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La Fiat dice no al salone di Milano

15 novembre 2013

Nel giorno dell'annuncio del Milano Auto Show del dicembre 2014 la Fiat dice: “non ci sono le condizioni”.

La Fiat dice no al salone di Milano
OGGI L'ANNUNCIO - Sono passate poche ore dalla conferenza stampa di presentazione dell'evento che si annuncia come il più importante in Italia in campo automobilistico per il 2014. Alfredo Cazzola, l'uomo che ha fatto grande il Motor Show, ha annunciato oggi che nel 2014 si terrà il Milano Auto Show presso il polo fieristico della capitale lombarda (qui la news).
 
LA FIAT DICE NO - Ebbene la Fiat non ha perso tempo e ha già preso posizione sull'argomento. In un comunicato diramato poco fa dichiara: “non crediamo esistano le condizioni per far nascere un nuovo salone. Le difficoltà dei mercati hanno portato in questi ultimi anni alla chiusura di importanti sedi espositive in grandi città europee. Pensiamo che il salone di Francoforte, che si alterna annualmente a quello di Parigi, e soprattutto il motorshow di Ginevra siano più che sufficienti per l’esigenza dei produttori, dei media e del pubblico”.
 
E GLI ALTRI? - Non c'è dubbio che questa sia una pesante tegola sul nascituro evento. Ora si attendono le prese di posizione delle case estere che, se dovessero prendere la medesima piega, decreterebbero la morte in culla del Milano Auto Show.


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Ritratto di IloveDR
15 novembre 2013 - 19:08
3
per una volta Fiat è d'accordo con me!!!
Ritratto di napolmen
15 novembre 2013 - 21:18
..sfiga!!!
Ritratto di MaurizioSbrana
15 novembre 2013 - 23:13
1
Io resto del tutto incredulo di fronte a questa cosa! Basti pensare al lavoro e al buisness ke porta un evento del genere! La fiat non merita neanche di esser presa in considerazione per un eventuale acquisto, volevo comprare un giulietta ma questo punto comprerò altro, di sicuro non italiano! E mi stupisco di te ilovedr, come fai a non vergognarti a pensarla come la fiat e ad esser d'accordo con loro! Alora se ci fa schifo tutto di questo paese, anche le buone idee, allora andiamocene! Siamo seri suvvia....
Ritratto di Erdadda
16 novembre 2013 - 07:36
1
Per carità ogniuno ha le proprie rispettabili idee, ma non ha molto senso ciò che dici. Ti vergogni per la Fiat che non vuole il motor show a Milano e i relativi posti di lavoro, ma non pensi invece che se lo fanno sono a Bologna che smettono di lavorare? È una ruota che gira in questo modo
Ritratto di dinore
20 novembre 2013 - 12:46
non penso che le due cose siano connesse, l'una non esclude l'altra.
Ritratto di dinore
20 novembre 2013 - 12:46
non penso che le due cose siano connesse, l'una non esclude l'altra.
Ritratto di devilred
18 novembre 2013 - 13:14
quindi non acquisti la giulietta perche' FIAT dice al salone di milano, interessante!!! dio ci salvi da gente come te che in italia ce ne sono gia troppi. ma per favore!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Ritratto di MaurizioSbrana
20 novembre 2013 - 23:47
1
È inutile continuare a difendere la fiat, che manda a casa gli operai in italia e vende le 500 fatte in polonia a 15000 euro! Marchionne e la fiat dovrebbero pensare all'Italia ogni tanto, ed eventi come il motor show, se fatti bene, possono almeno attirare l'attenzione su una nazione che si sta impoverendo sempre di più! Smettiamola poi di dire di voler attirare gli investimenti dall'estero e poi facciamo investire la fiat ovunque ma non in Italia! Siamo ridicolmente patetici. E poi io comunque farei il salone a prescindere dalla partecipazione della fiat! La brutta gigura la farebbero loro! O immaginate un salone di francofortesenza case tedesche? Ma siamo seri...
Ritratto di bombolone
15 novembre 2013 - 19:12
Diciamolo: nel nostro paese non si riesce a fare nulla di positivo, un imprenditore può metterci energie, quattrini, idee ma non c'è niente da fare. Una volta è la politica, una volta è il fisco, una volta è la Fiat. Fa veramente cadere le braccia l'atteggiamento disfattista, nei riguardi dell'Italia, dell'unica casa automobilistica italiana rimasta.
Ritratto di ciccibucci
15 novembre 2013 - 19:57
Anzi, meno saloni si fanno, meno occasioni ha fiat di rimediare figuracce: Dove vanno vanno se ne escono con colori nuovi su modelli vecchi di 7 anni e panda con pinguini disegnati sulle fiancate, queste sono novità? Saranno più di dieci anni che non fanno un concept, roba da far accaponare la pelle, è un gruppo morto e sepolto ormai, campano con la compagine americana e anche qui bisogna vedere quanto durerà, per ora le vendite fiat negli USA sono in rosso già da qualche mese e l'unica cosa che sanno fare è aumentare a dismisura il numero di serie speciali della 500 fino a far venire la nausea trattandosi di un auto vecchia di 6 anni mentre lo sgorbio serbo della L è stata un clamoroso flop in america.
Ritratto di Gino2010
19 novembre 2013 - 15:23
ed aggiungo anche che questo snobbismo nei confronti del futuro salone di milano è il sintomo di quanto siano false le promesse di ulteriori investimenti da parte del gruppo in italia.
Ritratto di EasterRuben
15 novembre 2013 - 19:30
il salone di Torino: era il salone più importante al mondo, insieme a quello di Detroit. L'Italia era non solo all'avanguardia della progettazione automobilistica, ma anche la più apprezzata per il design. Torino era l'evento nel quale le varie carrozzerie mostravano i disegni più belli del mondo. Quanto può costare a Fiat uno stand alla fiera di casa propria? Di certo meno che pagare Marchionne. Fiat, ricordiamolo, ha comprato e affossato tutti i marchi italiani (prima quelli torinesi, poi altri) per poter diventare grande. Ha ostacolato molto l'industria automobilistica italiana nei primi del '900. Ora continua a darsi la zappa sui piedi, non finanziando nuovi progetti. La storia insegna che solo investendo su sé stessi si riesce a risollevarsi. Comunque, il salone è a dicembre 2014, e sono quasi certo che Fiat avrà un ripensamento. E se non ce l'avrà, ci vuole tempo per far diventare grande un evento. E' un pò come l'evento Rock in Roma: quando è nato, qualche anno fa, c'erano artisti locali e nazionali. Con il tempo tutto diventa più grande, più importante: ora a Rock in Roma ci vanno alcuni fra le più grandi rockstar al mondo. Mi auguro il meglio per questo salone. Mi auguro il meglio per l'industria italiana -e non solo quella automobilistica.
Ritratto di Merigo
15 novembre 2013 - 19:34
1
Signor Cazzola, vuoi dirci che hai organizzato una conferenza stampa of the Madon per annunciare il tuo nuovo Salone dell'Auto e non avevi neanche sondato il terreno con FIAT che, quindi, si è premurata nella stessa giornata di fare sapere che l'idea è tua e solo tua? A Torino il Salone dell'Auto si chiuse perché per prima mancò Renault e a seguire gli altri, e tu non li hai neanche interpellati? FIAT ha detto bene, e gli altri neanche ti risponderanno: Ginevra, Parigi e Francoforte bastano e avanzano! Te lo hanno detto che c'è la crisi e che oggi c'è Internet con cui tutti possiamo scaricare i dépliant delle auto senza neanche andare dal Concessionario, figurati in Fiera? Buffone!
Ritratto di GiorgioBG68
18 novembre 2013 - 12:08
1
da uno come Cazzola che ha organizzato una vita il Motorshow, annunciarne uno nuovo a Milano senza aver prima sondato l'interesse delle case automobilistiche, Fiat in primis, è a dir poco incredibile e da dilettanti allo sbaraglio, probabilmente sarà la vecchiaia. Ma provate per un attimo a pensare se invece tutti gli altri risponderanno di si...Fiat si prenderebbe uno sb.erlone in faccia di quelli epici! A meno che, e visti i personaggi in ballo non lo escluderei, anzi tutt'altro, Fiat inizialmente avesse dato la sua adesione e poi avrebbe ritratto la mano, oppure la stessa Fiat abbia degli obblighi contrattuali in esclusiva con Bologna Fiere riguardo al loro Motorshow. Comunque, se accettassero in numero sufficiente per fare l'evento, io lo intitolerei "Stranger Motorshow", tanto per far capire a Marchionne e Fiat da che parte si alza il sole ;)
Ritratto di GiorgioBG68
18 novembre 2013 - 12:10
1
però mi viene il dubbio che prima Fiat abbia detto di si e poi le sia venuto "il braccino", oppure, altra ipotesi non da scartare, e secondo me la più probabile, che abbiano un contratto in esclusiva con Bologna Fiere per questo tipo di eventi, quindi non possano esporre in altri eventi simili in Italia.
Ritratto di k_k_a
15 novembre 2013 - 19:35
Ormai è questo lo spirito con cui il gruppo Fiat guarda al mercato europeo e, più nello specifico, a quello italiano. E, bisogna essere realisti, sarebbe assurdo se non fosse così nella piazza più matura a livello globale ed in cui è più elevato il livello qualitativo richiesto dai consumatori, che costringe le case ad investimenti colossali in ricerca e sviluppo insostenibili (o, comunque, insostenuti) per FGA. Sarebbe solo un'umiliazione ritrovarsi nel salone domestico a confronto coi prodotti dei principali competitor europei. Specie tra solo 12 mese quando la gamma di Fiat, Lancia ed Alfa sara sempre la stessa solo più vecchia ed obsoleta.
Ritratto di onavli§46
15 novembre 2013 - 19:55
perdona colui (A.D.) che non sa quello che fà, e prega che vada in porto l'accordo con VEBA, altrimenti sai che risate ci facciamo -serginio-.
Ritratto di fabri99
15 novembre 2013 - 20:39
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Non sa quello che fa? Oh, tranquillo, lo sa benissimo quello che fa. Sa bene che investire in America e nei paesi emergenti, lasciando stare l'Europa e soprattutto l'Italia, è la scelta che gli frutterà di più, sicuramente sa calcolare ciò che è meglio per lui. Il problema è che non si accorge di quanto sia poco corretto e rispettoso nei nostri confronti, non è che un giorno si sveglia e smette di produrre in Italia eccetera. Abbiamo contribuito tutti noi italiani alla crescita di Fiat, prima di tagliare la corda come un codardo, sarebbe meglio che ci restituisse ciò che ci spetta. In ogni caso, anche se non ci sarà Fiat al Motorshow, sai che peccato, tanto cosa presenterebbero? La Fiat 500 595 Abarth Tributo SRT!? Beh, sai quanto me ne importa... Preferisco vedere modelli nuovi da costruttori che lavorano seriamente, piuttosto che la solita auto di Fiat in tutte le salse... Hanno stufato, sinceramente, non me ne può fregar di meno di cosa fa Fiat, ma prima di lasciare l'Italia e diventare la Fabbrica Americana Automobili Detroit, gradirei che restituisse agli italiani ciò che ci spetta... Poi, che faccia pure quello che vuole, se agli americani piacciono le 500 Abarth da 40.000€ in tutti i Tributi possibili immaginabili, buon per loro.
Ritratto di onavli§46
16 novembre 2013 - 00:23
non hai colto il significato satirico di quanto ho detto. Per quanto mi concerne, A.D./Fiat, potrebbe finire sotto le ruote di un treno, che proprio non mi scomporrei minimamente. Mi scompone alquanto ed invece, l'arroganza del -padrone delle ferriere-, che appunto fà il padrone con i soldi degli altri, compresi quelli dello Stato italiano (cioè NOI cittadini) messi di ogni tempo, ed ove un tempo, la Fiat era una grande azienda nazionale, che produceva, innovava, e dava occupazione e benessere, ora, e l'A.D./Marchionne, ha una buonissima parte di responsabilità della situazione dell'azienda, e sopratutto di quella dei lavoratori che ha letteralmente emarginato dal mondo del lavoro, per interessi occulti che TUTTI conosciamo. Mi spiace per l'Azienda Fiat in quanto tale, di cui è rimasto e rimarrà ben poco e/o nulla, non mi spiace certo per i pagliacci del management. Certamente andremo avanti anche senza Marchionne, anche se non ci sarà nelle varie manifestazioni automotive, e prossimo nuovo Motoshow compreso, Non ha neppure la dignità di vergognarsi, ma chi non sa governare un'azienda (ed essendo pur pagato lautamente) non può neppure conoscere la vergogna della meschinità, di come tratta l'Italia ed ilo suo popolo. Ciao.
Ritratto di Challenger RT
15 novembre 2013 - 20:28
Sarebbe più giusto che la Fiat si desse da fare per riportare il salone dell'auto a Torino, nella storica bellissima sede del Lingotto!
Ritratto di fabri99
15 novembre 2013 - 20:43
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A quale scopo?! Per mostrare al mondo la nuova patetica versione della 500, mentre gli avversari sfornano nuovi modelli a tutto spiano? Probabilmente vogliono evitare un'altra umiliazione, un po' li capisco...
Ritratto di Merigo
15 novembre 2013 - 21:00
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La Sede storica del Salone dell'Automobile di Torino è quella del Valentino, dove il Salone nacque nel 1900 e vi rimase, con i vari ampliamenti della Sede detta Torino Esposizioni, fino al 1992 quando si tenne la prima edizione al Lingotto, da cui fece le valigie nel 2000, anno dell'ultima edizione. Quindi al Valentino il Salone c'è stato 92 anni, mentre al Lingotto 8. Quindi, Lingotto sede storica? Ma perché prima di scrivere non vi informate?
Ritratto di Challenger RT
15 novembre 2013 - 23:09
Ho scritto storica bellissima sede del Lingotto (probabilmente un po' male) perché intendevo lo storico bellissimo stabilimento di produzione Fiat, che come sede del Salone, anche se ha ospitato molte meno edizioni, è attinente al mondo dell'auto anche più del Valentino (dove pure si sono corsi vari Gran Premi), soprattutto per la possibilità che veniva concessa al pubblico di fare un giro sulla spettacolare pista sul tetto
Ritratto di Challenger RT
15 novembre 2013 - 23:16
Aggiungere "ed era affascinante" tra ")" e "soprattutto"
Ritratto di fabri99
15 novembre 2013 - 20:49
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Beh, che problema hanno!? Hanno per caso finito le versioni speciali da presentare come alternativa ai nuovi stupendi modelli delle case avversarie? Vogliono evitare l'umiliazione di arrivare ancora una volta con 3 versioni speciali chiamate "novità" e con tutte le promesse di nuovi modelli non mantenute!? Abbiamo capito tutti cosa conta per Marchionne, ovvero i soldi e l'America... E che ci vada pure in America, non sarò certo io a trattenerlo, ma prima restituisca all'Italia tutto ciò che gli spetta, perchè se Fiat è ciò che è oggi è anche grazie all'Italia, o colpa dell'Italia, che la ha spesso salvata, finanziata e aiutata... E qual'è la riconoscenza? Una 500 edizione limitata ogni tanto, tanto per non far capire ai più lenti che Fiat non ha più niente a che fare con l'Italia... Che tristezza...
Ritratto di Montreal70
16 novembre 2013 - 11:37
Fabri, pensavo che ormai dopo tutti gli articoli spesi a riguardo fosse finita l'era della Fiat mantenuta dallo Stato, alimentata fino ad oggi dall'ignoranza nei bar e soppressa dall'informazione offerta da internet. Non è così, anzi, noi italiani finanziamo altri gruppi, Vw in primis. In ogni caso, Fiat è un potenziale cliente, e come tale da la sua opinione. Anzi, qualora fosse ascoltata, farebbe risparmiare qualche miliardo. Se sono in crisi i saloni più prestigiosi e storici, quante chances ha un nuovo arrivato? O forse qualcuno pretende che se nessun produttore vorrà partecipare, si dovrà rimediare forzando Fiat a spendere diverse centinaia di milioni per mantenere vivo il salone? Già, la tipica e sana imprenditoria pilotata dello Stato. Fare un business plan prima di parlare magari?
Ritratto di fabri99
16 novembre 2013 - 15:48
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Fiat, negli anni. è stata finanziata dallo Stato Italiano per quasi 11 miliardi di euro. Non dico certo che sia una cosa sbagliata, anche altri stati lo fanno(PSA ad esempio, cerca di salvarsi da questa crisi con dei contributi statali, Obama a finanziato per 90 milioni, mi pare, Tesla(mi ricordo che Romney usò questo finanziamento contro Obama nella campagna elettorale, definendoli dei soldi persi, ma basta guardare cosa sta creando Elon Musk...)), ma non si può dire che non sia successo. A me va anche bene che si aiuti un'azienda italiana a non fallire durante una pesante crisi o comunque a diventare competitiva contro le aziende estere, ma non molto che, questa azienda, in passato finanziata dallo Stato, ora decida di delocalizzare la produzione e di lasciare l'Italia, così, nella crisi, senza fare niente per risollevarci. Credo che prima di andarsene, dovrebbero restituirci qualcosa, tipo 11 miliardi di finanziamenti statali. Poi facciano quello che vogliono, ma preferirei che prima ci restituiscano ciò che devono restituirci. Che poi Marchionne se ne voglia andare in America con Fiat, faccia pure, ma prima ci restituisca ciò che ci spetta. Inoltre, anche se lo Stato Italiano finanziasse anche il gruppo Volkswagen, non ci vedo questo grande male. Mi sembra che anche Volkswagen produca e investa in Italia: possiedono i marchi italiani Lamborghini e Ducati, inoltre, Audi ha un centro stile ad Arese e di Porsche è l'anello ad alta velocità di Nardò, per esempio. Comunque, davvero strano il fatto che nessun altro "potenziale cliente", quali VW eccetera, non abbia espresso un'opinione su questo Motorshow, come se non avessero alcun problema. Per quale motivo questo salone importa solo a Fiat?! Forse perchè non vogliono fare la solita figuraccia di arrivare con una, l'ennesima, patetica versione speciale della 500 Abarth chiamandola pure novità, mentre gli avversari creano modelli a tutto spiano per combattere la crisi?? E poi, combattere la crisi appunto: come vuoi combattere la crisi se non con investimenti? Un Motorshow potrebbe attirare molte persone, soprattutto se a Milano, vorresti lasciare l'Italia senza un salone dell'automobile!? Questa cosa mi ricorda la politica di Marchionne: lasciare la gamma Fiat sempre uguale e non rinnovata durante la crisi perchè gli investimenti sarebbero troppo onerosi, aspettando momenti migliori senza fare niente per far sì che arrivino... Peccato però che, in caso il mercato europeo non si risollevasse per un bel po', Fiat continuerebbe in Europa con le solite vecchie auto, abbandonandoci alla crisi e investendo su altri mercati, senza restituirci ciò che ci spetta, come dei codardi. Mentre lo Stato italiano è costretto...a rimanere in Italia, non può certo andare ad investire all'estero con i soldi che gli abbiamo dato noi in passato e fregarsene dell'Italia e dell'Europa perchè sono in crisi... Fiat invece può farlo... Anzi, lo sta facendo...
Ritratto di Montreal70
16 novembre 2013 - 16:31
Vedo che c'è un pò di confusione a riguardo. Uno studio della CGA di Mestre parla di 7 miliardi in 35 anni. Ma la cosa sbagliata non sono le cifre, visto che comunque sono difficili da calcolare. E' la finalità. Non si sono dati soldi a Fiat perchè ne aveva bisogno. Le si è detto: io Stato voglio più fabbriche al sud, se ti dò metà dei soldi necessari per un nuovo impianto pensi di potermi aiutare piuttosto che aprirlo al nord (perchè all'epoca non c'era un mercato così globalizzato)? Io Stato voglio che si investa nell'elettrico, ma sapendo che saresti in perdita, ti va bene se gran parte delle spese che devi sostenere te le pago io (avevi ragione, le Fiat Elettra non le ha volute nessuno negli anni '90, ma io politico do la colpa a te, tanto sei l'azienda cattiva)? Io Stato non ho ne i soldi ne la voglia per mantenere migliaia di disoccupati, e so bene che non è compito tuo fare welfare mantenendo dipendenti che non hanno nulla da produrre, ti va bene che se invece di licenziarli li pago io per un pò (e la cassa integrazione vale per tutte le aziende)? Come vedi, questo è diverso dal prestare soldi a tasso zero ai gruppi francesi e tedeschi con vantaggi miliardari per questi ultimi, quando in Italia questo è vietato. Perchè qualora non lo avessi capito, Fiat non può ricevere un euro dallo Stato senza andare contro l'Europa da diversi lustri, ma per i nostri cugini ciò non vale. Quindi si fa disinformazione sui vecchi aiuti a Fiat (che in realtà sono stati aiuti per gli italiani, l'azienda avrebbe semplicemente investito i suoi soldi in altro modo, perchè a fronte dei 7 ricevuti, Fiat ne ha messi 6 per compiere tali investimenti), ma si tace dinnanzi ai continui sovvenzionamenti tutt'ora dati alla concorrenza. E comunque, non ha nulla da restituire. Fiat ha fatto la sua parte. Lo Stato no perchè ad esempio in 50 anni di tempo, non ha creato le infrastrutture promesse intorno a Termini ad esempio, per un costo supplementare per auto di 500 euro a carico dell'azienda.
Ritratto di fabri99
16 novembre 2013 - 16:53
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Beh, faccio un esempio. Fiat è stata aiutata e finanziata dallo stato per fare fabbriche al Sud. Bene, le ha fatte, ma non è che domani decide di prendere baracca e burattini e andarsene in America così: hai fatto le fabbriche, ma ora devi far lavorare gli italiani, non è che fai la fabbrica per accontentarmi, poi vai a produrre in Polonia... E lo stesso vale per le elettriche: le elettriche di Fiat dovrebbero farle anche ora, non gli abbiamo dato soldi per fare una Panda che è stata un flop, ma per investire nell'elettrico. Non credo che Fiat non abbia nulla da restituire, sinceramente... Anzi, credo abbia molto da restituirci...
Ritratto di Montreal70
16 novembre 2013 - 17:31
Domani? Sono passati 50 anni, non è successo dall'oggi al domani. Nei '60 la regione Sicilia ha dato il 60% dell'investimento a fondo perduto, e lo stato si impegnava a creare infrastrutture. Perchè mai Fiat avrebbe dovuto aprire nella (mia, tra l'altro) Sicilia, nel deserto, quando poteva aprire al nord con tutte le strade, i porti, le ferrovie, gli aereoporti, gli istituti tecnici, l'indotto e quant'altro? Per fare un favore allo Stato, che doveva almeno degnarsi di colmare l'abisso negli anni. Ebbene, dopo due anni in attesa di risposta (invani), Fiat ha capito che a nessuno importava niente, quando invece in Serbia le hanno fatto i ponti d'oro. Ma scherziamo? La colpa è della politica italiana. E' degli italioti fissati con questi aiuti. Se apri un'azienda ti accorgerai che esistono tantissime agevolazioni e finanziamenti a fondo perduto se fai determinati investimenti o assumi determinate categorie di persone. Succede in Italia come in ogni altro posto del mondo. E' il modo in cui uno stato direziona le aziende che operano sul suo territorio. Fa i propri interessi, perchè riceve tributi maggiori se un'azienda cresce e va avanti. Che per Fiat superano il miliardo annuo, tra l'altro. E per chiarire, la Panda elettra ad esempio, è stata in produzione per quasi un decennio, e sebbene fosse ottima per l'epoca (100 km di autonomia, 8 ore per una carica e 25milioni di listino), la gente non l'ha voluta. Ah, già, dimenticavo che a Fiat abbiamo dato 5 euro 50 anni fa, quindi siamo diventati azionisti. Parliamo di un'azienda che investe in Italia per conto suo, solo per ordinaria amministrazione, dai 3 ai 5 miliardi a lustro, ma facciamo la voce grossa perchè nell'arco di quasi 40 anni abbiamo dato qualche spicciolo in cambio di qualche favore, tra l'altro. Non in cambio di nulla. Cos'è, siamo dunque stroz.zini?
Ritratto di Paolo_1973
16 novembre 2013 - 18:35
Tutto giusto. Aggiungo: La CIG ordinaria in realtà non la paga lo Stato, ma la pagano azienda e lavoratori attraverso la tassazione. E che io sappia, la Fiat tra dare ed avere con la CIG (tra tasse pagate per la CIG è CIG ricevuta) è in credito (ma ammetto di parlare per sentito dire – non ho i numeri ufficiali). La CIG praticamente è una sorta di Assicurazione gestita dallo Stato che Azienda e Lavoratori pagano per momenti di crisi. Altra cosa è la CIG straordinaria, la CIGS. Lì è come dici tu. Lo Stato funziona da soluzione temporanea in attesa di tempi migliori.
Ritratto di Moreno1999
15 novembre 2013 - 21:35
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ci deve essere. Soprattutto diverso dal Motorshow...che era un po' una pagliacciata.
Ritratto di MatteFonta92
15 novembre 2013 - 23:18
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Questo atteggiamento "dispettoso" da parte di Fiat mi fa davvero arrabbiare. Anche se i tempi sono difficili, l'Italia ha comunque il diritto di ospitare un salone automobilistico dopo l'addio al Motor Show di Bologna, poiché anche in tempi di crisi bisogna avere il coraggio di darsi da fare e di guardare al futuro con ottimismo. Per cui, se la Fiat ha da ridire, che non partecipi pure al Milano Auto Show, tanto non credo che ne sentiremo la mancanza...!!!
Ritratto di maparu
16 novembre 2013 - 12:21
....ma di sicuro Ginevra non è Bologna dove le case automobilistiche non portano un bel niente infatto di novità, ma bensì assomigliava sempre di più ad una vetrina per ragazzi in motorino. Se Milano dev'essere la nuova Bologna Cazzola torni al basket. L'unico auto salone possibile in Italia se tornerà sarà Torino non certo Milano o Bologna.
Ritratto di krystyanet
15 novembre 2013 - 23:50
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Se si vuole fare un salone dell'auto il posto più giusto è Torino e non Milano. Magari legando l'evento al museo dell'automobile
Ritratto di guidomontalb
16 novembre 2013 - 00:01
Io sono stato al Motor Show nel 1993 o 1994, e di auto, intendo di nuovi modelli, non ne ho viste molte. In compenso vidi una bella gara di motocross indoor con i crossisti che facevano salti di 10 mt a pochi passi dalle tribune. Oppure c'era lo stand Alfa con una 155 da campionato Turismo (in quegli anni vinse il campionato Tedesco sbaragliando i tedeschi in casa loro, sembra siano passati i millenni, da allora) attrezzata a mo' di videogioco, e chi veniva sorteggiato poteva tentare un giro virtuale di pista e tentare di battere il record sul giro. Questo era il Motor Show. A quanto pare non sono più riusciti ad attrarre pubblico con questa formula, che con il lancio di nuovi modelli c'entrava poco, infatti non è mai stato visto come una alternativa al salone nè di Torino nè di altre città. Certo, per la Fiat, una fiera così grossa come quella di Milano non serve, basta un salone di concessionario (piccolo) per farci stare tutta la sua gamma! Ma intendo compresi gli altri marchi del gruppo, se no basta molto meno;-)
Ritratto di napolmen
16 novembre 2013 - 08:16
preferisco torino anche per le strutture he gia' ci sn!! uno su tutte: LA PISTA SOPRAELEVATA A MIRAFIORI...
Ritratto di Paolo_1973
16 novembre 2013 - 08:31
La questione mancanza prodotti non c’entra, perché nel 2014 le novità ci sono: Jeep segmento B di Melfi, 500X, la stessa Jeep Cherokee, Lancia Dedra (quella che si farà su pianale Giulietta allungato), probabilmente anche Maserati SUV di MIrafiori. Le ragioni sono altre. Io non credo nemmeno alla ripicca per non essere stata interpellata. Io credo piuttosto (ma di fatto non ho informazioni, quindi è una semplice ipotesi) che la Fiat sia « andata a vedere » chi c’è dietro una decisione così repentina. Sembra quasi che il due di picche dato a Bologna già prevedesse un Salone a Milano. E allora Fiat vuole sapere se dietro tutto questo c’è per esempio VW, che da anni continua a parlare a sproposito di Fiat ed Alfa (forse farebbe meglio ad occuparsi dei suoi DSG, che fanno càgare da una vita- solo l’intervento dei cinesi li ha costretti al megarichiamo, fosse stato per noi dovevamo mangiarci la mé_rda tedesca senza fiatare). Ora vediamo che succede : Se VW ed altri con essa verranno, allora significa che il due di picche a Bologna era una farsa, e che in realtà l’obiettivo era spostarlo a Milano, senza interpellare Fiat, per screditare Fiat a casa sua. In quel caso, Fiat si sarà fatta qualche amico in terra emiliana. Se invece non era una farsa, allora davvero a Milano non ci andrà nessuno, e il Salone non si farà. IN entrambi i casi, bene ha fatto Fiat a dare lei il due di picche, anche per cominciare a fare capire agli italioti che la storiella del debito con gli italiani ormai è una barzelletta che non fa più ridere nessuno. Fiat ha investito in questi 3 anni quasi 6 miliardi (oltre 11.000 miliardi del vecchio conio) in Italia (parole di Landini, non di Marchionne). Anche troppi per un Paese dove la Corte Costituzionale cambia parere sulla costituzionalità dell’Articolo 19 a seconda di cosa dice la Fiom (20 anni fa andava bene perché c’era da lasciare imperare FIOM nelle fabbriche Fiat e buttare fuori i sindacati non firmatari, oggi non va più bene perché FIOM non ha firmato gli accordi),un Paese dove i dirigenti della Pubblica Amministrazione sono pagati il triplo della media europea, dove i costi pubblici sono enormi e di fatto stanno uccidendo l’economia, un Paese da cui se ne stanno andando tutti, a cominciare da campioni nazionali come Indesit, Electrolux e Mopar, per non parlare delle migliaia di aziende che chiudono. Ora si portano 2-3 modelli a Cassino, poi la giostra è finita. Al prossimo giro o saranno cambiate molte cose, ma proprio tante, o gli investimenti in Italia li farà VW (d’altronde è il sogno del 70% degli italiani). Siamo tutti curiosi di vedere i massicci investimenti di VW sul suolo italiano.
Ritratto di IloveDR
16 novembre 2013 - 11:49
3
ma lo vuoi capire che Lancia l'hanno già fatta morire...e poi VW avrebbe interesse a farlo a Verona, la sua sede italiana o Bologna sede di Lamborghini e Ducati...ecco due esempi di quello che fa VW in Italia...produce, studia, crea attività perché ha capito che in Italia ci sono le migliori menti del mondo per realizzare auto e moto...basta dargli delle valide opportunità per esprimersi...Fiat pensa solo, oramai, a mettersi i soldini sotto il materasso...
Ritratto di Paolo_1973
16 novembre 2013 - 12:12
Guarda che io non voglio convincere nessuno. Io ho solo detto che , IMHO; finito questo giro di investimenti in tutti gli stabilimenti italiani (alla fine si parlerà di almeno 7 miliardi in meno di 5 anni) o cambiano molte cose in Italia, o Fiat in futuro di soldi ne metterà molto meno. Quindi per te dovrebbe essere un’ottima notizia. VW avrà campo libero per “esprimersi”. Convinto tu, convinti tutti. Riguardo alla Lancia Dedra, chiamala come vuoi, se ti fa piacere chiamala anche Lancia M_é_r_d_a, comunque ci sarà una Lancia berlina su pianale Giulietta allungato. Saluti e buon fine settimana.
Ritratto di IloveDR
16 novembre 2013 - 16:23
3
ti confondi con la Chrysler 200 Made in Usa...svegliati...poi ti faranno la versione rimarchiata (Autobianchi, Lancia, Innocenti, Isotta, DeTomaso, Dr...un marchio vale l'altro...tutti morti o moribondi) per il mercato europeo...
Ritratto di Paolo_1973
16 novembre 2013 - 17:53
Ilovedr…l’unico che si deve svegliare qui sei tu. Lancia e Chrysler sono ufficialmente un solo brand da almeno 3 anni, forse l’unico che non lo sapeva sul globo terracqueo eri tu. (specifichiamo, just in case, Chrysler per tutta la parte anglosassone, Lancia per l’Europa escluso UK. Per la produzione, dal Segmento D in su si faranno in nordamerica, Segmento B in Europa, per semplici questioni di volumi. Sul Segmento C non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali, c’è in ballo Cassino e lì si spera che la prossima Delta (Chrysler 100) verrà prodotta in Italia). Ci sono al riguardo dichiarazioni ufficiali ovunque, non è che sono cose fatte sottobanco. Cercale, poi se hai voglia ancora di lamentarti, scrivi FIAT M-È-R-D-A, oppure MARCHIONNE S_T_R_O_N_Z_O così perdiamo meno tempo tutti a leggere le tue cose, che francamente non portano alcun valore aggiunto. Perché stare qui a ripetersi ogni cinque minuti che le Lancia sono Chrysler rimarchiate, francamente non serve a nessuno.
Ritratto di maparu
16 novembre 2013 - 12:16
.....da Avetrana che ne sai tu del resto dell'Italia Misseri !!!
Ritratto di Paolo_1973
16 novembre 2013 - 13:48
Devo fare una correzione (ho citato colpevolmente a memoria, e bisogna sempre controllare): La fonte riguardante il totale dell'investimento Fiat in Italia in questi ultimi anni non era Landini, ma Airaudo, ex FIOM, oggi Deputato Sel. E in realtà Airaudo parla di 6.5 miliardi investiti (e per lui sono comunque pochi) da Fiat in Italia dal lancio di Fabbrica Italia. Cito dall'articolo di Repubblica del 26 Ottobre:"Finora l'Italia e' sempre stata in subordine agli investimenti in America, non e' un caso che dei 20 mld promessi ne abbiamo avuti solo 6,5." Se Airaudo ha ragione, con Cassino andremmo in direzione 7.5 miliardi. Ecco, IMHO cifre del genere in futuro Fiat in Italia non le metterà più, a meno di profondi cambiamenti strutturali a tutti i livelli.
Ritratto di Merigo
16 novembre 2013 - 14:26
1
Grazie per esserci anche tu ad usare la testa, mentre in tutto il blog sembra che aspettassero con ansia una notizia per sputare su FIAT ed il Suo management, con il solito demenziale populismo. Invece almeno tu hai riflettuto. E' evidente che il Salone dell'Auto di Milano è morto nella culla, non certo per colpa di FIAT, ma di Cazzola. Né BMW, né Daimler-Benz, né VAG ci saranno e neanche risponderanno a Cazzola (né tanto meno PSA e Renault). Se FIAT lo ha fatto nelle 24 ore è stato per dissociarsi immediatamente da un buffone. Sai cosa faccio io che abito in alta montagna? Domani convoco una bella conferenza stampa e annuncio che sulle mie piste da sci il prossimo anno si correranno delle gare di Coppa del Mondo ma, alla Cazzola, mica lo dico alla FIS (Federazione Internazionale Sci) o, se glielo dico e mi dice di no, vado avanti lo stesso, tanto se poi la FIS dice che mi sono inventato tutto, sai quanti blogger trovo che sputano sulla FIS, e invece osannano me per avere portato la Coppa del Mondo in Piemonte, dopo anni di assenza? Questo è successo nella conferenza stampa di ieri, ma per i blogger è stata un'occasione troppo ghiotta per manifestare il loro abituale frustrato odio per FIAT. Cazzola mi ha ricordato Gian Mario Rossignolo, quello che ha fatto finta di rilanciare De Tomaso (per la cui truffa alla Regione Piemonte è agli arresti domiciliari) e Massimo Di Risio, che stava per tirare lo stesso pacco con lo stabilimento FIAT di Melfi ma, per fortuna dei contribuenti, l'allora Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, capì con chi aveva a che fare. Ora Cazzola che prende tutti per il fondo schiena. Nel merito, tu solo hai fatto notare come i modelli ci siano eccome, a cominciare da tutta la gamma Ferrari e Maserati, ma i blogger che odiano riescono solo a limitarsi alla 500 L, senza pensare che la LaFerrari per ora in Italia non si è vista, e non si vedrà, perché appunto senza Ferrari e Maserati che salone dell'auto sarebbe? Ma questi sono ragionamenti, e capire che Cazzola è un buffone vuole dire pensare, e costa fatica, mentre insultare Marchionne è come dare del cornuto all'arbitro: lo fanno tutti e quindi anche se non conosco la sua situazione famigliare, lo faccio anch'io, così ho scritto il mio bel post in cui altrimenti non avrei saputo cosa scrivere! Saluti!
Ritratto di Paolo_1973
17 novembre 2013 - 06:48
Non so se sia come dici tu. L’altra possibilità è che dietro tutto questo ci sia VW, che IMHO vuole prendersi i milanesi per poi prendersi gli italiani (senza sapere che molti italiani detestano Milano), senza investire un Euro in uno stabilimento italiano, solo “chiacchiere, distintivo e cruscotti ben avvitati”(poi i cambi automatici sono impresentabili, ma fa nulla). In quel caso il giochetto sarebbe quello di dare il due di picche Bologna con la scusa che l’Italia non è abbastanza importante, per poi portare il Salone a Milano, che mi sembra non si trovi negli Stati Uniti e nemmeno in Germania. Quindi per me Fiat ha preso le distanze per “vedere”. Ora la pallina ce l’hanno i costruttori stranieri, a loro la prossima mossa. Se accettano MIlano, significa che di fatto un mese fa non hanno snobbato l’Italia, ma Bologna, e che quindi hanno fatto i furbetti del quartierino, idem Cazzola, che in questo caso avrebbe lavorato dietro le quinte per mandare a rotoli il Motor Show di Bologna. E quindi, in questo caso, molto probabilmente vedremo tra qualche mese a Bologna e provincia qualche Punto in più (per me è ancora bella) e qualche Polo o Clio in meno. Invece, se fosse come dici tu, sarebbe un azzardo di Cazzola, senza capo né coda, punto e fine. E lui ci farebbe davvero la figura del cioccolataio. Ma mi sembra strano che la Fiera di Milano si sia esposta senza avere qualche garanzia. Per questo sono sospettoso, forse anche troppo.
Ritratto di Merigo
17 novembre 2013 - 13:16
1
Se entri nel sito di Quattroruote, c'è la diretta della Conferenza Stampa. Cazzola dichiara alle ore 11:07: "Ho messo giù le linee guida di un nuovo progetto, dice Cazzola, e presentato a Fiera Milano, prima di parlarne con l'Unrae. L'Italia non poteva restare senza un salone dell'auto". Così dice e, quindi, il Cazzola per sua dichiarazione ufficiale non sa se verranno le case straniere. Ma, essendo Marchionne Presidente dell'ACEA, c'è da immaginare che il no immediato di FIAT valga come no anche delle altre Case associate ACEA, di cui l'Unrae è figlia. Ripeto quello che ha detto la nota di FIAT: Ginevra tutti gli anni a fine inverno e Parigi e Francoforte ad anni alterni a fine estate, bastano ed avanzano. Anche perché, come qualcuno nel blog ha ricordato, il MotorShow non è nato come Salone dell'Automobile, ma come Circo dei Motori, e non lo dico in senso spregiativo, e ricordo anzi io stesso guardare divertito in diretta TV le gare nel piazzale tra i padiglioni tra cui il Memorial Bettega, o le piroette dei piloti motocross. Format che, per il prezzo faraonico del biglietto d'ingresso e la crisi, evidentemente non funziona più, con o senza FIAT, perché le prime edizioni del MotorShow esponevano tutto e di più legato ai motori ma non legato alle sole auto. Poi chiuse Torino ed arrivarono anche gli espositori auto ma qualcuno, come scritto da me nell'altro blog sul tema MotorShow, ha tirato troppo la corda e adesso ecco Cazzola che si inventa la nuova Sede a Milano, senza averne né parlato con FIAT né con Unrae: un fenomeno!
Ritratto di Paolo_1973
17 novembre 2013 - 23:52
Il fatto che non abbia parlato con Unrae ufficialmente non vuol dire che non abbia parlato con VW non-ufficialmente. E se viene VW, a ruota vengono anche gli altri. Mi sembra strano che quelli della Fiera di Milano accettino di esporsi al buio. Ma ripeto, può darsi che sia come dici tu, io davvero non ne ho idea. In qualsiasi caso, bene ha fatto Fiat a defilarsi, perché, in un caso come nell'altro, c'è p_u_z_z_a di pesce marcio. Non esiste che in una settimana un Motor show venga di fatto sabotato, e un altro venga montato su in quattro e quattr'otto. O c'è improvvisazione, o c'è premeditazione.
Ritratto di Merigo
17 novembre 2013 - 09:39
1
Errata: Melfi-Corrige: Termini Imerese
Ritratto di Paolo_1973
16 novembre 2013 - 08:40
La questione mancanza prodotti non c’entra, perché nel 2014 le novità ci sono: Jeep segmento B di Melfi, 500X, la stessa Jeep Cherokee, Lancia Dedra (quella che si farà su pianale Giulietta allungato), probabilmente anche Maserati SUV di MIrafiori. Le ragioni sono altre. Io non credo nemmeno alla ripicca per non essere stata interpellata. Io credo piuttosto (ma non ho informazioni quindi è una semplice ipotesi) che la Fiat sia « andata a vedere » chi c’è dietro una decisione così repentina. Sembra quasi che il due di picche dato a Bologna già prevedesse un Salone a Milano. E allora Fiat vuole sapere se dietro tutto questo c’è per esempio VW, che da anni continua a parlare a sproposito di Fiat ed Alfa (forse farebbe meglio ad occuparsi dei suoi DSG, che fanno pena da una vita- solo l’intervento dei cinesi li ha costretti al megarichiamo). Ora vediamo che succede : Se VW ed altri con essa verranno, allora significa che il due di picche a Bologna era una bufala, e che in realtà l’obiettivo era spostarlo a Milano, senza interpellare Fiat, per screditare Fiat a casa sua. In quel caso, Fiat si sarà fatta qualche amico in terra emiliana. Se invece non era una bufala, allora davvero a Milano non ci andrà nessuno, e il Salone non si farà. IN entrambi i casi, bene ha fatto Fiat a dare lei il due di picche, anche per cominciare a fare capire agli italioti che la storiella del debito con gli italiani ormai è una barzelletta che non fa più ridere nessuno. Fiat ha investito in questi 3 anni quasi 6 miliardi (oltre 11.000 miliardi del vecchio conio) in Italia (parole di Landini, non di Marchionne). Anche troppi per un Paese dove la Corte Costituzionale cambia parere sulla costituzionalità dell’Articolo 19 a seconda di cosa dice la Fiom (20 anni fa andava bene perché c’era da lasciare imperare FIOM nelle fabbriche Fiat e buttare fuori i sindacati non firmatari, oggi non va più bene perché FIOM non ha firmato gli accordi),un Paese dove i dirigenti della Pubblica Amministrazione sono pagati il triplo della media europea, dove i costi pubblici sono enormi e di fatto stanno distruggendo l’economia, un Paese da cui se ne stanno andando tutti, a cominciare da campioni nazionali come Indesit, Electrolux e Mopar, per non parlare delle migliaia di aziende che chiudono. Ora si portano 2-3 modelli a Cassino, poi la giostra è finita. Al prossimo giro o saranno cambiate molte cose, ma proprio tante, o gli investimenti in Italia li farà VW (d’altronde è il sogno del 70% degli italiani). Siamo tutti curiosi di vedere i massicci investimenti di VW sul suolo italiano.
Ritratto di GiorgioBG68
18 novembre 2013 - 11:40
1
purtroppo qui i ragazzini ragionano solo da tifosi da bar dello sport, è difficilissimo fare un ragionamento sensato e dettato da altri fattori. L'Italia è sull'orlo del baratro,manca davvero un'unghia, se anche Fiat smette di investire da noi è meglio che facciamo immediatamente le valigie. Se si rendessero conto dello stato in cui versa la situazione Italiana non dormirebbero più la notte, ma finché avranno la paghetta dal papi non ci penseranno mai.
Ritratto di GiorgioBG68
18 novembre 2013 - 12:05
1
purtroppo qui i ragazzini ragionano solo da tifosi da bar dello sport, è difficilissimo fare un ragionamento sensato e dettato da altri fattori. L'Italia è sull'orlo del baratro, manca davvero un'unghia, se anche Fiat smette di investire da noi è meglio che facciamo immediatamente le valigie. Se si rendessero conto dello stato in cui versa la situazione Italiana non dormirebbero più la notte, ma finché avranno la paghetta dal papi non ci penseranno mai.
Ritratto di GiorgioBG68
18 novembre 2013 - 12:06
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purtroppo qui i ragazzini ragionano solo da tifosi da bar dello sport, è difficilissimo fare un ragionamento sensato e dettato da altri fattori. L'Italia è sull'orlo del baratro, manca davvero un'unghia, se anche Fiat smette di investire da noi è meglio che facciamo immediatamente le valigie. Se si rendessero conto dello stato in cui versa la situazione Italiana non dormirebbero più la notte, ma finché avranno la paghetta dal papi non ci penseranno mai.
Ritratto di GiorgioBG68
18 novembre 2013 - 12:07
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purtroppo qui i ragazzini ragionano solo da tifosi da bar dello sport, è difficilissimo fare un ragionamento sensato e dettato da altri fattori. L'Italia è sull'orlo del baratro, manca davvero un'unghia, se anche Fiat smette di investire da noi è meglio che facciamo immediatamente le valigie. Se si rendessero conto dello stato in cui versa la situazione Italiana non dormirebbero più la notte, ma finché avranno la paghetta dal papi non ci penseranno mai.
Ritratto di lucios
16 novembre 2013 - 09:22
4
....figuriamoci se andavano a Milano!
Ritratto di PariTheBest93
16 novembre 2013 - 11:09
3
Difatti la "T" di fiat sta per Torino ;)
Ritratto di lucios
16 novembre 2013 - 12:13
4
....visto che ALFA ha una "L" a favore del capoluogo lombardo, potrebbe mandarci almeno i modelli del biscione!!!
Ritratto di Mattia Bertero
16 novembre 2013 - 09:48
3
Marchionne dimostra ogni giorno di più che dell'Italia se ne sta fregando sempre di più, a dispetto di tante parole espresse davanti a telecamere e giornalisti dove cita l'italianità della sua azienda. Gli italiani dovrebbero indignarsi che nel nostro paese, che ospita un salone dell'auto, non ci sia il nostro marchio nazionale, molto serio da parte della casa di Torino!!!! E la gente compra ancora Fiat pensando che faccia bene all'industria italiana quando il suo grande capo sta investendo sempre di più all'estero... Ma poi penso che in fondo li capisco. D'altronde che modelli potrebbe presentare per far vedere la sua "innovazione": la Punto che è vecchia di 7-8 anni, quell'orrore della 500L, la peggiorata Giulietta, quelle americanate della Lancia...
Ritratto di ceccorapo
16 novembre 2013 - 11:07
Ironizzando:la Fiat dice che non ci sono le condizioni...cioè che non hanno vetture nuove da esporre! Fine dell'ironia. Certo il momento non è favorevole e non lo sarà ancora per diverso tempo,non detassando gli stipendi,gli italiani che pagano le tasse non hanno e non avranno niente da spendere,quindi le auto si comprano e si compreranno col contagocce...a che serve un salone? Anche nella Milano da bere,tanta gente si è già bevuto tutto e i bicchieri sono vuoti.
Ritratto di Rav
16 novembre 2013 - 12:07
4
Mi trovo completamente daccordo con Fiat. A parte che non ci si inventa un salone del genere in due minuti e non lo si fissa per l'anno dopo con date già scritte. Ci vuole tempo. Anche perchè la questione è che le Case non hanno snobbato il Motor Show di Bologna perchè si sono alzate una mattina e l'han trovato brutto. Lo han fatto perchè spendere soldi per uno stand e i costi di personale ecc per diversi giorni in Italia dove il mercato è più in crisi di altri lo trovano una perdita di soldi senza un ritorno. Purtroppo. Quindi mi chiedo a Milano cosa han pensato oltre a "evvai! così soffiamo il salone a Bologna!". Perchè quello che non investe nello stand a Bologna dovrebbe investirlo a Milano? I soldi son sempre quelli. E sono pochi. A me dispiace eh, dispiace che non ci sia più a Bologna e spero che ritornino a farlo. Certo due saloni italiani sono insostenibili (basti pensare ai costi di trasferta del personale, le hostess, gli hotel, lo stand ecc, moltiplicatelo per due...) però Bologna è a metà strada tra sud e nord ed è facilmente raggiungibile da tanti, Milano taglierebbe già una buona fetta di pubblico secondo me. Comunque credo che Fiat non sarà l'unica, sempre per il discorso di partenza, ci sono soldi in ballo, non dispetti da bambini. Sono curioso di vedere come finirà.
Ritratto di Anonimo
Anonimo (non verificato)
16 novembre 2013 - 16:53
Commento rimosso a seguito della cancellazione dell'utente dal sito.
Ritratto di Rav
17 novembre 2013 - 12:35
4
Il Motor Show bello io me lo ricordo, il primo anno che ci andai era ancora il 2002/2003 e lì si che c'erano tutte le Case, tante novità, un sacco di gadget e di depliant... era davvero bellissimo. Con gli anni è sempre andato in calando perchè da una parte era sempre la solita minestra, dall'altra c'erano prima meno novità e poi meno Case. Anche io sono favorevole ad una trasformazione verso una formula come Ginevra e Francoforte, però mi piacerebbe che fosse sempre a Bologna e non perchè io ci metto 30minuti ad andarci ma perchè la posizione centrale credo attirerebbe più visitatori. Milano è troppo decentrata. Oppure se vogliono farne due allora devono differenziarli e così Fiat potrebbe presenziare a Milano e magari a Bologna al Motor show portano Abarth che è più sportiva e in linea con l'evento. Però sinceramente questo salone di Milano, per le notizie che ci sono, lo trovo un po' troppo raffazzonato e deciso in quattro e quatr'otto e credo ci saranno parecchie smentite e ritorni da qui a dicembre 2014.
Ritratto di fiatpunto
17 novembre 2013 - 14:44
Sarà, sicuramente, una grossa perdita... :)
Ritratto di WeberDCOE
17 novembre 2013 - 16:44
Nondum matura est, nolo acerbam sumere.
Ritratto di Lo Stregone
18 novembre 2013 - 08:45
e a me cosa importa cosa dice Fiat? Può dire quello che vuole. Per me Fiat non esiste più. Si chiama Chrysler e basta. Io appartengo ad una piccola compagine di soggetti che mai e poi mai andrà in un salone di auto, da quando non esistono più in Italia. Detroit, Tokyo, Ginevra, Parigi, Francoforte, in nessuno di questi ci andrò. Andrò solo quando ve ne sarà uno in italia se mai ci sarà. Milano poteva essere una bella opportunità. Se non si farà non sarà un problema. Del resto oggi i saloni si guardano in rete. Motor show di Bologna? Neanche quello sono andato e mai ci andrò. Quando c'è a Milano la rassegna Milanco auto classica vado a vedere quello, che è più interessante.
Ritratto di alessio215
18 novembre 2013 - 14:45
Forse hanno ragione, c'é crisi. Non possono permettersi di buttare soldi in altri saloni... Poi i modelli fiat... se guidi una fiat odierna per IL maschile che c'é in te! fiat panda fiat 500 macchine per anziani = panda macchine per giovani donne/ donne indipendenti = fiat 500; poi la panda con pinguini, la lancia con elefantini;;; ma ci sono ancora uomini in italia??? Cara fiat quando riproponi macchine per veri uomini? dico come la vecchia coupe di anni 70/80 come la128coupe e la 131coupe a quattro fari anteriori. e per l'amor' di dio non riproponete altre macchine flop metrosexual fiat coupe' anni 90' perche veri uomini non piacciono queste gazate.
Ritratto di franco jmmi
18 novembre 2013 - 15:26
CONCORDO PIENAMENTE CON LA FIAT. I SALONI DI FRANCOFORTE E PARIGI NONCHE' GINEVRA SONO PIU' CHE SUFFICIENTI PER IL PUBBLICO EUROPEO. COMUNQUE, A VOLER ESSERE PRECISI, SI POTREBBE PUNTUALIZZARE CHE, COME FRANCOFORTE E PARIGI SI ALTERNANO UN ANNO SI' ED UNO NO, ANCHE GINEVRA POTREBBE ALTERNARSI CON UN SALONE ITALIANO, LA CUI SEDE DOVREBBE ESSERE CERTAMENTE TORINO E NON MILANO PERCHE', PER TRADIZIONE, ESPERIENZA, E IN QUANTO CULLA DELLA INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA ITALIANA, TORINO SI PONE COME UNICA E LOGICA CITTA' ITALIANA DEL SALONE AUTOMOBILISTICO.
Ritratto di Lo Stregone
18 novembre 2013 - 17:50
Alfa Romeo non è nata a Torino ma vicino a Milano nella scuderia del Portello. Milano può andare bene quanto Torino. Ma facessero a Torino qualcosa. Invece niente; e perchè? Perchè Fiat non vuole. Non esiste uno spazio adeguato. Il Lingotto! Le altre case se ne andarono anni fa, e così Fiat dichiarò che ormai c'era aria di crisi ed era meglio togliere il salone per risparmiare soldi. Ma certamente! VERGOGNA. Due anni fa proprio a Torino sono riusciti a fare un gran bel pasticcio preannunciando un salone dell'auto patrocinato da VW salvo scatenare un putiferio da parte di Fiat e poi rimangiarsi tutto. Solo noi italiani sappiamo fare delle porcherie simili. Vogliamo fare del campanilismo? IO VOGLIO MILANO. VADE RETRO TORINO.
Ritratto di degrel0
18 novembre 2013 - 16:47
la Fiat si occupasse di automobili!
Ritratto di Lo Stregone
18 novembre 2013 - 17:52
Fiat ormai fa tutto, tranne che automobili.
Ritratto di Biagio83
18 novembre 2013 - 20:42
Tutti bravi a criticare la Fiat, ma che cazzo di italiani siete? Dovete vergognarvi!!! Senso di patriottismo zero tagliato!!!!!! Però quando gioca lItalia ai mondiali.......
Ritratto di sf
19 novembre 2013 - 14:03
Non vuove partecipare per non sfigurare nei confronti della concorrenza sia sui suoi modelli che sui contenuti delle loro 500, 500k 500L 500M 500P 500Q 500S 500X 500 Y 500W 500 Z