ANNI DI BATTAGLIE - La Camera bassa del Parlamento tedesco ha approvato l’introduzione di un pedaggio per le automobili che circolano sulle autostrade del Paese, calcolato sulla base di cilindrata ed emissioni fino a un massimo di 130 euro. Il nuovo sistema non entrerà in vigore prima del 2019. In questo modo la Germania porta a termine una lunga battaglia politica (il partito democratico CSU ne parlava dal 2013) e promette di investire fondi maggiori per il mantenimento della sua rete stradale, a dispetto delle critiche giunte dall’Unione Europea e dai paesi confinanti: Bruxelles aveva chiesto e ottenuto di non riservare il pedaggio ai soli automobilisti stranieri, regola che avrebbe sancito una forma di discriminazione, mentre i land di confine Saarland e Renania-Palatinato hanno annunciato di voler mediare per non svantaggiare i frontalieri.
DIESEL PENALIZZATI - I residenti dovranno pagare l’importo, ma in cambio riceveranno uno sconto sulla tassa di possesso che di fatto bilancerà l’aggravio, tanto più generoso quanto l’automobile sarà recente e di conseguenza meno inquinante. Con la nuova legge l’importo verrà calcolato in maniera proporzionale, secondo un metodo che tiene conto della lunghezza, della classe di omologazione e del tipo di carburante: le auto a benzina saranno tassate meno di quelle a gasolio. La somma incassata dagli automobilisti tedeschi verrà impiegata per il mantenimento dei 39.000 chilometri di strade statali e dei 13.000 chilometri di autostrade, mentre quella proveniente dagli stranieri sarà utilizzata solo per le autostrade.
ESCLUSE SOLO LE 2 RUOTE - L’importo medio dovrebbe aggirarsi intorno ai 67 euro. Il sito Auto Motor und Sport ha fornito qualche esempio: una Volkswagen Polo 1.2 a benzina del 2014 costerà 24 euro, una Volkswagen Golf 1.9 a gasolio del 2003 verrà tassata per 108,8 euro e una Passat 2.0 a gasolio del 2012 dovrà pagare 104,5 euro. La tassa non dovrà essere pagata dalle automobili a zero emissioni, da quelle guidate da persone con disabilità e da tutti i mezzi da lavoro, anche quelli pesanti, ma non dalle due ruote. Gli estremi del pagamento verranno memorizzati all’interno di una banca dati online, in maniera da consentire alle autorità di effettuare controlli a campione attraverso i normali lettori delle targhe. Le multe per i trasgressori non sono ancora state stabilite.