COME NEGLI ANNI 60 - Se avete una gran passione per i motori e siete convinti che l’epoca d’oro dell’automobilismo risalga a qualche decina di anni fa, allora il Goodwood Revival (in programma quest’anno dall’11 al 13 settembre 2015) è un’esperienza unica e indimenticabile. L’evento si tiene nell’omonimo circuito del sud dell’Inghilterra, rimasto tale e quale come era negli anni 60, quando ogni settimana vi si disputavano gare tiratissime. La chiusura alle competizioni nel decennio successivo, infatti, lo ha preservato dai cambiamenti (necessari per adeguare la sicurezza alle crescenti prestazioni delle auto) che hanno dovuto subire i circuiti rimasti in attività: chicane che spezzano i rettilinei più veloci, vie di fuga chilometriche, paddock che sembrano fortini inespugnabili. A Goodwood, niente di tutto questo: le tribune (ancora in legno) sono a poche decine di metri dalla pista, il susseguirsi di curvoni veloci mette in mostra l’abilità dei piloti e favorisce lo svilupparsi di appassionanti bagarre, i box sono subito lì, a portata di mano, con piloti (anche stelle di prima grandezza del motorsport) e meccanici ben disposti a scambiare qualche battuta e scattare foto ricordo.
FERRARI IN GRANDE SPOLVERO - L’atmosfera è davvero unica, anche perché tutto è ricreato in stile anni 60: l’abbigliamento dei protagonisti ma anche dei visitatori (si è caldamente invitati a vestirsi come all’epoca), i negozi, le bancarelle, i bar, le giostre. Insomma, un contorno degno del piatto principale del Revival: le gare, che si disputano dalla mattina alla sera senza sosta, con macchine (e motociclette) che hanno fatto la storia e che vengono messe alla frusta senza pietà, dando vita a un grande spettacolo. Tra gli eventi speciali in programma per quest’anno, citiamo la Lavant Cup dedicata in esclusiva alle Ferrari Sport degli anni 50: decine di 166M, 340 MM, 375MM, 750 Monza, Testarossa affolleranno la pista a piena velocità, dando vita a uno spettacolo mozzafiato per gli appasionati. E poi, ci sarà il tributo a Bruce McLaren: il pilota neozelandese fondatore negli anni 60 dell’omonimo team (in seguito vincitore, tra le altre cose, di otto titoli costruttori e 12 piloti in Formula 1) sarà ricordato con una parata di decine delle sue vetture.
NON CI SONO SOLO LE AUTO - Per saperne di più, c’è il sito
www.goodwood.com, dove si possono anche acquistare i biglietti (non è previsto, infatti, l'acquisto sul posto). Tenete conto che, aggiungendo qualche giorno, le occasioni per fare del turismo non mancano affatto: Londra è a un’ora e mezza di distanza, la costa meridionale dell’Inghilterra è molto gradevole, e non sono lontane attrazioni come Stonehenge e le scogliere di Dover. L’aeroporto più comodo è quello di Londra Gatwick (a sud della capitale, dove è più facile trovare un posto per dormire).