AGNELLI SEMPRE PIÙ OLANDESI - Il disegno di riorganizzazione societaria del gruppo facente capo alla famiglia Agnelli ha compiuto un ulteriore passo strategico: è stata spostata in Olanda la sede sociale della finanziaria Exor, detentrice dei pacchetti azionari di controllo delle società Fiat Chrysler Automobiles, CNH Industrial, Ferrari, PartnerRe e tanto altro ancora. In Olanda sarà anche la sede operativa della Exor, al contrario di quella delle altre società controllate, che sono di diritto olandese ma hanno il quartiere generale a Londra. Il nostro paese perde così una società che nel 2015 ha dichiarato ricavi per oltre 136 miliardi di euro: in pratica il primo gruppo industriale italiano. Anche se le azioni della nuova Exor olandese saranno quotate a Milano.
NUOVI SOCI DI RANGO - La mossa era prevista e attesa, per dare coerenza e organicità al gruppo. Contemporaneamente alla notizia del cambio di nazionalità della società, è stato anche reso noto che a breve ci saranno ingressi di rilievo nel capitale della Exor: quelli di Bill Gates (attraverso il suo fondo di investimenti Cascade Investments), di Jacob de Rotschildt e di Nassef Sawiris. La famiglia Agnelli-Elkann (nella foto John Elkann alla guida della finanziaria) manterrà comunque il pacchetto di controllo della Exor, che al momento significa il 52,99% delle azioni. Si prevede anzi che tale quota crescerà ulteriormente.
IL PERCORSO DELL’OPERAZIONE - L’operazione del trasferimento avverrà attraverso la cessione delle azioni della Exor alla Exor Holding N.V. (olandese) con la clausola che i soci i quali non volessero aderire all’iniziativa potranno far valere il diritto di recesso con il pagamento di 31,2348 euro per azione (oggi le azioni Exor valgono 33,51 euro). A garantire questo diritto di recesso saranno la società Giovanni Agnelli & C che detiene le azioni Exor in possesso dei membri della famiglia Agnelli, e strutturata da assicurare l’omogeneità e l’unità degli azionisti. La Giovanni Agnelli & C ha messo a disposizione 100 milioni per questo scopo. Altri 300 milioni sono previsti da parte degli azionisti Bill Gates, Rotschildt e Sawiris. Tutta la partecipazione dovrà essere perfezionata nell’assemblea dei soci Exor prevista per il 3 settembre. Unica eventualità che salti è che le richieste di recesso vadano oltre i 400 milioni di euro. Un’eventualità considerata improbabile.