SI È FATTA BELLA - A sei anni dal debutto, la Hyundai i10 è ancora apprezzata per la praticità e per il valido rapporto tra qualità, dotazione e prezzo. Su queste doti punta anche il nuovo modello, che si mostra per la prima volta qui a Francoforte e che arriverà in Italia entro la fine dell'anno. Ma, quanto al resto, la nuova
Hyundai i10 è proprio tutta un'altra cosa. A partire dall'estetica. Senza essere particolarmente innovativo, lo stile è moderno, e questa citycar ha ora quello slancio e quell'armonia che prima le facevano un po' difetto. Parte del merito va alle nuove misure: l'auto è otto centimetri più lunga (sono 367 in tutto), cinque più larga (siamo a 166) e quattro più bassa (150). Ma anche la cura riservata ai particolari fa molto. Il frontale, dal cofano corto, ha un'ampia presa d'aria inferiore e una sottile mascherina che collega i fari spigolosi; le luci diurne a led sono una “elle” rovesciata che contorna gli inserti neri dove sono inseriti i fendinebbia; la fiancata, semplice e netta, ha i finestrini che si stringono andando verso la coda ed eleganti fasce paracolpi laterali (nere o nel colore della carrozzeria a seconda delle versioni); ben inseriti i cerchi in lega di 15 pollici (ma le versioni meno ricche li monteranno di 13 o di 14”), gli specchietti che incorporano le sottili frecce a led e le maniglie cromate. I fanali e parte del lunotto “sbordano” sulla fiancata dalla coda, che è ben proporzionata e si caratterizza per la targa posta in basso, nel paraurti.
SPAZIO E FINEZZE - Dicevamo della praticità. Ebbene, le grandi porte della Hyundai i10 consentono un facile accesso davanti come dietro, e quattro adulti, anche piuttosto alti, si trovano a loro agio. Stringendosi, poi, si può viaggiare in cinque. Per la categoria, è ampio anche il baule (252/1046 litri, mentre sul modello attuale sono 225/910) oltre che ben rifinito: è interamente rivestito, con feltro di buona qualità e plastiche realizzate con precisione. L'abitacolo è molto curato per essere quello di una citycar. Come l'esterno, non brilla per personalità, ma il disegno è piacevole e vivace (ci sono ampi inserti in quattro colori contrastanti a scelta), i materiali di buon livello e i portaoggetti ampi e numerosi. La dotazione della Hyundai i10, poi, è degna di auto più grandi. Le vetture esposte, le più ricche, avevano la radio con ampio display, sei altoparlanti, prese Aux e Usb e comandi anche sul volante; le cinture di sicurezza regolabili in altezza (come pure il sedile sinistro e il volante), le maniglie sul tetto “ammortizzate”, quattro alzavetro elettrici e persino i sedili riscaldabili. Il coperchio che richiude l'ampio vano nella consolle, poi, è una vera sciccheria; basta una lieve pressione per farlo aprire con dolcezza (lo scorrimento è frenato). Insomma, tenendo anche conto dei gradevoli inserti in colore contrastante (quattro a scelta) su plancia e pannelli, non sembra di stare su una citycar ma su un'auto di livello superiore.
DUE MOTORI, E PURE A GPL - La Hyundai i10, che anche nella meccanica presenta sostanziose novità, potrà montare un tre cilindri 1.0 da 66 cavalli (67 per la versione a Gpl Econext, realizzata direttamente in fabbrica) o un quattro cilindri 1.2 con 87 CV; le velocità massime dichiarate sono, rispettivamente, di 155, 149 e 171 km/h, mentre per i consumi si va dai 23,2 km/litro della 1.0 nell'allestimento “economico” Blue Drive ai 16,1 km con un litro di Gpl per la versione a gas. Oltre al cambio manuale a cinque marce, le versioni a benzina potranno montare un automatico. Chiudiamo ricordando che tutte le i10 disporranno di Abs, Esp, quattro freni a disco e sei airbag, e si potranno avere anche il “clima” automatico e i sensori della pressione delle gomme. E i prezzi? I responsabili della filiale italiana garantiscono che una 1.0 “base” si porterà a casa con meno di 10.000 euro. Inclusi cinque anni di garanzia.