COLMA UN VUOTO - Contornata da una concept (la Vision G, che prefigura le prossime Hyundai di fascia alta), dalla rinnovata suv Santa Fe e dalla i40 che porta al debutto la tecnologia Android Auto (per collegare lo smartphone al sistema multimediale di bordo), al
Salone di Francoforte debutta la
Hyundai i20 Active, versione “in salsa suv” della i20 attualmente a listino.
IN ATTESA DELLA SUV - Si tratta di un’utilitaria con assetto rialzato di 20 mm rispetto alla normale berlina da cui deriva, e con vari elementi estetici che ammiccano al fuoristrada: dalle protezioni sotto i paraurti ai passaruota con protezioni plastiche (che proseguono nei sottoporta) fino alle barre portatutto. Una ricetta che segue le tendenze del momento, dove le suv di piccole dimensioni vendono molto bene. La Hyundai non ha ancora un modello del genere (ci sta lavorando però) e nel frattempo sta alla Hyundai i20 Active soddisfare, sebbebe solo in parte, queste esigenze del pubblico. Questa variante si affianca alla berlina e alla 3 porte denominata Coupé.
VA ANCHE A TRE - Rivista la taratura delle sospensioni e rialzata la seduta dei posti anteriori per garantire una miglior visibilità, la Hyundai i20 Active adotterà anche il 1.0 T-GDI a benzina da 100 e 120 CV, con frazionamento a tre cilindri e sovralimentazione con turbocompressore. Verosimilmente, le versioni d’attacco monteranno il 1.2 MPI da 84 CV, e non mancherà la diesel 1.4 CRDi da 90 CV.