SI CHIAMA “NINE ONE” - Attesa da tempo, la prima auto elettrica della Faraday Future ha debuttato al Consumer Electronics Show (CES) di Las Vegas con il nome FF 91, numero da leggere come “nine one”. Il modello dell’azienda fondata nel 2014 a Gardena, in California, è una berlina di classe premium dal design futurista e aerodinamico e dagli ingombri in stile Usa (è lunga 525 cm, larga 228 e alta 160). Ha passo lungo (320 cm) e portiere ad armadio con apertura indipendente e automatica, nonché dotate di sensori che regolano l’apertura in base allo spazio disponibile per impedire alle porte di toccare altre vetture od ostacoli. Altra peculiarità riguarda l’accesso senza chiavi grazie a una telecamera a riconoscimento facciale che identifica il proprietario o altri passeggeri abituali registrati aprendo la relativa portiera, avviando il motore e dando il benvenuto con una sequenza di illuminazione dei fari diversa per ogni persona. Una funzione, quella dell’accensione dei fari, adottata anche per fornire altre informazioni, quali lo stato di ricarica o per informare pedoni e altri utenti della strada che la vettura sta procedendo con guida autonoma.
CONNESSA CON I PASSEGGERI - L’abitacolo della Faraday Future FF91, ampio e lussuoso, è equipaggiato con sedili ergonomici, riscaldabili e con ventilazione per il raffreddamento, con i posteriori dotati di supporto gambe e un programma per i massaggi. Il tetto è panoramico e, come lunotto e vetri laterali, contiene PDLC (polimero disperso a cristalli liquidi) per consentire di oscurarli o schiarirli al semplice tocco. La “nine one” ha elevate funzionalità internet ed è in costante comunicazione con lo smartphone del proprietario e dei passeggeri che possono personalizzare il viaggio. Si possono, ad esempio, regolare il sedile e i massaggi desiderati, la temperatura e il profumo o l’ascolto e la visione di musica e film preferiti, il tutto monitorando le informazioni sul percorso effettuato comprensivo di tempo previsto all’arrivo. Le regolazioni possono avvenire pure in automatico grazie alla presenza di telecamere interne dotate di riconoscimento facciale che attivano le preferenze dei singoli passeggeri con il loro ingresso.
PUNTI CIECHI ADDIO - La Faraday Future FF91 ed è equipaggiata con 10 telecamere esterne, 13 radar, 12 sensori a ultrasuono e un Lidar (telerilevamento tramite laser) 3D ad alta definizione. Una serie di dispositivi sfruttabili per la guida autonoma o il self parking, ossia per la ricerca e il posteggio in autonomia. Possibile programmare pure l’arrivo della vettura nel luogo e nell’orario prestabilito. La FF 91, inoltre, è priva dei classici specchietti retrovisori esterni, sostituiti da telecamere che, in combinazione con quelle nel posteriore, riportano sul display ad alta definizione sulla plancia un’immagine unica complessiva della vista posteriore, eliminando di fatto i punti ciechi.
AUTONOMIA DI 700 KM - La Faraday Future FF 91 è realizzata sulla Variable Platform Architecture, una piattaforma modulare con batterie integrate nel pianale pensata per essere adattata a diverse tipologie di vetture. La struttura è costituita motori elettrici con potenza complessiva di 783 kW (circa 1.050 CV) capaci di fare accelerare la “nine one” da 0 a 60 miglia orarie (0-96 km/h) in 2,39”. La trazione è integrale con coppia ripartita in modo elettronico e sterzo che agisce anche sulla ruote posteriori per favorire la tenuta di strada e agevolare le manovre. Gli accumulatori sviluppati in collaborazione con LG Chem hanno una capacità di 130 kWh sufficienti per percorrere 378 miglia (600 km) secondo gli standard USA, 700 km per quelli europei. La ricarica può avvenire in modalità lenta (15 kW di potenza) che permette di raggiungere il 50% del “pieno” in 4,5 ore o con un sistema fast a corrente continua da 200 kW.
PRIMA VENDITA ALL’ASTA - La Faraday Future FF 91 è già ordinabile versando una caparra di 5.000 dollari (circa 4.790 euro) per acquistare uno dei primi 300 esemplari numerati con allestimento Alliance Editions. L’anticipo è comunque rimborsabile considerato che il listino non è stato ancora divulgato. Si sa soltanto che la prima FF 91 sarà venduta all’asta durante un gala a marzo e che l’importo sarà interamente devoluto a un fondo ambientale, lo stesso al quale la Faraday devolverà una percentuale del prezzo d’acquisto di ogni vettura per favorire interventi a favore della natura. L’obiettivo del costruttore americano è di avviare la produzione nel 2018, ma rimangono alcuni dubbi sulla solidità finanziaria dell’azienda e sui tempi di realizzazione dello stabilimento nel Nevada, ancora in fase embrionale.