PUNTA SULL'EFFICIENZA - In vendita da fine ottobre 2018 nelle versioni con il solo motore termico, da inizio 2019 sarà ordinabile con il motore i-MMD da 184 CV. È la suv media Honda CR-V Hybrid, che si basa su un raffinato motore ibrido in grado di soppiantare il quattro cilindri a gasolio disponibile sul vecchio modello (non riproposto sulla nuova CR-V). L'ibrido Intelligent Multi Mode Drive viene mostrato dal vivo qui al Salone dell'auto di Parigi ed è basato su un quattro cilindri a benzina 2.0 Atkinson, un ciclo di funzionamento alternativo a quello Otto dove la fase di espansione del pistone è maggiore di quella di compressione. Ciò penalizza il brio, ma è studiato per migliorare l'efficienza e di conseguenza i consumi.
TRE MODALITÀ - Oltre al motore termico sono previsti due motori elettrici, integrati nella Honda CR-V Hybrid diversamente rispetto alla maggior parte degli ibridi convenzionali. Le modalità di guida sono tre. Nellamotore a benzina viene fatta passare attraverso il secondo motore elettrico, che funziona come generatore per ricaricare le batterie. Ciò significa che le pile vengono ricaricate più velocemente rispetto alle altre vetture ibride tradizionali, che recuperano l’energia in frenata o nei rallentamenti. Nella maggior parte delle situazioni di guida in città, la CR-V Hybrid passerà automaticamente dalla modalità Hybrid Drive a quella EV Drive, e viceversa, per ottimizzare l’efficienza. In autostrada o alle repentine pressioni dell’acceleratore per ichiedere potenza si attiva invece la modalità Engine Drive, dove funziona solo il motore termico. Alle andature medie la Honda CR-V Hybrid resta circa la metà del tempo in Hybrid Drive e l’altra in Engine Drive.
CAMBIO MONOMARCIA - Nella modalità Engine Drive una frizione si chiude e permette al motore termico di trasferire la potenza direttamente alle ruote anteriori della Honda CR-V Hybrid. Ciò invece non avviene in Hybrid Drive, dove il 2.0 a benzina non contribuisce direttamente alla trazione, ma è il primo motore elettrico a spingere le ruote. I tecnici della casa giapponese hanno dovuto lavorare di "fino" per integrare i tre motori, con l'obiettivo di ridurre le vibrazioni su volante e pedaliera e mettere in funzione sempre la modalità di guida adatta. Secondo quanto dichiara la Honda il passaggio tra le varie modalità di guida è impercettibile per gli occupanti. Un sistema di questo genere funziona grazie a un cambio particolarmente evoluto, non a variazione continua di rapporto come sulle ibride tradizionali, ma a singolo rapporto fisso, tecnologia scelta per rendere più fluido il trasferimento della coppia fra i motori. La trazione integrale è garantita da un tradizionale albero di trasmissione che aziona le ruote posteriori prelevando coppia dall’unità ibrida che si trova nella parte anteriore della vettura.