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Goodwood Revival 2015: la festa dell’auto storica

13 luglio 2015

Centinaia di auto e moto d’epoca che si esibiscono in gare spettacolari, in un’atmosfera anni 60 di grande fascino. È il Goodwood Revival.

Goodwood Revival 2015: la festa dell’auto storica
COME NEGLI ANNI 60 - Se avete una gran passione per i motori e siete convinti che l’epoca d’oro dell’automobilismo risalga a qualche decina di anni fa, allora il Goodwood Revival (in programma quest’anno dall’11 al 13 settembre 2015) è un’esperienza unica e indimenticabile. L’evento si tiene nell’omonimo circuito del sud dell’Inghilterra, rimasto tale e quale come era negli anni 60, quando ogni settimana vi si disputavano gare tiratissime. La chiusura alle competizioni nel decennio successivo, infatti, lo ha preservato dai cambiamenti (necessari per adeguare la sicurezza alle crescenti prestazioni delle auto) che hanno dovuto subire i circuiti rimasti in attività: chicane che spezzano i rettilinei più veloci, vie di fuga chilometriche, paddock che sembrano fortini inespugnabili.  A Goodwood, niente di tutto questo: le tribune (ancora in legno) sono a poche decine di metri dalla pista, il susseguirsi di curvoni veloci mette in mostra l’abilità dei piloti e favorisce lo svilupparsi di appassionanti bagarre, i box sono subito lì, a portata di mano, con piloti (anche stelle di prima grandezza del motorsport) e meccanici ben disposti a scambiare qualche battuta e scattare foto ricordo.
 
FERRARI IN GRANDE SPOLVERO - L’atmosfera è davvero unica, anche perché tutto è ricreato in stile anni 60: l’abbigliamento dei protagonisti ma anche dei visitatori (si è caldamente invitati a vestirsi come all’epoca), i negozi, le bancarelle, i bar, le giostre. Insomma, un contorno degno del piatto principale del Revival: le gare, che si disputano dalla mattina alla sera senza sosta, con macchine (e motociclette) che hanno fatto la storia e che vengono messe alla frusta senza pietà, dando vita a un grande spettacolo. Tra gli eventi speciali in programma per quest’anno, citiamo la Lavant Cup dedicata in esclusiva alle Ferrari Sport degli anni 50: decine di 166M, 340 MM, 375MM, 750 Monza, Testarossa affolleranno la pista a piena velocità, dando vita a uno spettacolo mozzafiato per gli appasionati. E poi, ci sarà il tributo a Bruce McLaren: il pilota neozelandese fondatore negli anni 60 dell’omonimo team (in seguito vincitore, tra le altre cose, di otto titoli costruttori e 12 piloti in Formula 1) sarà ricordato con una parata di decine delle sue vetture. 
 
NON CI SONO SOLO LE AUTO - Per saperne di più, c’è il sito www.goodwood.com, dove si possono anche acquistare i biglietti (non è previsto, infatti, l'acquisto sul posto). Tenete conto che, aggiungendo qualche giorno, le occasioni per fare del turismo non mancano affatto: Londra è a un’ora e mezza di distanza, la costa meridionale dell’Inghilterra è molto gradevole, e non sono lontane attrazioni come Stonehenge e le scogliere di Dover. L’aeroporto più comodo è quello di Londra Gatwick (a sud della capitale, dove è più facile trovare un posto per dormire). 

 



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Ritratto di Mattia Bertero
13 luglio 2015 - 18:20
3
Il respiro delle auto e gare di una volta, se continuano a rievocare i periodi storici della storia dell'automobile. Tra 50 anni voglio vedere se si faranno festival con le auto di adesso...anzi credo che continueranno a promuovere eventi con auto che a quei tempi avranno 100 anni. A ragion veduta, il trentennio anni 50-60-70 è stato il periodo più bello dell'automobile in tutti gli ambiti, sia stradale che agonistico.
Ritratto di giuggio
13 luglio 2015 - 18:50
Hai ragione al 100 per 100! Linee, sound, piacere di guida, inventiva dei progettisti invece che degli uomini del marketing... erano anni fantastici per chi amava i motori
Ritratto di Claus90
13 luglio 2015 - 22:59
Io tifo per le ferrari di tutti i tempi, per me la ferrari è il marchio più bello del mondo
Ritratto di orsogol
14 luglio 2015 - 10:17
1
Queste sì che sono manifestazioni che mi appassionano, con auto d'epoca curatissime anche nella meccanica, che rombano e sfrecciano al limite delle loro prestazioni. Siamo lontani anni luce da certi patinati concorsi d'eleganza, musei all'aperto di auto bellissime, che arrivano col carrello e fanno solo pochi metri sulle loro ruote perchè destinate a suscitare l'ammirazione della gente comune. Io non riesco ad entusiasmarmi più di tanto perchè amo l'automobile prima di tutto per la sua meccanica e per le sensazioni che mi dà guidandola, mentre le mostre statiche tutte basate sull'eleganza e sulla perfezione dei dettagli della carrozzeria e degli interni probabilmente appassionano quelli che non sono interessati nè alla meccanica nè alla guida, ma ammirano una Bugatti come ammirerebbero una sedia di Le Corbusier. W Goodwood!