OMAGGIO ALLA STORIA - I grandi cambiamenti affrontati dal Gruppo PSA dopo il momento negativo vissuto nel periodo 2012-2014 hanno avuto come effetto la suddivisione più netta dei compiti fra i suoi marchi: oggi la Citröen punta sulle crossover e ha scelto linee più giovanili e sbarazzine rispetto alle Peugeot, che invece ha un impronta più sofisticata con il compito di introdurre nuove tecnologie. La DS invece è votata al lusso e al design di scuola francese, ispirato dal mondo della moda, le cui radici si possono ritrovare nella Citroën DS, berlina del 1955 che rappresenta un simbolo per il costruttore francese e influenza ancora oggi i modelli più recenti. Non è un caso infatti che la DS voglia associare l’immagine delle nuove auto alla “auto mito” della Citroën. È per questo motivo che l’azienda francese ha messo a disposizione, in occasione di un test drive, insieme la DS3 Cabrio e la DS21 Cabriolet, vettura per collezionisti realizzata in 1.300 esemplari fra il 1961 e il 1970.
AGILE E REATTIVA - La DS3 Cabrio non ha ricevuto aggiornamenti da febbraio 2016, quando la carrozzeria è stata ridisegnata dopo la “promozione” della DS a costruttore indipendente: fino a qualche mese prime le sue auto erano vendute con il marchio Citröen, poi il Gruppo PSA ha scelto di accordarle maggiore autonomia e oggi la DS cammina con le sue gambe. La strategia per il momento non ha dato grossi frutti, come testimoniano le vendite in Europa fra gennaio e maggio 2017, calate del 35,6% rispetto allo stesso periodo del 2016. Staccare il cordone ombelicale dal marchio Citröen ha portato a un calo vistoso delle vendite, ma era una cosa prevista dalla casa madre PSA che in risposta sta sviluppando una nuova gamma di modelli dalla forte personalità, che siano un netto passo avanti rispetto a quelli attuali. Il primo fra questi sarà la DS7 Crossback la suv di medie dimensioni il cui arrivo nelle concessionarie è previsto all’inizio del 2018. Tornando alla nostra DS3 Cabrio, appare subito come un modello giovanile e sbarazzino, il cui spirito si ritrova in dettagli tecnici come l’assetto rigido e lo sterzo preciso. La principale caratteristica dell’auto risiede però nella capote elettrica in tela, apribile fino al lunotto o su posizioni intermedie, che trasmette la sensazione di trovarsi al volante di una vera cabriolet.
PROPRIETARI NOTI - Una vera scoperta è la DS21 Cabriolet, auto piacevole da guidare e da sempre un “pallino” dei collezionisti: basti sapere che in Italia si trovano solo 10 unità originali (e non modificate a partire dalla berlina), fra cui l’auto comperata in origine da Ennio Morricone e quella fatta restaurare negli ultimi mesi dall’imprenditore Aurelio De Laurentiis, che avrebbe speso 250.000 euro fra acquisto e messa in ordine. La DS Cabriolet del resto mantiene un fascino e un prestigio ancora superiori rispetto alla berlina, complice la storia inusuale e travagliata: le prime DS Cabriolet furono realizzate su iniziativa dello stilista e carrozziere francese Henri Chapron, che acquistò dalla Citröen le DS berlina e le preparò seguendo i bozzetti creati anni prima dallo storico designer Flaminio Bertoni, “padre” delle Citröen Traction Avant, 2CV e DS. La casa francese capì dopo qualche mese le potenzialità dell’auto e collaborò direttamente nel progetto. La DS Cabriolet riprendeva le sospensioni idropneumatiche della berlina e si poteva ordinare anche con il cambio semi-automatico, una novità per l’epoca.