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Honda NeuV, la citycar per la mobilità condivisa

07 gennaio 2017

Il prototipo Honda NeuV, a zero emissioni, va alla ricerca da solo di persone da portare a destinazione.

Honda NeuV, la citycar per la mobilità condivisa

ECOSISTEMA - I confini della mobilità privata si allargheranno nei prossimi anni e includeranno soluzioni legate all'intelligenza artificiale, alla robotica e ai big data, trasformando l'intero settore in un vero e proprio ecosistema: le tecnologie saranno integrate e comunicheranno fra loro (a partire dalle automobili) per migliorare l'esperienza di viaggio, in termini di comfort o sicurezza, formando quello che viene definito Cooperative Mobility Ecosystem. Questa visione è stata illustrata dalla Honda nel corso della rassegna Consumer Electronics Show di Las Vegas, fra le principali al mondo nel settore delle nuove tecnologie, attraverso una serie di prototipi anche molto diversi fra loro.

NEUV, LA CITYCAR DEL FUTURO - La novità principale è l'automobile Honda NeuV (foto e video qui sopra, da pronunciarsi new-v), un veicolo elettrico per la città studiato per essere condiviso attraverso forme di mobilità senza conducente. La Honda è partita dalla considerazione che le automobili private rimangono ferme per il 96% del tempo. In questi frangenti la NeuV può raggiungere da sola i clienti da portare a destinazione e garantire così un guadagno al proprietario, anche mettendo in rete (e quindi vendendo) elettricità nelle ore di maggior richiesta. La Honda Neu-V è dotata di una forma di intelligenza artificiale, chiamata Hana, che riconosce lo stato d'animo del guidatore e fornisce consigli musicali personalizzati o prevede alcune sue decisioni, sulla base di quelle assunte in precedenza. La Neu-V ha un abitacolo a due posti e integra una sorta di skateboard elettrico, da utilizzare per l'ultima parte del tragitto.

LA MOTO CHE NON CADE - La Honda ha presentato al CES una serie di altre tecnologie, compresa ad esempio quella chiamata Safe Swarm, che sfrutta il protocollo di comunicazione a breve distanza DSRC per mettere in contatto le automobili sulla strada, in maniera da rendere più facilmente gestibili situazioni potenzialmente pericolose. Nel corso della rassegna è stato presentato anche il sistema Riding Assist (video qui sotto), che mantiene bilanciata una motocicletta senza il pericolo di far cadere la persona o le persone in sella. Il sistema non si avvale di pesanti e ingombranti giroscopi, che finirebbero con l'alterare la dinamica del veicolo, ma adotta il sistema introdotto con il mezzo per la mobilità individuale UNI-CUB (qui per saperne di più).

ACCORDI MIRATI - La Honda sta lavorando allo stesso tempo ad accordi mirati con società di grande esperienza, in maniera da velocizzare lo sviluppo in determinate aree: con la VISA per il pagamento al benzinaio e dei parcheggi, con la DreamWorks Animation per la creazione della realtà aumentata per il sistema di bordo, con la VocalZoom per i comandi vocali attraverso il riconoscimento facciale e con la Leila per la creazione di monitor interni dove le immagini sono proiettate in 3D.



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Ritratto di Magnificus
8 gennaio 2017 - 14:57
Come scritto in precedenza ....sono vicini i tempi della fantascienza di Isaac Asimov (visto il film Io Robot....e le auto erano Audi :-))
Ritratto di leomar
8 gennaio 2017 - 20:19
Honda, what else? o meglio dire who else?
Ritratto di MAXTONE
8 gennaio 2017 - 22:13
Non ci sto più dentro domani verrà svelata la quinta generazione della LS, era ora visto che l'attuale è sul mercato da dieci anni suonati.
Ritratto di PAPERO76
9 gennaio 2017 - 09:06
questa guida autonoma è il sogno di tutte le donne indaffarate a fare 'shopping'
Ritratto di monodrone
9 gennaio 2017 - 09:47
Ottimo. Avanti anni luce.
Ritratto di Dorian
9 gennaio 2017 - 10:55
Mi ricorda un po' il film: atto di forza. Comunque notate che praticamente tutti gli articoli disponibili sul sito, trattano solamente auto elettriche e a guida autonoma? Mi sento investito dal futuro imminente come da un tir! Credo sia stata la stessa sensazione per quelli che a fine 800' si vedevano invadere da mezzi di locomozione a motore, mentre loro giravano ancora con la carrozza o il calesse