STIME AL RIALZO - La crisi dei semiconduttori sembra colpire solo una fetta del mercato dell’auto, quello delle vetture di massa. Ne è un esempio la Ferrari, che nonostante le difficoltà generalizzata di approvvigionamento delle materie prime, chiude il terzo trimestre 2021 in crescita. Anche le stime dei ricavi si alzano: si prevedono infatti di almeno 4,3 miliardi di euro entro la fine di quest’anno, una cifra che decreterebbe un fatturato record a Maranello.
CRESCITA A DOPPIA CIFRA - A trainare il bilancio della Ferrari sono le consegne totali, con ben 2.750 unità, in aumento del 18,9% rispetto allo stesso periodo 2020. Una grande distribuzione delle supercar del cavallino, che è riuscita a superare anche i numeri pre-covid, con un ritmo superiore dell’11,2% rispetto al terzo trimestre 2019. La situazione influenza positivamente anche le entrate del Cavallino, che conta 1,053 miliardi di euro di ricavi, in crescita del 18,6% rispetto allo scorso anno e del 15,1% rispetto al 2019.
MERITO DELLE V8 - Sono i modelli a otto cilindri della Ferrari a guidare i volumi di vendita, con un incremento del 39,4%. Un trend in crescita, derivato dal contributo delle SF90 Spider (nella foto sopra) e Portofino M (nella foto qui sotto). L’acquisto di queste vetture riesce perfino ad arginare il calo di vendite delle V12. Infatti, le super sportive equipaggiate da questo propulsore hanno registrato una diminuzione del 35,1% dovuta principalmente alle minori consegne della 812 Superfast.
AMERICA E ASIA "TIRANO" - Il mercato estero è stregato dall’appeal della Ferrari, un fattore che si deduce dai numeri delle consegne. Infatti, nonostante una quasi stasi per quanto riguarda l’aerea EMEA (Europa e Medio Oriente) con un incremento del 1,6%, le esportazioni verso le Americhe e l’Asia salgono notevolmente, con la prima zona che vede una crescita del 40,1%, mentre in Cina Occidentale, Hong Kong e Taiwan il ritmo raddoppia con il 109,2% in più di auto vendute.
Situazione resa favorevole dall’arrivo della Ferrari Roma e la SF90 Stradale anche in questi territori.
CRESCONO ANCHE GLI INVESTIMENTI - In aumento anche i costi legati a ricerca e sviluppo, con 12 milioni di euro. Gli investimenti sono stati destinati principalmente all’innovazione della gamma prodotti, ai costi di avviamento, così come alle spese legate alle attività di Formula 1. Proprio quest’ultima voce ha visto un incremento della spesa di due milioni di euro, indirizzata al supporto e le migliorie tecniche della stagione 2021.
CONTi IN SALUTE - Nel terzo trimestre 2021 cresce anche il margine operativo lordo, dunque il profitto dell’azienda prima del pagamento di interessi, con una cifra pari a 371 milioni di euro, in salita del 12,4 %. In positivo anche il cash flow da attività industriali (la differenza tra il flusso di denaro in entrata, con quello in uscita) pari a 242 milioni di euro, sostenuto dall'incasso degli anticipi sulla 812 Competizione e al miglioramento del capitale circolante netto.
MENO DEBITI - Si segnala anche una migliore stabilità economica della casa di Maranello, grazie a una maggiore liquidità: pari a 2.040 milioni euro, 351 in più rispetto alla chiusura del semestre 2021. Un’ottima gestione economica, che si nota anche dalla diminuzione dell’indebitamento industriale netto, che scende infatti a 368 milioni di euro, rispetto ai 552 di giugno 2021, migliorando la situazione di passivo in quest’area di 184 milioni in soli tre mesi.