Il 2022 non è stato un anno positivo per la Ford, poiché la casa dell’Ovale Blu ha perso 2 miliardi di dollari. Il ceo Jim Farley, intervenuto al telefono con gli analisti nella tarda serata del giovedì, ha imputato ai problemi relativi all’interruzione della catena di fornitura, che hanno impattato negativamente sulla produzione (nel Q4 mancano 100.000 auto) come causa dei risultati inferiori alle aspettative. Il dirigente ha però promesso risultati migliori nel 2023, anno definito “cruciale” per il futuro della casa automobilistica, stimando un guadagno tra i 9 e gli 11 miliardi di dollari.
Il numero uno della casa americana ha sottolineato che le perdite sono dovute alla inefficienza del sistema industriale della Ford. Non è un caso, che la compagnia stia decidendo proprio in questi giorni l’entità dell’operazione di razionalizzazione, e dei relativi tagli, da attuare in Europa. Lo scorso mese la società ha comunicato ai sindacati che taglierà fino a 2.500 posti di lavoro nel vecchio continente, soprattutto in Germania, dove, nel 2025 lo stabilimento di Saarloius, dove viene costruita la Focus, sarà ceduto (qui la news) e l’impianto di Colonia verrà convertito alla produzione di auto elettriche.