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Una fabbrica in Germania per la Borgward

27 ottobre 2016

La casa tedesca, finanziata dalla cinese Saic, costruirà a Brema l’impianto per i modelli destinati all’Europa.

Una fabbrica in Germania per la Borgward

TORNA A CASA - La Borgward, storica casa tedesca attiva dal 1929 al 1961 con 1,2 milioni di auto prodotte, ha annunciato di voler costruire una fabbrica in Germania, a Brema, nella stessa città in cui l’azienda venne fondata. Il luogo prescelto verrà deciso nelle prossime settimane, dopo una serie di trattative con partner locali, proprietari di terreni e le autorità dello Stato. L’azienda ha scelto Brema non soltanto per motivi legati alla tradizione, ma perché l’industria dell’automobile è una fra le principali della zona: qui si trovano stabilimenti della Mercedes, della Bosch e di numerosi fornitori. Lo stabilimento potrà assemblare fino a 10.000 automobili l’anno e occuperà inizialmente una superficie pari a 10.000 metri quadrati e sarà molto flessibile, in maniera da rispondere a differenti esigenze in fatto di unità prodotte e numero di modelli costruiti.

IBRIDE O ELETTRICHE - La prima automobile verrà costruita da inizio 2018 e sarà la Borgward BX7 (foto più in alto), che misura 470 cm in lunghezza e si potrebbe considerare una rivale della Ford Edge o della Skoda Kodiaq. La BX7 è commercializzata in Cina da giugno 2016 (la Borgward è finanziata con capitali provenienti dalla casa automobilistica cinese Saic) e sarà prodotta inizialmente nella variante con motore elettrico, opzione non prevista sulle concorrenti dirette: questo è il valore aggiunto che l’azienda vuole riconoscere al suo modello di punta. In seguito verrà prodotta a Brema la più compatta BX5 (foto qui sopra), lunga 448 cm, disponibile con motore ibrido ricaricabile: è composta da un 1.4 benzina (143 CV) e da un motore elettrico (115 CV), che muove l’asse posteriore e dà origine così alla trazione integrale. L’autonomia in modalità elettrica si attesta a 55 chilometri.



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Ritratto di Fr4ncesco
27 ottobre 2016 - 15:19
2
I cinesi devono capire che per avere speranze in Europa, devono proporre modelli non dico low cost ma economici e nello stesso tempo affidabili e una volta che si sono fatti conoscere aumentare gradualmente la qualità e il prezzo e solo poi pensare di proporre qualcosa di premium. Devono seguire l'esempio dei coreani. Ma alla fine meglio così, meglio che i cinesi restino in Cina, che manco in Cina vogliono le auto cinesi e comprano quelle occidentali e giapponesi.
Ritratto di SuperMaserati
27 ottobre 2016 - 17:23
Fr4ncesco Credo che tu ti sbagli, questa è una strategia completamente differente, perché non si presentano direttamente come cinesi (come potrebbe fare la Qoros), ma come vecchio e lussuoso marchio tedesco, qui sta la differenza. Vogliono usare il nome di un vecchio marchio e produrre direttamente in Germania, non esportare dalla Cina o dare lustro ai loro marchi, inoltre anche la Volvo è cinese.
Ritratto di cicciosalciccio
27 ottobre 2016 - 17:43
3
Hai inquadrato a pieno il loro piano, infinocchiare gli europei con i marchi che comprano a due soldi per poi rifilargli dei sottoprodotti a prezzi da premium. Ed hanno ragione loro, basta vedere i risultati di audi con dei rimarcati vw.
Ritratto di Fr4ncesco
27 ottobre 2016 - 18:13
2
Come ha detto cicciosalciccio questa è una strategia a mio avviso quasi truffaldina perchè spaccia per tedesco un marchio che al massimo può essere un misto di Qoros e DR e mai pensare che la Volvo sia cinese, la Volvo ha solo il capitale cinese, il lavoro manuale ed intellettuale è come sempre svedese. Ma sono certo che questo Borgward lascerà lo spazio che trova.
Ritratto di SuperMaserati
27 ottobre 2016 - 18:27
@ciccio e fr4ncesco Io non vedo nessuna truffa, non credo che usino designer e motori cinesi, il fatto che abbiano scelto come sede Brema dimostra come cerchino di finanziare con denaro cinese un "made in Germany", sono più come le Volvo, un prodotto premium europeo con amministrato e finanziato da cinesi. Se questa è truffa allora lo sono anche le 500 polacche, le Mercedes-Renault, cose anche meno oneste.
Ritratto di Fr4ncesco
27 ottobre 2016 - 19:03
2
Non sono d'accordo, perchè un conto è racimolare qualche tecnico occidentale e sviluppare e produrre praticamente da zero un'auto spacciandola per una casa storica, un altro è acquisire un marchio già avviato e funzionante con tutto il suo know-how accumulato in un secolo quindi questa Borgward non è assolutissimamente paragonabile ad una Volvo.
Ritratto di SuperMaserati
27 ottobre 2016 - 19:34
Questo è vero, però io non riesco proprio a vedere l'aspetto truffaldino, voglio dire, hanno usato il nome (e la città) di un marchio storico tedesco e lo hanno fatto rinascere, personalmente non ci vedo nulla di male, come ho detto non vendono auto marchiate Borgward ma prodotte a Shangai, è più o meno la stessa cosa fatta da Mercedes con Maybach. Personalmente non vedo nessuna truffa e credo che il pregiudizio verso i cinesi giochi una parte importante nei commenti di queste vetture.
Ritratto di Fr4ncesco
27 ottobre 2016 - 20:07
2
Truffaldino forse non è il termine più appropriato, diciamo che vogliono spacciare una cosa per quello che non è, ovvero un prodotto mediocre che ha tutto da dimostrare come un' auto premium. Per me le cinesi dovrebbero essere come le coreane di inizio novanta, invece o sono eccessivamente scadenti o inconcludenti. Queste per me dovrebbero venderle massimo sui 15mila Euro full optional e 5 anni di garanzia per avere credibilità
Ritratto di SuperMaserati
28 ottobre 2016 - 17:38
Capisco quello che intendi, anche se per definirlo prodotto mediocre aspetterei, piuttosto si sa che motori useranno?
Ritratto di Fr4ncesco
28 ottobre 2016 - 22:11
2
Bella domanda, spero per loro che non siano i classici Mitsubishi anni 90 fatti su licenza che montano sempre le cinesi.
Ritratto di CiccioBe
27 ottobre 2016 - 16:15
Al posto di Borgward, mettete il marchio Lancia ed invece di Brema, mettete la citta di Torino: ora ditemi cosa ne pensate. Io faccio solo questo commento: non ditemi che questo marchio Borgward (il cui stemma mi sembra troppo simile a quello renault) sia più conosciuto di Lancia a livello europeo!
Ritratto di basti73
27 ottobre 2016 - 17:21
Sarebbe bello. Bisogna vedere che cosa ne pensa Maglionne.
Ritratto di Moreno1999
27 ottobre 2016 - 17:06
4
Perché c'è una foto della CX-3? Ah no è una BX5...
Ritratto di Hondista99
28 ottobre 2016 - 15:31
Pure il coloro hanno copiato... La BX7 dietro è in pratica una Cayenne
Ritratto di AMG
27 ottobre 2016 - 20:13
Addirittura uno stabilimento ex novo! Beh, gli investimenti sotto questo punto sembrano esserci (forse troppi) ma il prodotto? Per me non avrà successo questa cinesata.
Ritratto di maxstilo
28 ottobre 2016 - 08:48
Hanno già il loro sito scritto tutto in tedesco (o si può scegliere l'inglese ma non il cinese) con foto delle vetture già con la targa tedesca, poi, la cosa più assurda, la foto di questa vettura vicino alla stupenda isabella (sicuramente di proprietà di qualche facoltoso collezionista tedesco). Mi auguro non facciano come nel settore tessile, il 99% della produzione del confezionamento dell'abbigliamento in cina, quì in Italia ci attaccano i bottoni e la scritta "made in italy" e il capo è come se fosse stato interamente prodotto in Italia. Non conosco le leggi in Germania ma, spero che non sia possibile questo escamotage, sennò ci ritroveremo con vetture al 99% prodotte in cina e terminate in Germania con qualche componente Bosch e la scritta "made in Germany". Già più di un anno fa 4 ruote riportava la notizia e i prezzi a partire da 26mila euro. Adesso non sò chi potrebbe comprare una vettura cinese mascherata con un marchio glorioso del passato a una cifra così importante. Credo pochi. Io piuttosto cercherei una isabella discretamente tenuta, visto che i prezzi della coupè sono sui 50mila per un esemplare perfetto o 85mila per la cabrio sempre "immacolata", ma con prezzi inferiori è possibile portarsi a casa un pezzo di storia e non una vettura cinese "rimarchiata".
Ritratto di mattmarko
28 ottobre 2016 - 20:55
9
ma non bastano i suv che gia' ci sono,adesso risuscitano un marchio morto 50 anni fa' per farne altri,ma basta

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