DA CORSA O DA PASSEGGIO - È la città di Portofino a dare il nome alla nuova spider della Ferrari, erede della California T con il tetto ripiegabile in metallo e un potente motore V8 sovralimentato: a fronte di una potenza portata a 600 CV, sarà la vettura più “economica” e accessibile nel listino della casa di Maranello. La nuova Ferrari Portofino verrà esposta in anteprima al Salone dell’automobile di Francoforte (12-24 settembre) e sfiderà cabriolet molto ricercate e ambiziose, a partire dalla Mercedes-AMG GT, capaci all’occorrenza di affrontare un turno di guida in pista o passeggiare senza fretta lungo una strada in riva al mare. Non è un caso infatti che alla Ferrari abbiano scelto il nome di una località marina, per esprimere l’indole turistica dell’auto (vista anche la disponibilità di due piccoli sedili postetriori) rispetto alle più cattive e impegnative 488 GTB e 488 Spider.
NUOVO PROFILO - La Ferrari Portofino appare più slanciata, in particolare nella vista laterale, che molte persone avevano criticato sulla California: la coda rimane alta per contenere il tetto quando ripiegato, ma ora è filante e meglio integrata con le fiancate. L’auto dà l’impressione di essere una vera coupé a tetto chiuso, mentre i rigonfiamenti sugli archi passaruota e il piccolo alettone posteriore snelliscono la vista d’insieme quando la capote è nascosta. La Portofino è stata disegnata dal centro stile della casa di Maranello e riprende alcuni particolari dalla 812 Superfast, come la mascherina vicina al terreno ed i fari anteriori (con tecnologia a led) a forma di L, non più tirati all’insù come sulla California T. Gli stilisti non hanno trascurato la cura aerodinamica, che su una vettura con queste prestazioni ha un’importanza fondamentale: l’apertura all’esterno dei fari anteriori, ad esempio, soffia l’aria all’interno dei passaruota e riduce così la resistenza all’avanzamento.
MOTORE RIVISTO - Le novità della Ferrari Portofino sono molte anche a livello meccanico, complice l’esordio di un nuovo telaio, che secondo la Ferrari è più rigido e leggero rispetto alla California T e dovrebbe migliorare la risposta dell’auto ai comandi del pilota. Le dimensioni però rimangono quasi invariate se paragonate alla California T: la lunghezza passa da 457 a 459 cm, mentre i centimetri in larghezza sono 194 e non più 191. L’altezza rimane di 132 cm. Nuovo è anche il tetto, più leggero e azionabile a bassa velocità, mentre il V8 turbo da 3.9 litri riceve nuovi pistoni, bielle e una linea di scarico del tutto ridisegnata: ora sviluppa 600 CV (40 in più) a 7.500 giri, ma secondo la casa di Maranello è anche più reattivo ai comandi dell’acceleratore. La Ferrari dichiara un tempo di 3,5 secondi per l’accelerazione 0-100 km/h e una velocità massima superiore a 320 km/h, a fronte di percorrenze al litro migliori rispetto alla California T: il valore omologato è di 9,5 km/l.
SA ESSERE COMODA - I tecnici della Rossa hanno lavorato anche sul comportamento di guida della Ferrari Portofino, installando l’ultima evoluzione del differenziale posteriore elettronico (non disponibile sulla California T), che migliora l’aderenza in curva quando si guida con decisione. Le sospensioni sono a controllo elettronico e lo sterzo è del tipo elettrico, soluzioni che faranno storcere il naso ai puristi ma che secondo la Ferrari rendono la Portofino più efficace da guidare. L’abitacolo è sportivo ma non essenziale come su altre Rosse, grazie allo schermo nel cruscotto da 10,2 pollici e ad alcune soluzioni per migliorare il confort dei passeggeri: i sedili elettrici sono facilmente regolabili, il climatizzatore è stato potenziato e il deflettore per l’aria riduce i vortici nell’abitacolo quando si viaggia a tetto aperto.