UN GRANDE POTENZIALE - I droni taxi sono un mezzo di trasporto che sta facendo molto parlare. In realtà le manifestazioni concrete di questo nuovo settore sono poche, tuttavia si tratta di un mercato che, potenzialmente, potrebbe diventare enorme. Secondo la stima della banca d'investimento Morgan Stanley, potrebbe arrivare a 1500 miliardi di dollari nei prossimi 20 anni. Sono almeno quattro le aziende che offrono già modelli pronti per il volo e altre decine stanno lavorando su prototipi.
CI LAVORANO IN TANTI - Tra di esse rientra la Porsche, che sta lavorando ad un concept che entro il 2025 dovrebbe permettere voli di linea, la start-up tedesca Lilium, che ha raccolto 90 milioni di dollari di investimenti per il suo drone taxi e l’Airbus, che vuole testare il CityAirbus a Ingolstadt, Germania. L'azienda statunitense Kitty Hawk ha presentato il Flyer, un prototipo in grado di volare e il costruttore di elicotteri americano Bell ha presentato Nexus, che in futuro potrà essere prenotato via Uber.
CI PROVA LA VOLOCOPTER - Tra tutte le diverse aziende che operano in questo nuovo settore, risulta molto interessante la startup tedesca Volocopter, che ha già effettuato i suoi primi voli di prova con il Flugtaxi 2X (nelle foto). Si tratta di un drone dotato di 18 rotori che ha una potenza sufficiente a sollevare due persone, per un totale di 160 chilogrammi. L'autonomia, quando si vola a una media di 70 km/h, è di circa 27 chilometri. Le batterie sono ricaricabili e modulari e possono essere sostituite (guarda il video qui sotto). Anche il produttore di chip Intel, nel 2016 è stato coinvolto nel progetto e ritiene che la Volocopter sia sulla strada giusta.
PER ANDARE SULL’ISOLA - Un luogo dove la Velocopter potrebbe utilizzare i suoi taxi autonomi è ad esempio l’isola tedesca di Sylt, che da anni soffre di pesanti problemi al traffico ferroviario, la principale via di accesso all'isola, rendendo difficile gli spostamenti. Werner Schweizer, il sindaco di Klixbüll, un piccolo villaggio nel Nord della Frisia, che si trova di fronte all’isola, direttamente sulla linea ferroviaria che porta a Sylt, vedrebbe di buon occhio l’avvio di una sperimentazione, utilizzando ad esempio l’aeroporto di Leck, presente, e in fase di riconversione.
IMPIANTO NORMATIVO - La Germania, che tradizionalmente è un paese pioniere dell’aviazione, grazie al finanziamento del ministro federale dei trasporti Andreas Scheuer (CSU), di 15 milioni di euro per lo sviluppo dei taxi aerei potrebbe rendere concreta questa sperimentazione. Quello che ancora manca per rendere questi servizi di droni taxi una realtà è ovviamente l’impianto normativo in grado di disciplinare il traffico aereo. Risultano poi assenti importanti approvazioni da parte dell'Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA), inoltre è necessario fornire specifiche direttive.