AVANTI, NONOSTANTE I PROBLEMI - La casa americana fondata solo quattro anni fa dal designer Henrik Fisker con l’ambizione di produrre lussuose e sportive vetture ibride, sta attraversando un momento difficile. Da una parte deve risolvere i problemi di affidabilità per le batterie della Karma (qui il primo contatto), la “berlinona” lunga cinque metri in vendita dall’anno scorso; dall’altra deve fronteggiare il taglio dei fondi da parte del governo degli Stati Uniti, a causa dei ritardi nell’avvio della produzione (ad oggi sono state assemblate circa 700 Karma). Ma, alla Fisker non si sono persi d’animo e il debutto della berlina Atlantic, la seconda vettura realizzata dalla casa californiana, dovrebbe essere confermato per il prossimo 6 aprile, al Salone di New York. Invece, i tempi per la sua commercializzazione sono più lunghi: si parla dell’autunno del 2013 (costerà circa 60.000 euro).
È IBRIDA - Rispetto alla Karma, la Fisker Atlantic è più corta di una ventina di centimetri e mantiene la carrozzeria berlina a quattro porte dalle linee così dinamiche da farla sembrare una coupé. Aspetto accentuato anche da astuzie, come le maniglie delle porte posteriori invisibili (sono annegate nella cornice dei finestrini). La Fisker Atlantic si propone come alternativa “ecologica” a vetture come l’Audi A6 e la BMW Serie 5. Infatti, è un’ibrida, che utilizza un sistema simile a quello della Karma, ma con motori diversi. Sarà sempre quello elettrico (probabilmente uno solo e non due come per la “sorellona”) a muovere le ruote posteriori e l’energia per il suo funzionamento proviene da una batteria. Quando si esaurisce, non è necessario fermarsi: il motore termico (probabilmente il 2.0 turbo a benzina della BMW Serie 3 e non quello della General Motors della Karma) si avvia automaticamente e fornisce la corrente al motore elettrico.