DIREZIONE ALTERNATIVA - Il futuro dell’automobile pensiamo sia strettamente legato all’arrivo dei sistemi per la guida autonoma ed alla completa diffusione dell’elettrico. In realtà l’evoluzione del settore riguarda anche i pneumatici, destinati in maniera ipotetica a perdere il loro aspetto consueto e ad assumere una forma sferica: in tal modo ne guadagnerebbero manovrabilità e sicurezza. Queste almeno sono le idee alla base del prototipo Eagle-360, presentato dalla statunitense Goodyear, che intende fornire una visione su quella che potrebbe diventare la gomma di automobili molto lontane da quelle che guidiamo oggi. L'Eagle-360 è stato presentato al Salone dell’automobile di Ginevra e va considerata una proposta di stile.
PARCHEGGI AUTONOMI - I tecnici della Goodyear hanno basato il loro studio su una ricerca effettuata da Navigant Research, secondo cui entro il 2035 viaggeranno su strada 85 milioni di automobili senza conducente. Da qui è nata l’esigenza di lavorare su pneumatici adatti per soddisfare esigenze di nuovo tipo. Il Goodyear Eagle-360 consente ad esempio di incrementare la manovrabilità negli spazi più contenuti e di muovere l’auto in tutte le direzioni, caratteristica utile dopo la rivoluzione che potrebbe interessare i parcheggi: l’azienda statunitense immagina che le strutture del futuro avranno margini inferiori fra una vettura e l’altra, quindi ogni automobile dovrà muoversi anche in senso laterale. Le operazioni di parcheggio verranno portate a termine dall’intelligenza artificiale.
PIÙ COMFORT - La forma a sfera riduce inoltre le perdite di aderenza su fondi sdrucciolevoli ed ha reso necessario un nuovo collegamento alla struttura dell’automobile, alternativo alle classiche sospensioni: la Goodyear ha pensato ad una tecnologia a levitazione magnetica, capace di far aumentare il comfort dei passeggeri e di ridurre la rumorosità. Il Goodyear Eagle-360 prevede inoltre un battistrada creato da una stampante 3D ed integra alcuni sensori, che assimilano determinate informazioni e le comunicano alla vettura, in modo che questa possa adattarsi: i sensori registrano l’usura del battistrada, le condizioni metereologiche e lo stato del manto stradale. Il battistrada riproduce un tipo di corallo, mentre il fondo delle scanalature richiama una spugna: in questo modo, secondo la Goodyear, migliora l’aderenza quanto l’asfalto è bagnato.