OBBLIGO DI SICUREZZA - Con la sicurezza non si scherza, e dovrebbero essere inammissibili intoppi che creino problemi a garantire il viaggiare sicuri. Meno che mai per quel che riguarda una componente come i serbatoi delle auto alimentate a gas. Così dovrebbe essere ma in realtà non è, e a creare i problemi è la struttura pubblica chiamata a controllare detti serbatoi (nella foto), cioè gli uffici della Motorizzazione. Sono infatti questi che devono effettuare il collaudo del nuovo serbatoio, obbligatoriamente da installare dopo dieci anni di vita di quello precedente.
POCHI TECNICI E TANTI SERBATOI - La norma prevede che l’operazione possa essere compiuta presso gli stessi uffici della Motorizzazione oppure che quest’ultima invii un proprio tecnico presso l’officina che ha compiuto la sostituzione. Ma da qualche mese il meccanismo si è inceppato: da un lato la crescente carenza di personale presso gli uffici della Motorizzazione, dall’altra un forte aumento di richieste (il 2009 registrò un vero boom di vendite di auto a Gpl, per via degli incentivi) hanno portato a inaccettabili tempi di prenotazione dei collaudi.
SENZA VIA DI USCITA - L’automobilista proprietario di un’auto a gas la cui immatricolazione (o la cui installazione dell’impianto) risale al 2009 al momento di richiedere il collaudo si sente dire che deve attendere circa un anno, sia che si rivolga a un’officina privata, presso cui poi il tecnico della Motorizzazione deve andare a compiere la verifica tecnica, sia che si rivolga direttamente agli uffici della stessa Motorizzazione. E ovviamente, circolare utilizzando il serbatoio vecchio o quello nuovo privo di collaudo non è consentito. Il Codice della strada prevede pesanti sanzioni e inoltre è previsto il fermo amministrativo del veicolo.