AERODINAMICA AL TOP - L’esordio di una nuova Ferrari è sempre un piccolo avvenimento. La tradizione non viene meno qui al Salone di Ginevra, dove viene presentata al pubblico la Ferrari F8 Tributo, la sportiva con il motore V8 che prende il posto della 488 GTB. Le due auto sono strettamente imparentate, come si nota chiaramente da particolari come la lunghezza invariata (461 cm) ed i convogliatori dell’aria in prossimità delle ruote posteriori. I designer del Centro Stile della Ferrari sono riusciti però a conferire una personalità leggermente diversa a questo modello, che appare più grintoso di quello che sostituisce: merito del fascione anteriore, più armonico, e dei quattro fanali posteriori a led, circolari come sulla più grande e costosa 812 Superfast. La F8 Tributo cambia inoltre nella zona del cofano anteriore (ha scanalature più profonde) e del lunotto, dotato di feritoie per far defluire l’aria calda dal motore. Come su tutte le Ferrari anche qui l’aerodinamica è ai massimi livelli, e i flussi intorno alla carrozzeria sono studiati per conferire maggiore aderenza alla vettura: per esempio, l’S-Duct nel frontale, un’ala ispirata alle monoposto di Formula 1 che fa aumentare del 15% il carico aerodinamico sulla parte anteriore.
PRESTAZIONI ENTUSIASMANTI - Il “cuore” della Ferrari F8 Tributo resta l’apprezzato motore turbo V8 di 3.9 litri, lo stesso della 488, anche se i progettisti lo hanno rivisitato per aumentare potenza e coppia: il 3.9 guadagna 50 CV rispetto al modello in via di “pensionamento” e raggiunge i 720 CV, sempre erogati a 8.000 giri, mentre la coppia aumenta da 760 Nm a 770 Nm. Il V8 della Ferrari F8 Tributo diventa così il più potente motore a otto cilindri mai sviluppato per una Rossa non in serie speciale, vale a dire gli allestimenti in chiave sportiva 360 Challenge Stradale, 430 Scuderia, 458 Speciale e 488 Pista (dove il 3.9 eroga proprio 720 CV). La potenza è identica alla rivale McLaren 720S, prova che la Ferrari vuole sfidarla ad “armi” pari. I 50 CV in più, uniti ai 40 kg risparmiati (la F8 Tributo pesa 1330 kg), regalano a questa Rossa prestazioni al vertice della categoria, tanto è vero che per lo lo “0-100” bastano 2,8 secondi, lo “0-200” viene portato a termine in 7,8 secondi e si raggiunge la velocità massima di 340 km/h.
INTERNO RIVISTO - Anche l’interno della Ferrari F8 Tributo è stato rivisitato, pur conservando l’impostazione della 488 con i comandi vicini allo sterzo: le bocchette sono rotonde, il volante ha un “corpo” centrale più snello ed è presente un nuovo schermo di 7” davanti al guidatore, che può osservare dati come la velocità massima o il tempo sul giro in pista senza volgere lo sguardo verso il cruscotto. Sul volante è presente il manettino per le modalità di guida, compresa la più estrema Race, ora abbinata al sistema Ferrari Dynamic Enhancer (FDE) per rendere l'auto più controllabile e intuitiva nelle curve.