NOVE GARE - Torna il campionato FIA WEC per una stagione 2017 che si annuncia combattuta anche se orfana di una delle sue protagoniste più importati, l'Audi che si è ritirata dalla massima categoria dopo quasi 20 anni di successi. Dopo i test ufficiali di Monza, l’1 e 2 aprile scorsi (a cui si riferiscono le foto), la competizione iridata si muove quindi verso l’Inghilterra dove si terrà la prima gara del campionato, la 6 ore di Silverstone, per poi sbarcare a Spa. La terza gara è come sempre la 24 Ore di Le Mans (17 giugno), la regina del calendario e l’appuntamento più importante nell’universo endurance. Tocca, poi, al Nürburgring, ultima gara europea prima delle sei ore in Messico, Stati Uniti, Giappone, Cina e Bahrain. Quattro, come da copione, le categorie in gara: LMP1, LMP2, LMGTE Pro, LMGTE Am.
LMP1 SENZA L’AUDI - La categoria regina, la LMP1, è orfana dell’Audi. La casa dei quattro anelli, purtroppo per lo spettacolo e per l’agonismo, ha salutato il mondiale con la fine del 2016. A giocarsi la classifica assoluta restano la Porsche, campione in carica, e la Toyota. Chiude la categoria LMP1 la Enso Clm Nismo del team Bykolles Racing; su questo prototipo, non ibrido, uno dei piloti è l’ex F1 Robert Kubica che torna a correre in pista in una competizione iridata.
PORSCHE RIVISTA - Le due Porsche 919 Hybrid (foto qui sopra) sono di nuovo le vetture da battere. La Porsche, nel mondiale 2017, sono cambiate parecchio in molti degli aspetti consentiti dal regolamento. Se scocca e meccanica sono le medesime del 2016, un grande lavoro di miglioramento è stato fatto sull’aerodinamica, altra area in cui le direttive del regolamento sono stringenti e dove la Porsche ha lavorato sodo per una reinterpretazione efficace. Tra gli obiettivi chiave c’era la riduzione del pick-up, fenomeno causa di disturbi aerodinamici e di un eccessivo consumo delle gomme. Nel complesso, il profilo della Porsche 919 del 2017 è più arrotondato e armonioso rispetto a quello della progenitrice del 2016. Singolare anche lo specchietto retrovisore, ora inserito all’interno del passaruota. Un certosino lavoro di affinamento è stato fatto anche sulla propulsione con un nuovo sistema di gestione delle due power unit, la termica da quattro cilindri e la ibrida. La 919 numero 1 avrà al volante Neel Jani, André Lotterer e Nick Tandy mentre la numero 2 vedrà alternarsi Timo Bernhard, Earl Bamber e Brendon Hartley.
TOYOTA CON MOTORE NUOVO - La Toyota TS050 Hybrid (foto qui sopra) ha nel motore la sua grande novità e il punto di forza per il 2017. L’architettura resta la stessa del recente passato, con il 2.4 litri V6 a 90°. Ma all’interno ci sono nuovi cilindri, testate e geometria del turbo ripensate per garantire più potenza in accelerazione. Anche nel caso delle Toyota, il sistema di gestione delle due power unit è stato rivisto con l’apporto di alcune migliorie. A livello aerodinamico, le TS050 hanno forme che richiamano da vicino i modelli del 2016. A occhio si nota il lavoro eseguito sul frontale che ha una doppia struttura nella parte inferiore: il suo compito è quello di aumentare l’aderenza con un’accresciuta distribuzione dei flussi d’aria. Allo stesso tempo, questo frontale dona più aggressività alla TS050. Sulle due Toyota del mondiale correranno José Maria Lopez, Mike Conway, Kamui Kobayashi e l'altro equipaggio Sébastien Buemi, Anthony Davidson,Kazuki Nakajima. Alla 24 ore di Le Mans ci sarà una terzo Toyota con Stéphane Sarrazin, Nicolas Lapierre e Yuji Kunimoto.
LMP2 - Con dieci prototipi al via, la LMP2 è sicuramente una categoria molto interessante per le sfide in pista, anche se si tratta dei prototipi “minori”, meno potenti delle LMP1 e senza sistema di propulsione ibrido. Otto su dieci LMP2 sono Oreca 07 spinte da motore Gibson ma portate in pista da team differenti: Vaillante Rebellion, Cefc Manor Trs, G-Drive, Tds e Jackie Chan DC Racing, il team del noto attore protagonista di molte pellicole “action-movie”. Chiudono la carrellata delle LMP2 le due Alpine con motore Gibson schierate dalla Signatech Matmut.
LMGTE PRO - La categoria più importante per le vetture GT è la LMGTE Pro. Qui corrono le vetture più recenti e solo piloti professionisti. Ed ecco le due Ferrari 488 della AF Corse (foto qui sopra) con James Calado e Alessandro Pier Guidi sulla numero 51 e con Davide Rigon affiancato da Sam Bird sulla 71. Il connubio tra Ferrari e AF Corse ha fruttato dal 2012, anno in cui il Wec è stato creato, quattro titoli Costruttori GT su cinque disponibili e quattro titoli Team tra la LMGTE Pro e la LMGTE Am. A contendersi il primato con le Ferrari ci saranno le Ford Tt del team Ganassi, la Porsche con le inedite 911 RSR e le Aston Martin Vantage schierate dall’Aston Martin Racing.
LMGTE AM - Cinque le vetture nella LMGTE Am, la categoria GT in cui ai piloti che corrono per lavoro si affiancano piloti “gentleman”. Due le Ferrari, entrambe 488, portate in pista dal team Spirit Of Race e da Clearwater Racing. Anche le Porsche 911 RSR sono due con il team Gulf Racing e con Dempsey Proton Racing, team dell’attore americano Patrick Dempsesy. Non manca, anche in questa categoria, l’Aston Martin Racing con la sua V8 Vantage.