DEBUTTO A GEISELWIND - Se l'
idrogeno sarà il “carburante” del futuro è ancora presto per saperlo. Di certo ne sono convinti alcuni costruttori che stanno investendo risorse consistenti per lo sviluppo di auto a celle a combustibile e per la creazione dell'infrastruttura di
rifornimento. In Europa uno dei marchi più attivi è Daimler che ha avviato da tempo un piano (
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UN PIANO DA 20 STAZIONI - Il nuovo impianto di
rifornimento presso l'area di servizio Total è realizzato dalla Linde, azienda specializzata nel settore che ha firmato pure il Centro per l'Idrogeno di Bolzano (
qui per saperne di più) e altre 90 stazioni in 15 paesi del mondo. Un'intesa, quella tra Daimler e Linde, da 20 milioni di euro per la costruzione di 20 nuove stazioni di H2 da un milione l'una, quanto è costata quella di Geiselwind. Risorse in parte supportate dal NIP, il programma di innovazione nazionale del Ministero Federale dei Trasporti per lo sviluppo della tecnologia H2 che prevede fondi per 1,4 miliardi di euro entro il 2016 gestiti dal NOW, l'organizzazione tedesca per l'idrogeno e la tecnologia fuel cell.
OBIETTIVO 50 DISTRIBUTORI - L'erogatore di Geiselwind sull'autostrada che collega Würzburg a Norimberga si inserisce nella rete di distributori della Germania centro meridionale che prevede già alcuni impianti aperti a Francoforte, Stoccarda e Monaco di Baviera. Un debutto che porta a 18 le attuali stazioni H2 aperte al pubblico (in totale sono circa 30) in Germania, delle quali sette portano l'insegna di Total. Un numero che appare ancora lontano dall'obiettivo fissato di avere una rete nazionale di 50 distributori entro la fine dell'anno. Un traguardo che, secondo la visione ministeriale, assicurerebbe la copertura minima per permettere di viaggiare con auto a idrogeno su tutto il territorio tedesco.