IL SEGNO DEI TEMPI - Spinte dagli incentivi, in Italia nel 2020 le auto elettriche hanno conosciuto una crescita senza precedenti, triplicando le immatricolazioni rispetto all’anno prima. E la loro quota di mercato, per quanto ancora modesta, passa dallo 0,5% al 2,3%. La Renault, con la Zoe guida le vendite, con 5425 auto delle 32.538 totali, mentre nel campo dei veicoli commerciali è la Kangoo Z.E. in testa alle classifiche dei mezzi a batteria. Risultati positivi anche per la Twingo Electric lanciata a dicembre (leggi qui il primo contatto) e per le plug-in presentate in autunno, in particolare, per la Captur 1.6 Hybrid E-Tech. Proprio quest’ultima sigla accomunerà d’ora in poi tutti i modelli “green” della casa della losanga, che siano essi ibridi (full o plug-in) o 100% a corrente. Così i clienti, sempre più interessati a questo genere di vetture, potranno riconoscerli immediatamente, a partire dal quadriciclo Twizy fino al furgone Master, entrambi elettrici.
GLI ITALIANI CI CREDONO - La Renault, che proprio grazie alla sua gamma a basse emissioni ha raggiunto i limiti di CO2 che le erano stati imposti per il 2020, ha annunciato nei giorni scorsi un’ampia gamma di modelli a corrente per i prossimi anni (leggi qui a proposito della Renaulution). Nel frattempo, ha voluto prendere ancora più coscienza dell’interesse per i veicoli green da parte degli automobilisti italiani ed Europei. Da un’indagine, affidata all’Ipsos la scorsa estate e i cui risultati sono stati diffusi oggi, emergono sia la crescente attenzione per l’ambiente sia l’interesse per le alimentazioni alternative in ottica di risparmio sul carburante. Rispetto alla media europea, gli italiani intervistati si sono dimostrati più propensi all’acquisto di un’auto elettrica: il 50% la sceglierebbe come prossimo veicolo (contro il 38% in media nel vecchio continente) e il 64% opterebbe per questa soluzione, ma non immediatamente (in Europa questa percentuale si ferma al 55%). Numeri ancora più favorevoli per le ibride plug-in, che contano un interesse immediato del 62% nel Belpaese (il 47% nel nostro continente). Gli automobilisti si aspettano dalle case una riduzione dei prezzi di queste tecnologie, e un loro miglioramento, in particolare sul fronte delle autonomie e della rapidità di ricarica. Alle istituzioni, invece, chiedono un maggior numero di colonnine e il continuo sostegno con gli incentivi.