IN PRATICA, NON SERVE NEPPURE MONTARLO - Avete presente l’Identicar, la marchiatura dei vetri con la sigla della targa? A produrlo, da oltre trent’anni, è la bolognese I.Car, che adesso gli affianca un nuovo prodotto più “tecnologico”. Il suo nome è IdentiTag; tra gli antifurto elettronici non è certo il più sofisticato, ma può comunque essere un buon deterrente, non costa molto (270 euro tutto incluso) e presenta il grosso vantaggio di un’installazione rapida (basta mezz’ora) e senza smontaggi o modifiche ad alcun componente della vettura. L’IdentiTag si compone di una tessera elettronica (da tenere nel portafogli) e di tre microchip integrati in altrettanti piccoli autoadesivi (che vanno invece applicati alla vettura); ciascuno di questi quattro elementi costituisce una “carta d’identità” dell’auto, perché ha in memoria una lunga serie di dati, tra i quali il numero di telaio e di targa e le generalità del proprietario.
L’installatore memorizza i dati del veicolo e del proprietario sui tre microchip da incollare sul veicolo e sulla carta elettronica che verrà consegnata all’automobilista.
DUE CHIP IN VISTA E UNO BEN NASCOSTO - L’installatore incolla il primo adesivo all’interno del parabrezza, dove svolge anche la funzione di scoraggiare i malintenzionati (mostra immediatamente che l’auto è “schedata”). Il secondo microchip, invece, si applica sulla carta di circolazione; se un ladro tentasse di staccarlo il documento si strapperebbe, evidenziando, in caso di controlli, che c’è qualcosa che non va. Inoltre, in questo modo diventa molto più difficile falsificare la carta di circolazione per attuare delle truffe. Infine, il terzo adesivo, di colore scuro, viene consegnato all’automobilista perché lo attacchi in un punto nascosto dell’abitacolo; questo chip permette di smascherare la vettura in caso di alterazione del numero di telaio e dei documenti. Ma chi può leggere queste memorie? Innanzitutto gli installatori (migliaia su tutto il territorio italiano) tramite uno specifico lettore a radiofrequenza. Ma i dati sono presenti anche nella banca dati della I.car, che può essere consultata in tempo reale dalle forze dell’ordine, in caso di controllo stradale oppure dopo il ritrovamento di una vettura rubata.
Sulla carta di circolazione si incolla la seconda memoria elettronica; se il ladro cerca di toglierla la carta si strappa, evidenziando (in caso di controllo) che c’è qualcosa che non va.
LO MONTANO ANCHE CITROËN E PEUGEOT - Per trovare il rivenditore più comodo, si può andare sul sito www.icar-web.it o chiamare il numero verde 800 102077; inoltre, tra breve dovrebbero entrare a far parte della rete degli installatori pure le carrozzerie della rete Presto&Bene (www.autoprestoebene.it), convenzionate con Fondiaria-SAI e Milano Assicurazioni. Le concessionarie Citroën e Peugeot, invece, stanno già incominciando a proteggere con l’IdentiTag le vetture vendute con un finanziamento e una polizza furto e incendio proposti dalla casa stessa. Nella carta elettronica (che qui prende il nome di CARDeluxe) verranno memorizzati anche tutti gli interventi di manutenzione e il chilometraggio al quale vengono effettuati; questa documentazione potrà essere utilizzata al momento di rivendere la vettura, per certificare la cura con la quale è stata seguita l’auto e ottenere quindi una valutazione migliore. Inoltre, la CARDeluxe darà diritto a una serie di iniziative promozionali presso la concessionaria (per esempio, sconti sull’acquisto delle gomme invernali).
Tocca all’automobilista incollare l’ultima memoria elettronica, in una zona nascosta. In caso di ritrovamento dopo un furto, questa memoria identifica l’auto, anche se non c’è più la carta di circolazione ed è stato “limato” il numero di telaio.