CONDANNATA - Il Gruppo Volkswagen e la Vzbv, un importante associazione tedesca dei consumatori, che nell’ottobre del 2019 aveva avviato un’azione collettiva nei confronti del gruppo automobilistico (rappresentando 260.000 clienti del Gruppo Volkswagen in Germania), chiedendo un risarcimento per compensare la perdita di valore delle loro auto causata dal Dieselgate, hanno raggiunto un accordo che prevede il versamento all’associazione di una somma pari a 830 milioni di euro.
INDENNIZZI VARIABILI - Questa somma sarà divisa tra i circa 260.000 membri che hanno aderito alla class action; l’ammontare dell’importo esatto, che verrà corrisposto una tantum a partire dal mese di marzo a ogni cliente residente in Germania e ancora in possesso di un veicolo acquistato prima dell'1 gennaio 2016, dipende dal modello e dall’età, e oscilla tra i 1.350 e i 6.257 euro, fino a un massimo pari al 15% del prezzo d'acquisto.
DOPO 5 ANNI - Lo scandalo Dieselgate, che risale al 2015, quando il Gruppo Volkswagen ha ammesso di aver utilizzato, nelle centraline di alcune sue vetture, un software illegale per alterare i test antinquinamento sui motori diesel, finora è costato alla compagnia tedesca più di 30 miliardi di euro tra aggiornamenti software, multe e indennizzi. Solo nella maxi azione collettiva americana, avviata nel 2016, la Volkswagen ha sborsato 25 miliardi di dollari.