PUNTO D’UNIONE - È ambizione di molte case automobilistiche realizzare un veicolo da lavoro che sia allo stesso tempo capiente, pratico e non troppo massiccio da vedere e da guidare. La missione appare molto complicata, perché le caratteristiche sono spesso difficili (se non impossibili) da coniugare. L'ultima a provarci è la Fiat, che lancerà presto sul mercato brasiliano un
pick-up dallo stile ricercato e dalle soluzioni tecniche raffinate: si chiama
Fiat Toro del quale oggi vengono diffuse informazioni tecniche e immagini dettagliate. In Brasile sarà venduto ad una cifra equivalente i nostri 17.000 euro.
STILE D’IMPATTO - Il Fiat Toro ha dimensioni molto generose e linee inusuali per un veicolo di questa categoria, dove i progettisti badano più alla sostanza che non all'apparenza. Gli stilisti della Fiat hanno voluto ispirarsi alle linee di una suv, disegnando un frontale dal piglio aggressivo e curando in maniera ottimale la distribuzione dei volumi: osservando le immagini non traspare una lunghezza di poco inferiore a cinque metri (492 cm), segno che il pick-up appare compatto e ben bilanciato. Le luci anteriori vengono soprannominate “occhio di toro” e sono distribuite su due livelli: quello superiore prevede un fascio di led e svolge la funzioni di luce diurna, mentre quello inferiore impiega una lampada tradizionale ed integra le luci anabbaglianti e abbaglianti.
CASSONE ALLUNGABILE - Rimane da valutare è la volumetria del cassone del Fiat Toro, che non sembra generoso come su altre vetture di pari dimensioni. Piuttosto inusuale è anche la soluzione del portello a doppio battente, ritenuta meno funzionale quando si devono caricare oggetti molto lunghi: in ambito professionale è più gradita la classica ribaltina. In questo caso i tecnici della Fiat hanno optato per un'idea non comune: i due battenti possono aprirsi ad armadio e trasformarsi nell'intelaiatura per un'estensione del piano di carico, delimitato da gruppi ottici supplementari. La capacità del vano posteriore è pari ad una tonnellata. Il Fiat Toro è disponibile per il momento in versione a doppia cabina, ovvero con carrozzeria a quattro porte. Non è chiaro se arriverà anche in variante cabina singola.
SI GUIDA COME UNA SUV - Il Fiat Toro impiega una base costruttiva di derivazione automobilistica e fa uso in larga misura di acciai ad alta resistenza, scelti per garantire una maggiore rigidità strutturale: ne trae beneficio soprattutto il comportamento su strada, considerato dalla Fiat pari ad una suv tradizionale. Le sospensioni sono di tipo McPherson all’anteriore e multilink al posteriore. La scelta è inusuale su una vettura di questo tipo, dove l’asse posteriore è spesso di tipo rigido. I tecnici hanno curato poi la silenziosità a bordo e l’assorbimento delle asperità. La Toro può essere ordinata inizialmente con i motori benzina 1.8 (135 CV) e diesel 2.0 (170 CV). Il benzina può essere alimentato anche ad etanolo e lavora in abbinamento ad un cambio automatico a 6 rapporti, mentre il diesel lavora con il supporto di un 6 marce manuale oppure del 9 rapporti automatico. Le quattro ruote motrici sono ordinabili sulla diesel.
INTERNO CURATO - L’abitacolo del Fiat Toro risponde ad un’impostazione molto turistica e stradale, resa evidente dalla scelta delle stoffe e degli arredi: gli uomini della Fiat hanno scelto materiali e linee d’impronta automobilistica, ispirandosi al mobiletto centrale della Jeep Renegade e scegliendo componenti di prim’ordine, fra cui ad esempio il sistema multimediale Uconnect, un monitor a sfioramento da 5 pollici, la telecamera posteriore ed il climatizzatore bizona. Fin dalla versione base sono previsti di serie sette airbag, il controllo di stabilità, l’assistenza alle partenze in salita ed i comandi radio al volante. Gli allestimenti si chiamano Freedom e Vulcano, ma in fase di lancio si potrà ordinare anche l’allestimento inaugurale Opening Edition. La Toro verrà prodotta in Brasile e non dovrebbe arrivare in Europa.