PODIO AMARO - C’è stata solamente una Ferrari in pista a Montreal. Quella di Fernando Alonso (in foto). Lo spagnolo si è battuto in qualifica rimediando la quarta posizione, ha raccolto un podio grazie al terzo posto eppure i volti nel motorhome del Cavallino erano tristi. Da Stefano Domenicali ad Alonso vi era la consapevolezza che la vittoria non era così impossibile. Ma con i se e con i ma, la storia non si fa. Lo spagnolo non ha commesso errori ed ha rimediato comunque punti molto importanti per il campionato che gli permettono di rimanere in scia ai due piloti McLaren, a Mark Webber e davanti a Sebastian Vettel.
ALONSO POCO DETERMINATO - Lo avevano detto alla vigilia che in Canada la F10 sarebbe stata competitiva e in Ferrari sono stati di parola. Però, c’è sempre un però. Che coinvolge Alonso. L’ex campione del mondo non è stato impeccabile. Ha subìto due sorpassi dalle McLaren che neanche il più remissivo dei Raikkonen visto nel 2009 avrebbe concesso. Non ha saputo contenere Lewis Hamilton, non è stato capace di superare la Toro Rosso di Sebastien Buemi, si è impappinato dietro ai doppiati Jarno Trulli e Karun Chandhok, è stato poco furbo nel difendersi da Jenson Button. Ma era Alonso quello al volante della Ferrari F10, verrebbe da chiedersi?
MASSA DISPERSO - E Felipe Massa dov’era? Settimo in qualifica, alla prima curva ha tentato un sorpasso in ritardo a Button, ha sbattuto la porta in faccia a Vitantonio Liuzzi e addio gara. Ha poi recuperato con grinta finché non è arrivato alle spalle di Michael Schumacher. Poteva prendere qualche punticino, invece si è posizionato nella terra di nessuno e quando il tedesco ha impostato la curva lo ha urtato. Ora non resta che guardare a Valencia dove la Ferrari porterà una F10 profondamente modificata per dare l’assalto finale a Red Bull e McLaren.