NUMERI DA CAPOGIRO - Visti i 519 milioni di dollari incassati nella sola prima settimana di proiezioni nel mondo (183,7 negli Stati Uniti) la cosa non è un gran problema ma certo che fa un certo effetto leggere sul Wall Street Journal, serioso quotidiano economico newyorkese, che la produzione del film Fast & Furious 7 (qui sotto il trailer) ha richiesto la distruzione di 230 auto. Tutte protagoniste di inseguimenti, incidenti più o meno catastrofici. Insomma l’armamentario che ha fatto la fortuna della serie che dal 2001, quando uscì il primo film ha fruttato 2,9 miliardi di euro.
A TENERIFE - Una delle sequenze più distruttive, è stata quella del tank che scende da un camion in corsa, in piena autostrada. Il Wall Street Journal racconta che la scena è stata realizzata a Tenerife dove i demolitori dell’isola sono stati ingaggiati per due compiti: procurare 25 vecchie auto da usare nelle riprese (e destinate a essere distrutte) e poi andare a recuperare ciò che rimaneva delle stesse auto. Così per qualche giorno. Altro episodio del genere si è svolto in Colorado dove è stata girata la scena di un inseguimento mozzafiato su un passo montano. Anche qui le auto sbriciolate sono si sono susseguite fino ad arrivare a un totale di 40.
ROTTAMARE È PIÙ SICURO - Alla fine delle riprese la produzione ha poi ingaggiato un demolitore per rottamare una trentina di vetture e l’interessato si è stupito di vedere nello stock anche vetture di qualità ancora in discrete condizioni. Ma i produttori di Hollywood preferiscono vendere le auto per evitare di andare incontro a problemi nel caso che ci siano poi conseguenze dai danni subiti nelle riprese.