e 475 Nm, abbinato ad un cambio manuale a sei marce o all’automatico ZF a otto rapporti. Anche per la Dodge Challenger, nuovo servosterzo elettrico a tre modalità, assali in alluminio, tarature delle sospensioni riviste e inediti sistemi di assistenza alla guida. A richiesta diversi pacchetti sportivi che intervengono sia sulla meccanica che sull’estetica della vettura.