AMBIENTE RISPETTATO - Già il nome dell’iniziativa dice tutto: e-Tour. Dove “Tour” sta per giro a tappe, mentre “e” ha il doppio significato di “elettrico” ed “ecologico”. Organizzata dalla Fiera Bolzano, l’ecostaffetta sta coinvolgendo otto auto elettriche e un’ibrida in viaggio nel Nord Est Italia (ieri il via, e approdo finale l’11 settembre). Le protagoniste dell’e-Tour sono l’ibrida Toyota Prius e le elettriche Think (cinque), Tazzari, Mitsubishi i-MiEV, Panda. Gli obiettivi? Valorizzare l’impegno di dieci comuni virtuosi sul fronte della politica energetica alternativa, ma anche promuovere Klimamobility (il primo salone della mobilità sostenibile) e Klimaenergy (fiera internazionale delle energie rinnovabili per usi commerciali e pubblici), nonché sensibilizzare enti pubblici e aziende sulle opportunità legate alla mobilità sostenibile.
CIRCA 80 KM AL GIORNO - L’iniziativa lancia un “messaggio”: le piccole elettriche possono essere utilizzate non solo nei centri urbani (per brevi spostamenti), ma pure fuori città. Con partenza da Bolzano, le vetture a impatto zero faranno tappa a Isera, Verona, Rovigo, Padova, Vicenza, Treviso, Conegliano, Belluno e Falcade, percorrendo un’ottantina di chilometri al giorno. La curiosità è che le Think (foto qui sopra) e la Panda utilizzano le batterie al sale (nichel più cloruro di sodio); che, secondo il produttore (Fiamm Sonick), mantengono le stesse prestazioni a prescindere dalla temperatura esterna: funzionano allo stesso modo su veicoli che circolano nella torrida Dubai o nella gelida Norvegia, e sono completamente riciclabili. L’autonomia dichiarata è sui 140 km (a una velocità media di 60 km/h) con una ricarica, dal costo di tre euro circa.
INCENTIVI - Intanto, in Parlamento è ancora in discussione una proposta di legge per incentivare la diffusione in Italia dei veicoli elettrici (vedi qui) e per favorire l’installazione di impianti di ricarica privati e pubblici. Gli ecobonus per chi acquista un’auto elettrica nuova potrebbero arrivare fino a 5.000 euro per gli anni 2011 e 2012, fino a 3.000 euro nel 2013, e fino a 1.000 euro nel 2015.