ANNI DI STUDI - Da tempo si rincorrono voci ed ipotesi sul nuovo modello che la Ferrari sta considerando per aumentare i suoi volumi di vendita oltre le 10.000 unità l’anno. Questa vettura non sarà una suv come quelle a cui siamo abituati, ma una crossover in linea con le caratteristiche della Rossa capace all’occorrenza di trasportare quattro persone e di muoversi anche su terreni fuori dalla strada asfaltata. Il numero uno della casa di Maranello, Sergio Marchionne, è tornato a parlare dell’auto nel corso dei festeggiamenti alla Borsa di New York per i 70 anni della Ferrari (a cui si riferiscono le foto), in cui ha anticipato che al nuovo modello non sarà concesso il via libera definitivo prima del 2020, quando il manager e gli altri vertici della Rossa confidano di aver risolto le difficili questioni di natura industriale e tecnica.
TANTE OPZIONI - La crossover sarà una vettura fondamentale per l’azienda, che intende aprirsi ad una tipologia di clientela interessata ad una Ferrari meno estrema e più sfruttabile delle coupé. Allo stesso tempo, però, la Ferrari non deve dimenticare i suoi acquirenti più fedeli e realizzare una vettura che tradisca le caratteristiche più note delle Rosse. Ecco perché Marchionne intende valutare per bene tutti i risvolti del progetto e studiare quelli al vaglio, che sono molti: secondo l’agenzia Bloomberg, infatti, Marchionne ha spiegato che la Ferrari ha allo studio “molti progetti, molte idee, ma non ci sono programmi e non abbiamo ancora deciso nulla”. Il manager ha rivelato inoltre che la Rossa intende “reinventare l’idea” di un veicolo utile per tutti i giorni, che dovrà mantenere lo stile e le caratteristiche tipici della Ferrari.
LA JEEP NON È IN VENDITA - Marchionne ha parlato alla Borsa di New York anche nelle vesti di numero uno della FCA, dove ha fornito qualche retroscena sui contatti fra il gruppo italo-americano e la cinese Great Wall, che ad agosto si è esposta annunciando il proprio interesse nei confronti della FCA e della Jeep. Marchionne ha spiegato che un’ipotetica alleanza con la Great Wall non avrebbe basi solide, perché i due costruttori realizzano auto molto diverse in Paesi diversi e non riuscirebbero quindi a sviluppare le economie di scala alla base di un accordo del genere. Secondo il manager, inoltre, la FCA non ha mai preso in considerazione la vendita della Jeep, marchio fra i più redditizi dalla cui vendita il cui gruppo potrebbe ottenere le risorse per ripianare una parte del debito, obiettivo fra i principali indicati da Marchionne nel corso della sua gestione.