TORNA LA VOCE DELLA SUV - Sergio Marchionne ha risposto più volte in maniera negativa alle domande circa una possibile suv della Ferrari, modello che potrebbe avere un forte impatto sulle vendite dell’azienda e renderla ancora più remunerativa di quanto lo è oggi. Le smentite di Marchionne, che della Ferrari è il presidente, vengono messe in discussione da un articolo pubblicato sul sito internet dell’agenzia di stampa Bloomberg (qui la news), che sostiene di aver ricevuto informazioni confidenziali da una persona a conoscenza dei fatti: stando alla fonte, la casa di Maranello starebbe attualmente valutando il progetto di realizzare una suv per raddoppiare i profitti entro il 2022.
AUMENTARE LA PRODUZIONE? - Il possibile arrivo della suv rientra all’interno di una strategia più amplia e complessa, che riguarda il futuro a breve e medio termine del Cavallino. La Ferrari guadagna già molto bene, si stima che nel 2017 gli utili saranno di 1 miliardo di euro, ma potrebbe guadagnare molto di più, fino a 2 miliardi di euro. Per farlo deve aumentare le vendite e quindi la produzione: nel 2016 la Rossa ha consegnato 8.014 auto e quest’anno dovrebbe raggiungere quota 8.400, ma nei programmi dell’azienda c’è l’obiettivo di raggiungere le 9.000 consegne l’anno dal 2019. Questo è possibile già con i modelli attuali, considerate le lunghe liste d’attesa e l’apertura verso nuovi mercati, ma per arrivare a 15.000 auto l’anno servirebbero altri modelli e la suv potrebbe teoricamente essere uno di questi.
UNA SUV UNICA - Secondo la fonte di Bloomberg la Ferrari starebbe pensando a una suv con un carattere unico non paragonabile con le concorrenti (compresa la prossima Lamborghini Urus), così da non snaturare le sue tradizioni di sportività all’ennesima potenza. Il nuovo modello, stando alle voci, potrebbe arrivare nel 2021, avere due o quattro porte e rivolgersi in particolare agli appassionati in Cina, con una stima di vendita a livello globale di almeno 2.000 esemplari l’anno. La casa di Maranello dovrà pensare inoltre a come soddisfare le normative anti-inquinamento, che diventano più severe quando un costruttore supera la soglia delle 10.000 vetture l’anno. Una progressiva diffusione dei motori ibridi sulle Ferrari sarà una mossa fondamentale per diminuire le emissioni.