D’EPOCA, MA SEMPRE AL MASSIMO - Giunto alla sedicesima edizione, il Goodwood Revival Meeting che si è chiuso pochi giorni fa non è stato baciato dal bel tempo: un po’ di vento, tante nuvole e qualche acquazzone hanno reso il clima davvero “inglese”. Ciononostante, il pubblico che ha partecipato a questo evento dedicato alle auto e moto storiche è stato come sempre assai numeroso, e lo spettacolo appassionante. Sul veloce e impegnativo circuito di Goodwood, località immersa nella verdissima campagna britannica a meno di cento chilometri da Londra, si sono sfidati bolidi del valore di milioni di euro (citiamo, fra le altre, le Ferrari 250 GTO e Le Mans degli anni 60). E non certo andando a spasso: le gare sono state tiratissime e ricche di colpi di scena, come ci si può aspettare dalla partecipazione di assi del motorismo sportivo quali gli ex della F.1 Jean Alesi, Jochen Mass e il nostro Emanuele Pirro, e Tom Kristensen, il recordman della 24 ore di Le Mans (sinora ne ha vinte nove edizioni).
ITALIANE NIENTE MALE - Tra l’altro, quest’anno, l’Italia dei motori si è fatta decisamente onore. In mezzo a centinaia di “belve” inglesi o statunitensi, tutte accuratamente preparate, le Ferrari, Maserati e Alfa Romeo si sono battute alla grande, raggiungendo le zone alte della classifica in gare sempre molto affollate, con trenta e più auto al via. Nelle due corse dedicate alle vetture da turismo, un’Alfa Romeo Giulia 1600 GTA è giunta seconda, a poca distanza dalla Ford Galaxie vincitrice (che, però, aveva un motore “7000”…). Due bei secondi posti anche per le Maserati: una 300 S tra le Sport degli anni 50 e una 250F tre le formula 1. Terza, invece, è risultata una Ferrari 250 GT Tour de France nella gra per le granturismo degli anni 50, ma prima quanto a spettacolo. Per contare una vittoria, però, si deve andare sulle due ruote. Una rombante MV Agusta a tre cilndri (sì, proprio una di quelle con cui correva Agostini) ha battuto una schiera di locali Norton Manx.
PROGETTISTA E PURE PILOTA - Descrivere tutto sarebbe impossibile, ma un cenno lo merita la gara riservata alle Ford GT40 (una delle Sport più famose di sempre): a Goodwood ce n’erano una trentina, probabilmente mai se ne erano radunate tante. E a vincere è stata una coppia niente male: Kenny Brack, vincitore della 500 miglia di Indianapolis del 1999, insieme a Adrian Newey, il progettista delle Red Bull che stanno dominando gli ultimi mondiali di Formula 1: un appassionato vero, e a quanto pare, anche un buon pilota. Citiamo poi il memorial dedicato a Jim Clark, l’asso scozzese che vines il suo primo mondiale cinquant’anni fa, nel 1963: la sfilata delle auto che ha guidato nella sua carriera comprendeva alcuen delle più belle e interessanti Lotus di sempre.
AEREI, BICI E SHOPPING - Non sono poi mancati gli show aerei (con gli Spitfire e i Lancaster della seconda guerra mondiale), una simpatica sfilata rievocativa del Tour de France (con biciclette di tutte le epoche) e una presenza sempre più importante di bancarelle dedicate al motorismo d’epoca: libri, modellini, vestiti, ricambi… si sarebbe potuta passare una giornata a curiosare soltanto lì. Il tutto, immeros in una coreografia nel più puro stile anni 60: non solo la pista e i box sono come una cinquantina d’anni fa, ma anche il modo di vestire degli addetti e di gran parte del pubblico. Insomma, il Goodwood Revival è un vero e proprio salto nel passato, che per gli appassionati assomiglia da vicino al paese dei balocchi. Un paese dei balocchi che quest’anno si è rivelato un po’ troppo freddo e umido, ma l’Inghilterra è anche questo…