TUTTA NUOVA - In attesa di farcela guidare quando il coronavirus allenterà la sua morsa, la Ford ha presentato ufficialmente anche in Italia la sua nuova crossover media: la Ford Kuga terza serie, che arriva dopo le edizioni del 2008 e del 2013. La Ford Kuga riprende lo stile delle auto più recenti della casa americana, prima fra tutte la più piccola Puma, anch’essa fresca di debutto. Le linee sono proporzionate, sinuose e sportiveggianti, con fari posizonati ben più in alto della mascherina, fiancata morbidamente scavata e base dei finestrini che risale verso la parte posteriore. Lunga 461 cm e larga 188, la Ford Kuga è tutta nuova, ha un abitacolo ampio, una plancia classica e lineare e un bagagliaio che trae vantaggio dal divano scorrevole: la capienza è di 475 litri quando è tutto indietro e di 645 quando viene traslato completamente in avanti (riducendo lo spazio per le gambe di chi siede sul divano, che comunque resta accettabile). Questi valori si riducono un po’ (64 litri in meno, arrivando a 411-581) nella versione ibrida plug-in 2.5 PHEV, per via dell’ingombro della batteria. Del resto, la “pila” consente di percorrere 56 km senza usare un goccio di benzina in un utilizzo misto, e 65 in città (i dati sono rilevati in base al recente ciclo di omologazione WLTP). Inoltre, le emissioni di CO2 (nel ciclo NEDC correlato, quello su cui si basano gli ecobonus governativi) sono di soli 26 g/km.
UNA PER OGNI ESIGENZA - Oltre alla versione PHEV, i cui prezzi partono da 38.250 euro, ci sono la Ford Kuga 1.5 turbo a benzina da 150 CV (da 28.750 euro) e le diesel: 1.5 con 120 cavalli (da 29.750 euro), 2.0 ibrida “leggera” (150 CV, ha una piccola unità elettrica di supporto che funziona a 48 volt e prezzi che partono da 32.000 euro) e infine 2.0 da 190 CV, a 40.500 euro. Quest’ultima ha il cambio automatico e la trazione integrale (nelle altre è anteriore) ed è proposta solo nella versione ST-Line X, più ricca e sportiva (rispetto alla Titanium aggiunge, fra le altre cose, i fari full led, il cruscotto digitale e l’hi-fi da 575 watt dello specialista B&O). Nel giro di pochi mesi, poi, si potrà ordinare l’ibrida a benzina (non ricaricabile dall’esterno, a differenza della PHEV): ha un 2.5 affiancato da un motore elettrico, è automatica e anche 4x4. Come prezzo di partenza per quest’ultima versione, ipotizziamo circa 35.000 euro.
RICARICABILE CON 225 CAVALLI - La versione più particolare della Ford Kuga resta la PHEV, sulla quale la Ford punta molto: i responsabili italiani pensano che una nuova Kuga su quattro sarà plug-in. Questa crossover è spinta da un 2.5 a benzina che funziona secondo il ciclo Atkinson invece del classico Otto (cosa che limita i consumi, anche se a scapito della potenza) e fornisce 152 cavalli; il motore/generatore elettrico di cavalli ne ha 110, e la combinazione dei due ne fornisce 225: quanto basta, secondo la casa, per passare da 0 a 100 km/h in 9,2 secondi, e toccare i 200 km/h. I motori sono collegati a un sistema di ingranaggi epicicloidali, che consente di ottenere una trasmissione automatica perfettamente fluida e di variare a piacere l’intervento dei due propulsori, per consumare meno benzina possibile o per rispondere a particolari esigenze del guidatore. Che, infatti, può scegliere fra quattro modalità di funzionamento. Le due principali sono EV Auto, in cui l’elettronica gestisce in autonomia l’intervento dei due motori, massimizzando la resa, ed EV Adesso, ovvero con funzionamento solo elettrico (che è disponibile finché la batteria non va “a zero”, e con velocità massima di 130 km/h). Gli altri due modi di funzionamento mantengono (EV Dopo) o accrescono (EV Ricarica) la carica, a scapito, però, dell’economia complessiva dei consumi. Servono se si prevede di aver bisogno in seguito dell’unità a corrente, magari per circolare a emissioni zero in una Ztl o per disporre del massimo delle prestazioni (ovvero, di tutti i 225 cavalli) in una lunga salita.
AL 100% IN TRE ORE - Come in tutte le ibride, la batteria della Ford Kuga 2.5 PHEV si ricarica parzialmente da sola, nei rallentamenti, ma essendo una plug-in, per un “pieno” di elettricità occorre collegarsi alla rete tramite la presa nella fiancata sinistra. L’auto accetta al massimo 3,6 kW, in corrente alternata, ottenibili da una colonnina pubblica o da una centralina wallbox montata in garage; in tal caso, per il costruttore, servono poco meno di tre ore per arrivare al 100%. Si usa il cavo apposito (tipo 2), fornito senza sovrapprezzo sino alla fine del 2020. Se, invece, si sfrutta quello per uso domestico (limitato a 1,8 kW e dotato di presa Schuko) il tempo diventa di 6 ore. Programmando le ricariche dal display nella plancia, è possibile sfruttare i momenti migliori: per esempio, si può far partire il flusso di corrente dalla mezzanotte, quando costa meno e non c’è il rischio di sovrapporsi ad altri dispositivi ad alto consumo (come un forno o al lavatrice) pur avendo collegato il cavo quando si è parcheggiato in garage ore prima. La batteria, al litio, ha una capacità di 14,4 kWh, ma la centralina di controllo consente di sfruttarne solo 10,3; una differenza notevole, volta a garantirne una lunga durata (oltre al “boost” elettrico in caso di necessità, quando si accelera al massimo). In ogni caso, la “pila” è garantita per 8 anni, o 160.000 km, e gli altri componenti del sistema ibrido per 5 anni o 100.000 km.
DOTAZIONE NON MALE - La Ford Kuga 2.5 PHEV è già abbastanza ben dotata nella versione Titanium: sono di serie “clima” bizona, cerchi in lega di 18 pollici, avviamento senza chiave, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, impianto multimediale con display di 8”, navigatore e ricarica wireless per i cellulari. Non mancano la frenata automatica di emergenza (anche in presenza di pedoni e ciclisti) e il mantenimento in corsia, oltre al modem integrato che, fra le altre cose, consente di dialogare con le altre auto dotate della stessa tecnologia, trasmettendo e ricevendo informazioni che possono migliorare la sicurezza (per esempio, si viene avvisati se una vettura che ci precede di qualche chilometro ha effettuato un frenata brusca, che potrebbe signifcare un incidente o la presenza di un ostacolo).
FATE BENE I VOSTRI CONTI - Anche se la Ford Kuga 2.5 PHEV è una delle ibride ricaricabili meno costose in assoluto, la differenza di prezzo rispetto alle altre versioni resta evidente. Ma, oltre ai vantaggi offerti da diverse amministrazioni locali in termini di libertà di circolazione e di parcheggio e al risparmio durante l’utilizzo se si effettuano le ricariche a prezzi convenienti, vanno considerati anche il bonus statale (1.500 euro, o 2.500 con rottamazione) e il maggior valore residuo dell’usato. Questi ultimi due vantaggi sono esemplificati nell’ideaFord, una formula rateale che consente di portare a casa l’auto e di usarla per qualche anno, per poi decidere se riscattarla o meno. Un esempio: con un contratto di tre anni, si può avere una 1.5 EcoBoost Titanium senza anticipo e con 385 euro al mese, oppure una 2.5 PHEV Titanium con la stessa rata di 385 euro, ma con un anticipo di 3.000 euro. Una differenza molto meno evidente rispetto ai 9.500 euro del listino.