RITORNO AL FUTURO – Il cofano motore “immenso” con la grossa stella a tre punte che campeggia nella “bocca” e quelle portiere che si aprono verso il cielo. Non ci sono dubbi, la linea della SLS è stata chiaramente ispirata a quella della Mercedes SL 300 degli Anni 50.
La SLS è la prima sportiva progettata interamente dalla AMG, la divisione della Mercedes che sviluppa le versioni “pepate”. Il motore è un V8 da 6,3 litri da 571 CV.
Corsaiolo l'abitacolo con sedili superavvolgenti regolabili elettricamente per "vestire" il corpo di guidatore e passeggero come una seconda pelle. La seduta bassa fa sedere a pochi centimetri da terra e lo sguardo corre lontano oltre l'immenso cofano, come sulle sportive degli Anni 60.
Come la mitica SL 300 "Gull-wing" (ali di gabbiano), anche la SLS ha le portiere che si aprono verso l'alto. Molto curato l'abitacolo.
Per distribuire meglio i pesi sui due assali (53% al posteriore e 47% all'anteriore), il motore è sotto al cofano davanti, mentre il gruppo cambio è a ridosso delle ruote dietro (questo schema viene definito “transaxle”). Quest ultimo è un robotizzato a doppia frizione ed è collegato al motore con un albero di trasmissione in fibra di carbonio, materiale leggero ed estremamente resistente.
Grazie al telaio in alluminio che contiene il peso dell'auto in 1620 kg, la SLS dovrebbe essere in grado di scattare da 0 a 100 km/h in soli 3,8 secondi e raggiungere i 315 km/h.
DA APRILE 2010 - Le premesse per divertirsi su questa sportiva estrema ci sono tutte, ma il “piacere” si paga: con un assegno di quasi 180.000 euro. Niente panico, però. Per raccogliere il "gruzzoletto" c'è tempo fino alla primavera del 2010...